DI ENZO RUJU
Il mitico Lucio Fontana 1899 argentino di nascita 1968 Varese Italia.Il concetto spaziale, sperimentazione, pittore, scultore, ceramista. Lo spazio oltre la tela tra sogno e realtà, il monocolore i tagli e buchi di opere oltre il tradizionale significato. Fontana traduce le ferite cura la metodologia e insegna alle nuove generazioni lo studio costante della materia ossia la sperimentazione. I tagli un dato di fatto della tela,supporto duttile,manipola il taglio e lo spazio si apre in un continuo racconto.Il disegno con il temperino,mai osato prima,fuori da ogni schema,il taglio o i tagli assumono un significato drammaturgico. Follia,libera espressione,o altro significato di psico analisi.Il taglierino nelle mani sapienti di Fontana,dalla figura,astrattismo il tutto azzerato dal taglio. Rosso blu,giallo in colori primari disturbati dal taglio verso altre frontiere o pensiero psicologico. Lucio umanizza la pittura, vita e morte nell’arco del vissuto. Non è l’ultimo traguardo o esperimento ne altri usano il taglio. Il pensiero di Fontana unico artista del novecento a dire basta il classico è superato e improvvisamente con rabbia applica il suo di-segno sulla tela,taglio netto con preziosismo e il chiaro scuro della rottura sbalza agli occhi dell’osservatore.Il taglio un atto chirurgico,non problematico,atto creativo di un pianeta tra due guerre mondiali. Il novecento con i tagli di Fontana,i sacchi bruciati di Burri,danno impulso alla sperimentazione frequente di alcuni artisti che intendono,con la forza del pensiero a dare una svolta alle arti visive. Oltre i pennelli la materia ha bisogno di altri strumenti,la fiamma ossidrica per Burri,il taglino per Lucio Fontana. L’ idea di bellezza attraverso la sperimentazione e la storia delle arti visive continua a meravigliare. Bellezza e concreto in mani e idee sapienti di autori e artisti del novecento
