Guardiania delle navi, la denuncia del sindacato

L’Orsa Marittimi ipotizza profili di illegittimità e sospette irregolarità relative alle unità in disarmo o in sosta nei porti dell’isola d’Ischia e di Procida: un dettagliato esposto trasmesso alle autorità competenti

L’Orsa marittimi, sindacato autonomo, ha presentato presso gli organi competenti una nota contenente sospette irregolarità circa i servizi di guardiania e sicurezza in ambiti portuali per la gestione delle navi in disarmo o in sosta non operative in porto e ubicate a Ischia, Casamicciola e Procida. a Ischia Porto -Casamicciola- Procida. L’esposto è stato trasmesso al comandante della capitaneria di porto di Napoli, ma anche ai responsabili di Ischia Antonio Cipresso e di Procida Antonio Ciocciolo, così come ai vertici di Capri ed al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

Nell’articolata denuncia si legge quanto segue: “Alla scrivente organizzazione sindacale giungono da tempo segnalazioni riguardanti i mezzi veloci in sosta notturna nel Porto di Ischia, Casamicciola e Procida. I mezzi ormeggiati risultano completamente al buio e senza equipaggio a bordo. Ben più grave è la circostanza segnalata secondo cui i servizi di guardiania siano effettuati da personale non marittimo proveniente da terra il tutto in contrasto con i contenuti degli artt. 74, 217, 218, 253, 254 del Codice della Navigazione nonché delle disposizioni del D.L. 12 maggio 2015 n.71 di attuazione della direttiva 2012/35/UE”. I responsabili sindacali proseguono scrivendo: “Si porta a conoscenza delle autorità competenti che si sollecitano ad intervenire per assicurare il ripristino delle condizioni di sicurezza e del rispetto delle Leggi e Regolamenti che disciplinano la sicurezza in ambito portuale in particolare con riferimento alle navi Ro-Ro pax e HSC mezzi veloci che collegano le isole per, in definitiva, scongiurare il ripetersi degli incidenti che purtroppo, con troppa frequenza, hanno interessato in passato i porti del Golfo di Napoli , mettendo in serio pericolo la pubblica e privata incolumità. Giova ricordare che nel nostro ordinamento vige il principio stabilito dall’art 40 del c.p. II co. Il quale statuisce che: “non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo” Tanto doverosamente si evidenzia per ogni Vostra opportuna valutazione. In attesa di un Vostro riscontro lo scrivente coglie l’occasione per porgervi distinti saluti”.

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