Gira con una targa rubata dopo l’alluvione, denunciato
Gli agenti del commissariato di polizia di Ischia hanno deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria il 26enne F.R., domiciliato a Lacco Ameno: il giovane, fermato in piena notte da un posto di controllo a Piazza Marina, guidava un motociclo contrassegnato però da una targa che non corrispondeva al mezzo in questione. La ricostruzione dei fatti ha portato alla contestazione del reato di ricettazione
Un normale controllo in piena notte, poco prima delle 3, effettuato dagli agenti del commissariato di polizia di Ischia, guidati dal vicequestore Ciro Re, che si trovavano a Casamicciola Terme nei pressi della zona di Piazza Marina. Viene fermato il conducente di un mezzo a due ruote, F.R., che poi sarà al termine di una serie di accertamenti denunciato all’autorità giudiziaria dopo essere stato appurato che sul suo ciclomotore era stata apposta una targa non corrispondente al veicolo. A rendere il tutto ancor più inquietante, la circostanza relativa alla provenienza. Ma andiamo con ordine. Una volta fermato, il ragazzo non è stato in grado di esibire né la propria patente di guida né tantomeno il libretto di circolazione del mezzo a due ruote e questo ha indotto gli agenti ad un inevitabile approfondimento del controllo posto in essere. In primis, F.R. risultava essere stato denunciato nel 2022 per guida in stato di ebbrezza che aveva portato alla sospensione della patente deciso dalla Prefettura ma non è tutto: il motociclo risultava sprovvisto di copertura assicurativa e come se non bastasse la targa dello stesso risultava appartenere ad un altro scooter intestato ad una persona di sesso femminile. Una serie di discrepanze che inducevano i tutori dell’ordine ad accompagnare il centauro presso gli uffici del commissariato per gli accertamenti di rito.
Lo smarrimento della targa non era stato denunciato dal momento che la stessa apparteneva a un mezzo a due ruote andato distrutto dopo la calamità del 26 novembre 2022 e che dunque avrebbe dovuto essere distrutto
In via delle Terme si accertava che effettivamente la targa utilizzata era diversa da quella autentica e dunque F.R. veniva denunciato all’autorità giudiziaria con l’accusa di ricettazione. Inutili i suoi tentativi di spiegare che il motociclo fosse intestato al padre e che lui fosse venuto a conoscenza della “anomalia” relativa alla targa non corrispondente soltanto nel momento in cui era stato fermato e sottoposto a controllo. Nel frattempo però restava da capire come il giovane fosse venuto in possesso della predetta targa, dal momento che non risultava alcuna denuncia di smarrimento e questo ha costretto il personale del commissariato di Ischia ad un supplemento di indagine. Da cui è emersa una curiosità tutt’altro che irrilevante: la targa appartiene a un mezzo che è risultato distrutto a causa dell’alluvione del 26 novembre 2022 e che dunque era stato dismesso in attesa di essere smaltito. Evidenti dunque le intenzioni del 26enne lacchese, che evidentemente aveva deciso di utilizzare quella targa per non poter essere tracciabile e magari anche per sfuggire a sanzioni in caso di passaggio in zone a traffico limitato a meno che le sue intenzioni non fossero ben peggiori. Insomma, un furto decisamente singolare e sui generis che in ogni caso apre uno squarcio perché con quello che è accaduto nella cittadina termale non è da escludere che a qualche altro delinquente possa essere venuta la stesse “brillante” (e le virgolette servono a sottolineare il tono ironico) idea.