Giustizia, disposto l’interpello per il settore penale
Il Presidente Vicario del Tribunale di Napoli ha lanciato la richiesta ai giudici del Distretto a scegliere la sede di Ischia. Se l’appello dopo tre giorni non avrà esito, scatterà l’applicazione d’ufficio
La ripresa delle attività giudiziarie in via Michele Mazzella porta finalmente un dato positivo per la sede ischitana del Tribunale. Dopo l’arresto del dottor Capuano nell’ambito dell’indagine anticorruzione avviata dalla Procura, si erano legittimamente diffusi timori circa la sorte del settore penale, vista la forzata assenza del giudice, ancora ristretto in carcere da un’ordinanza di custodia cautelare in una vicenda ancora tutta da decifrare. Sin da luglio i vertici dell’Assoforense, nonostante la “maretta” provocata dalla concitata assemblea, si sono attivati per risolvere il problema entro l’inizio del periodo autunnale. L’altroieri lo stesso avvocato Francesco Cellammare aveva parlato con il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, Antonio Tafuri, sugli sviluppi della problematica. Tafuri ha personalmente sollecitato il Presidente Vicario del Tribunale di Napoli, dottor Raffone, per ottenere l’applicazione nella sede ischitana di un giudice togato. Di conseguenza, proprio ieri, si è svolto un altro incontro tra Tafuri e Raffone, al termine del quale è arrivata la decisione: è stato disposto ieri mattina stesso l’interpello, cioè la formale richiesta a tutti i giudici del distretto di Corte d’Appello a scegliere la sede di Ischia. Se tale interpello andrà deserto, si dovrà passare all’applicazione d’ufficio. In ogni caso i processi iscritti a Napoli saranno riportati a Ischia per distribuzione degli affari. In un modo o nell’altro, si direbbe che il settore penale nella sede distaccata sia “salvo”.
Il presidente dell’Assoforense a fine giornata ha commentato: «Ringrazio il Presidente del COA Antonio Tafuri per l’efficacia del Suo intervento a sostegno delle ragioni già evidenziate al Presidente del Tribunale, Dott. Raffone, nel corso del colloquio avuto a luglio con la nostra delegazione, e ringrazio il Presidente Raffone per l’impegno profuso nella risoluzione della problematica». Tuttavia, per avere il nome del sostituto bisognerà aspettare ancora: «Ora aspettiamo fiduciosi i tre giorni – continua Cellammare – anche se onestamente non sono molto convinto che qualche togato chiederà sua sponte di venire a Ischia». Si tratta di uno dei soliti nervi scoperti della giustizia isolana, costretta a fare i conti da tempo immemore con la sua natura “insulare” e per questo foriera di problemi come la mancanza di personale, sempre maldisposto a prendere servizio in loco, visti gli spostamenti via mare a cui ci si deve sottoporre. Divenne assurdamente proverbiale la sequenza di funzionari che si appellarono alla malattia pur di non venire nemmeno per un giorno a prestare servizio a Ischia.
Sono note le iniziative di protesta dei penalisti isolani per ottenere una proroga del distacco dell’assistente giudiziario presso la cancelleria della sezione distaccata, e per la mancata copertura del posto di funzionario vacante ormai da oltre due anni e mezzo presso l’ufficio del giudice di pace. Criticità che si sommano alla mancata sostituzione dell’unico funzionario e la presenza di un semplice assistente presso la cancelleria civile. Inoltre, tra i vincitori dell’ultimo concorso svoltosi due anni fa non è scaturita nessuna assegnazione di assistenti giudiziari, e come se non bastasse, all’orizzonte c’è il prossimo pensionamento di un altro dipendente del giudice di pace.