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Giuseppina Di Guida: «Siamo stanchi di combattere contro le emergenze»

di Francesco CastaldiCASAMICCIOLA TERME –

Sono ritornati tra i banchi gli studenti del “Cristofaro Mennella”, ma ciò non vuol dire che i fermenti suscitati dalla questione che li vede coinvolti si siano spenti. I ragazzi, come riferito nell’edizione domenicale del nostro quotidiano, hanno deciso di sospendere le ostilità e di riprendere le attività didattiche interrotte in attesa che le trattative tra i Comuni dell’isola e la Città Metropolitana conducano a soluzioni concrete. In caso contrario, gli studenti dell’istituto professionale hanno annunciato di essere pronti a scendere nuovamente in piazza per rivendicare i propri diritti. Quella di rientrare a scuola è una scelta condivisibile, che denota una maturità difficilmente riscontrabile nelle nuove generazioni, che spesso preferiscono unirsi al gregge pur di perdere qualche ora di lezione. Della precoce ma confortante saggezza dei suoi allievi è ben consapevole la professoressa Giuseppina Di Guida, dirigente scolastico dell’istituto “Mennella”, impegnata in prima linea per trovare la quadratura del cerchio, che darà la possibilità agli studenti – nel prossimo futuro – di studiare in strutture scolastiche degne di questo nome.

«Il 29 settembre – esordisce la Di Guida – sono stata in conferenza alla città metropolitana con i referenti dell’Ambito delle isole di Ischia e Procida, l’ingegnere Gaudino, il consigliere Salvatore Pace e l’avvocato Nunzia Piro, che si occupa dell’istruzione al Comune di Casamicciola. Ci è stato pubblicamente dichiarato che c’è un impegno preciso da parte della Città metropolitana di chiedere al Comune di Casamicciola di poter utilizzare il plesso Sanseverino. Questo dovrebbe essere il punto di appiglio di una trattativa che si concluderà sicuramente in tempi brevi, dal momento che c’è la volontà politica di arrivare a un risultato. Quindi penso che un primo passo avanti sia stato fatto, e sono ottimista riguardo l’esito di questa possibilità. Ora dipenderà moltissimo dall’amministrazione di Casamicciola confermare questa disponibilità, che perlomeno sulla stampa ha dichiarato in più occasioni nei nostri confronti».

«Per quanto riguarda invece le prospettive più a lungo termine – prosegue la Di Guida – ci batteremo affinché venga consegnato un plesso degno di questo nome per l’intero “Mennella”, perché la soluzione Sanseverino per noi è temporanea e non risolutiva. Essa ci consentirà di vivere questo anno scolastico in modo più sereno, perché potremo collocare le classi del biennio del Nautico ed evitare i doppi turni, ma ci sono ingenti finanziamenti da parte della città Metropolitana per poter recuperare nuovi spazi per la scuola secondaria superiore, e il “Mennella” è il primo di questi istituti che ne beneficerà. Ci interessano le altre possibilità che ci sono state proposte, purché esse siano reali, concrete e praticabili. Non ho ancora parlato direttamente con i sindaci, quindi a parte quello che apprendo dai giornali e dai miei ragazzi non so esattamente cosa vogliano offrirci e se la Città metropolitana è intenzionata ad accettare questa loro offerta».

«Ottenuto questo primo risultato del Sanseverino – continua la preside del “Mennella” – avremo sicuramente un’interlocuzione continua con i sindaci e con la città metropolitana perché si tenga fede a questo impegno così importante. Sono mesi che la mia interlocuzione è ad altissimi livelli per poter avviare a soluzione questi problemi. Purtroppo abbiamo trovato una resistenza che stiamo cercando di ridurre, perché le nostre problematiche sono molto gravi, ed è bene che se ne facciano carico anche i poteri locali. Al di là delle competenze specifiche, è anche vero che i Comuni sono comunque enti pubblici, istituzioni dello Stato che devono collaborare e cooperare nell’interesse dei cittadini, quindi è inutile arroccarsi dietro le funzioni che spettano all’uno o all’altro».

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«I ragazzi hanno colto il significato e l’importanza di un coinvolgimento ampio sui loro problemi – afferma la dirigente scolastica – forse anche come effetto di questa prima conferenza d’Ambito che è stata fatta sull’isola, in cui per la prima volta ho avuto la possibilità di parlare con tutti i sindaci, che non conoscevano neppure l’esistenza di certe problematiche. Come dirigente ho la fortuna di gestire una scuola di altissimo livello culturale, tecnico e professionale. La forza con cui rivendichiamo il diritto a una sede nasce anche dalla consapevolezza del valore dello studio. La nostra è una scuola che lavora bene nonostante tutte le difficoltà, però è giunto anche per noi il momento di essere considerati sull’isola una scuola con gli stessi diritti delle altre».

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«Questo è il punto di non ritorno per noi – specifica la Di Guida – e tutti devono prendere coscienza che il “Mennella” è un istituto interessante, composito, di elevata qualità e ha diritto a degli spazi idonei. Siamo stanchi di combattere contro le emergenze. È una vergogna per un territorio come quello ischitano – che è dotato di strutture ricettive di altissimo livello – tenere i ragazzi, che sono il futuro dell’isola, in delle aule che non si possono definire tali. La mia speranza – conclude la preside del “Cristofaro Mennella” – è che queste ore che sono state sacrificate allo studio riescano a far breccia in chi poi dovrà aiutarci a risolvere i nostri problemi».

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