Giuramento di Ippocrate, il nobile gesto
Importante riconoscimento per il medico di continuità assistenziale di Forio che è stato protagoniste durante il sentito evento svoltosi a Napoli: il professionista segnalato dall’Ordine dei Medici per aver salvato una turista
Filippo De Siano, medico di continuità assistenziale di Forio di Ischia protagonista a Napoli durante l’evento dedicato al Giuramento di Ippocrate a Napoli. L’uomo è stato segnalato dall’ordine dei medici dopo il suo provvidenziale intervento per soccorrere una turista in vacanza sull’isola Verde.De Siano stava percorrendo in motorino le strade di Ischia, quando diventa testimone di un brutto incidente. Allora diventa anche protagonista in positivo di una situazione potenzialmente rischiosa. L’uomo si ferma, ascia il suo du ruote e presta soccorso, coordina i colleghi del 118, aiuta a salvare la vita di una turista di Bergamo. Un gesto semplice ma esemplare, che rimanda al dovere deontologico dei medici, alla naturale propensione a farsi carico di una situazione di crisi. Un gesto divenuto simbolo della kermesse partenopea e raccontato dai protagonisti proprio nel corso della cerimonia del giuramento di Ippocrate a Città della Scienza organizzata da Bruno Zuccarelli, presidente dell’Ordine dei medici di Napoli e provincia. «Un gesto istintivo e naturale quello compiuto dal collega – ha detto Zuccarelli – ma che ha avuto la forza di condurre a Napoli Cinzia Nicoli, figlia della turista soccorsa sei mesi fa a Ischia. Dopo averci inviato una toccante lettera di ringraziamenti è qui oggi dopo aver percorso mille chilometri dalla sua Bergamo». La donna dà voce e volto ad una testimonianza che rende orgogliosi del lavoro medico, ma anche della umanità del dottore ischitano: «La mia è una prova di riconoscenza e di rispetto verso una macchina dei soccorsi – ha sottolineato – che si è messa in moto in maniera spontanea salvando la vita di mia madre». Dal palco ha poi sottolineato commossa: «Mia mamma è stata assistita con grande umanità e competenza. È viva per questo». Un epilogo positivo non scontato: «Quando sono arrivata ad Ischia, dopo un lungo viaggio, angoscioso e difficile, mia mamma era viva ed assistita al meglio nell’ospedale dell’isola. Dal racconto di alcuni testimoni ho appreso che era stata soccorsa in maniera esemplare. Allora ho cercato caparbiamente questo oscuro medico che era intervenuto mentre era in strada e che nessuno conosceva. Sono stata da lui accolta, accudita, portata sul luogo dell’incidente.
Mi ha spiegato nei dettagli ogni cosa. Un esempio di disponibilità, vocazione, deontologia, di competenza e umanità da rispettare e riconoscere. Il mio essere qui oggi – ha poi concluso – è un segno di sostegno e di gratitudine non solo al dottor De Siano ma a un’intera categoria professionale che si è messa in moto nel migliore dei modi e che quotidianamente esercita nell’ombra un lavoro impagabile nella maniera più consona. Un bene comune da tutelare e invece da tempo diventata bersaglio di decine di episodi barbarici di cui ci informano le cronache. Camici bianchi vilipesi, violentati, costretti a rispondere indietreggiando nella medicina difensiva anziché incoraggiati nella generosità del fare per il bene del malato al fianco dei familiari. Violenze che dovrebbero indignare tutti, far rivoltare l’intera società civile. E che invece subiamo noi e soprattutto i medici». A chiudere il momento dedicato alla narrazione ed ai riconoscimenti Subito è intervenuto il dottor De Siano che malcelando la commozzione ha parato dell’episodio sottolineando semplicemente l’aggressione naturale nel’affrontare la situazione e la personale consegna, a vita, ai dettami di un giuramento di Ippocrate che resta stampato nel cuore e nella mente dopo gli anni dell’Università.