CULTURA & SOCIETA'

GRAFFITI Burri, sacchi in combustione

DI ENZO RUJU

Il preziosismo di Alberto Burri (1915 Città di Castello 1995 Nizza ,data della sua dipartita. Burri il medico artista,sperimenta materiali vari tra cui il sacco elemento biologico, da gettare nei rifiuti, per una nuova vita artistica. Brucia il creativo, il sacco diventa arma di battaglia,conflitto intellettuale e la fiamma ossidrica deforma il sacco. Il divenire della materia che si plasma con la fiamma ossidrica e disegna,trasforma la materia organica in organico. L ‘atto di devozione,religioso impegna Burri,con il sacco,a una connotazione diversa dalla sua naturale condizione. Buchi, strappi, cuciture, i mali del mondo espressi con la materia e nuovi desideri vengono espressi per la pace e equilibrio tra i popoli. Combustione,fuoco ardente la natura si ribella nelle mani sapienti di Burri. La fiamma ossidrica disegna, brucia e ricompone il conflitto tra buche e cuciture. Il colore compatta la esasperazione,drammaturgia del medico artista a ricomporre le fratture di un pianeta tra guerre e rivoluzioni. Tutto sembra normale,ma la normalità da costruire e Burri cuce le ferite del potere vile e potere democratico. Occhi,fruitori guardano,la passione di Alberto il drammaturgo della materia,dialoga con l’organico e brucia le bugie del potere.

La tavolozza fa la sua parte, il rosso,il nero e altri colori si alternano nelle vicende nel processo di pace tra i popoli. Burri è costante nel suo lavoro di denuncia e piacere dell’arte,cura le ferite,la sofferenza,si impegna per lasciar traccia del suo operato alle nuove generazioni. La bellezza nelle sue opere frutto di fantasia e creatore di nuovi materiali, sperimenta il prodotto industriale,il sacco,gli da anima e corpo e lancia nello spazio le sue avventure artistiche. Burri il genius loci del novecento,il modello diverso di manipolare la materia per una nuova visione artistica. Burri e Fontana,i tagli e la fiamma ossidrica,ordine nuovo di strumenti contemporanei a disposizione delle arti visive. Le arti cambiano,evolvono si scoprono entità nascoste,strumenti che magari buttati sul tavolo senza alcun significato. Bene il lavoro di Burri e Fontana una nuova sperimentazione,ricerca per le nuove generazioni.

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