Un’occasione di incontro, per confrontarsi e discutere di tanti argomenti di stretta attualità. In maniera ovviamente mai banale perché quando a parlare è Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Napoli, i messaggi sono sempre chiari e diretti e la diplomazia viene sempre messa al bando. E c’è soprattutto un altro aspetto sul quale soffermarsi e che ormai appare cosa certa: gli occhi di Gratteri sono puntati sulla nostra isola, della quale in diverse occasioni pubbliche non manca mai di fare un accenno relativamente alla bollente problematica degli abusi edilizi e delle demolizioni da eseguire sul territorio. E’ successo anche, ad esempio, in occasione di Casa Corriere Festival, dove pure i riflettori erano indirizzati in particolare sul quadro preoccupante della situazione italiana in materia di delinquenza e criminalità. Ebbene, anche dinanzi a massimi sistemi del genere, c’è stata comunque l’occasione per una “dedica” ad Ischia. E’ successo quando il procuratore ha pronunciato poche parole, ma chiare ed inequivocabili. Prima partendo in maniera generica (“Stiamo lavorando sul piano dell’edilizia: se avessi i soldi demolirei mille costruzioni abusive, ma stiamo iniziando dai Campi Flegrei, dove abbiamo costruzioni abusive anche nella zona rossa e bisogna abbatterli subito, perché non voglio funerali di Stato”), poi entrando a gamba tesa proprio sulle tematiche di casa nostra: “Poi c’è Ischia, se lì dovesse piovere due ore di seguito, avremmo un’altra Casamicciola. Non esistono reati di serie A o di serie B. Di certo la priorità non è il balcone abusivo, ma bisogna iniziare dalle zone sismiche, dall’occupazione di suolo demaniale, poi arriviamo al resto”.
«Non esistono reati di serie A o di serie B. Di certo la priorità non è il balcone abusivo, ma bisogna iniziare dalle zone sismiche, dall’occupazione di suolo demaniale, poi arriviamo al resto»
Insomma, un orientamento chiaro e marcato che tra l’altro non rappresenta affatto una sorpresa, se si pensa che Gratteri è stato proprio l’ispiratore del protocollo d’intesa siglato con la Regione Campania (che ha messo a disposizione le risorse finanziarie) e i sindaci dell’area flegrea tra cui quelli di Ischia, Barano e Forio. Comuni dove, tra l’altro, ci saranno 4 delle 16 demolizioni pagate proprio dall’ente di Palazzo Santa Lucia. Insomma, su questa tematica si accelera e pure parecchio e l’impressione è che non ci sia nessuna volontà di “abbassare le marce”. Gratteri ovviamente ha anche avuto altri pensieri parlando di criminalità e dintorni. Secondo il procuratore, infatti, il problema principale non è solo la forza delle organizzazioni criminali, ma anche la debolezza di una società permeata da ignoranza e disinformazione. “Abbiamo una società ignorante che si informa sui social”, ha affermato il magistrato, sottolineando come la violenza e la volgarità dilaghino anche in ceti sociali un tempo immuni. Ricordando il periodo pandemico, Gratteri ha evidenziato il contrasto tra l’impegno dei politici a fare “virologi in tv” e l’azione silenziosa ma efficace delle mafie che, con la distribuzione di aiuti, si sono guadagnate un credito sociale destinato a pesare nelle prossime elezioni: “quando arriveranno le elezioni quelle buste conteranno tanto”. La denuncia di Gratteri va oltre la semplice constatazione della forza delle mafie. Si tratta di un’analisi profonda della società, che evidenzia la necessità di un’azione culturale e sociale di contrasto alla disinformazione e alla diffusione di comportamenti violenti. La preoccupazione del Procuratore è che la penetrazione mafiosa, favorita da una società debole e disinformata, possa consolidarsi ulteriormente, minando le basi stesse della democrazia.