E’ stata enorme la risposta ischitana al Global Strike for Future, lo sciopero per l’ambiente svoltosi ieri mattina in contemporanea in tutto il mondo. Una rappresentanza di tutte le scuole dell’isola è scesa in piazza per manifestare e gridare il proprio stop all’inquinamento. Le mani colorate di verde e il volto segnato da due strisce, come quelle dei soldati, ma colorate di verde.
E in effetti la battaglia da vincere è proprio quella contro l’uso indiscriminato della plastica, delle auto, contro tutto ciò che produce inquinamento. Anche il Sindaco di Ischia ha voluto portare il proprio saluto ai ragazzi della scuola media Scotti che radunatisi nel cortile della loro scuola hanno ascoltato la Dirigente, la prof Lucia Monti che, prima di sfilare al fianco dei suoi studenti, ha spiegato loro l’importanza di vivere con serietà quest’importante giornata.«Siamo orgogliosi – ha dichiarato la Dirigente Monti – di essere qui a manifestare con tutto il movimento ambientalista creato da Greta. Il tema dei cambiamenti climatici è importante e serio e siamo in una situazione drammatica che potrebbe precipitare».«Questo corteo – ha detto invece il Sindaco Enzo Ferrandino – rappresenta una risposta responsabile alla pietra nello stagno lanciata da Greta Thunberg che ha posto con forza l’attenzionesui cambiamenti climatici. Il mondo sta andando verso il degrado ambientale ed è bello che si diffonda nei giovani una coscienza volta alla tutela e al rispetto dell’ambiente. Dobbiamo avere paura come se avessimo la casa in fiamme e casa nostra è l’ambiente in cui viviamo, dobbiamo sensibilizzare il mondo rispetto a questi temi».
Il Sindaco ha poi ricordato l’impegno da parte dell’Amministrazione Comunale di Ischia rispetto la tutela dell’ambiente: dalla piantumazione di nuovi alberi, alla riduzione del traffico nel centro cittadino passando per la distribuzione di borracce agli studenti del tempo prolungato prima e, presto, a tutto il corpo studentesco.A un passo dal cortile della Scotti, c’erano poi i ragazzi dell’Istituto C.Mennella e del Liceo Statale Ischia pronti a partire con striscioni dai messaggi significativi. “Dal monte al mare continuiamo a lottare. Ischia sempre più verde” tuona così uno degli striscioni. Tra i ragazzi ci sono pure quelli del gruppo Plasticless, i liceali che da un anno, radunandosi tra instragram e whatsapp, ripuliscono spiagge, scogliere e luoghi abbandonati dai rifiuti. Mani in alto, megafoni e slogan. “Basta, vogliamo dell’aria libera”, ha scritto qualche altro riciclando dei pezzi di cartone.La Polizia scorta il corteo, non si aspettavano un numero così massiccio di studenti, cifra che ha necessitato l’arrivo di altri poliziotti per far sì che tutto potesse svolgersi in sicurezza.
E a sfilare con i ragazzi c’è anche Lilli Cacace in rappresentanza di Legambiente Ischia, da sempre vicini al mondo della scuola.“Salviamo il pianeta, è un bel posto e vale la pena lottare per lui”. C’è pure un gruppo dell’Istituto Vincenzo Mennella a sfilare, in prima linea con i suoi ragazzi anche la preside Assunta Barbieri, un bell’esempio per tutti loro. Ai giovani si sono aggiunte anche diverse associazioni vicine alla tematica ambientale e non solo come il Gruppo ischitano di Libera dalle mafie intitolato alla memoria della guardia giurata Gaetano Montanino.“Se non agiamo subito le uniche stagioni che vedremo saranno quelle di Netflix” ha scritto qualche altro, mentre il colore predominante è il verde, quello della natura. Quello di ieri è il terzo sciopero globale per il clima e chiude una settimana di iniziative e azioni di sensibilizzazione della popolazione mondiale, partita con la grande marcia di New York del 20 settembre scorso guidata dalla leader degli attivisti, la svedese Greta Thunberg.
Per Ischia si tratta di uno dei più grandi cortei studenteschi che l’isola abbia mai visto.Il corteo approda, poi, a Ischia Ponte, nel piazzale Aragonese, una tappa significativa perché restituisce loro tutta la bellezza che s’impegnano a difendere. Domani, tutti giustificati per l’assenza, l’ha voluto FIoramonti il Ministro della Pubblica Istruzione che ha chiesto al mondo della scuola, da Ministro e da Padre, di riflettere sui cambiamenti climatici perché siamo forse l’ultima generazione che può ancora invertire la rotta e consentire la sopravvivenza del genere umano su questo bellissimo pianeta.
Foto Franco Trani