Giosi contro Abramo e Ambrogio De Siano: arriva la denuncia per calunnia
ISCHIA. E’ una denuncia querela di quelle forti, fortissime, destinate ad avere ripercussioni potenzialmente ancora non pienamente preventivabili. A presentarla, per il tramite del suo avvocato Genny Tortora, l’ex sindaco d’Ischia Giosi Ferrandino che si scaglia contro Ambrogio De Siano – fratello dell’attuale consigliera Valeria De Siano – dopo la querela presentata dallo stesso. Un atto di quelli pesantissimi, nei quali l’ormai europarlamentare descrive gli scenari accaduti e chiede alla Procura della Repubblica di perseguire per il reato di calunnia lo stesso De Siano e tutti coloro che abbiano messo in discussione – la vicenda in questione, inutile ricordarlo, è sempre quella relativa ai voti contesi nella sezione 14 tra Valeria De Siano e Maurizio De Luise – la sua onorabilità e degli altri soggetti tirati in ballo in quell’esposto.
«NEI MIEI CONFRONTI UNA CONDOTTA CALUNNIOSA»
Giosi Ferrandino racconta di aver appreso della querela nella quale si partiva da un aspetto a tinte fosche e cioè si scriveva «che il sottoscritto (Giosi, ndr) durante lo svolgimento delle ultime elezioni amministrative avrebbe avvicinato due presidenti di seggio – precisamente i seggi numero 13 e 14 al fine di “alterare” il risultato finale delle votazioni. Nella querela si faceva riferimento ad una esplicita richiesta del sottoscritto di aggiungere nell’urna elettorale delle schede “false” indicanti il nome del candidato consigliere De Luise Maurizio». Ferrandino aggiunge poi: «Sconvolto dal contenuto calunnioso di detta querela – all’apparenza contro ignoti ma di fatto presentata contro la mia persona – contattavo il sig. Maurizio De Luise per informarlo di quanto avevo appena appreso e quest’ultimo mi riferiva che l’atto di querela era stato riversato nell’ambito del giudizio amministrativo nato a seguito di un suo ricorso al Tar di Napoli al fine di vedersi riconoscere un numero di voti (5) fondamentali per la sua elezione nel consiglio comunale di Ischia. Il Maurizio De Luise, infatti, all’esito delle elezioni amministrative, risultava essere il primo dei non eletti con uno scarto di appena tre voti da tale Valeria De Siano, sorella, guarda caso, del querelante Ambrogio De Siano… Ricevuta la querela, avevo modo di leggere la descrizione fantasiosa di tale Ambrogio De Siano che con minuzia di particolari attribuiva fatti gravissimi alla mia persona, fatti destituiti di qualsiasi fondamento reale e caratterizzati da una precisa e consapevole calunniosa condotta nei miei confronti».
I CINQUE VOTI NELLA SEZIONE 14 E L’INFINITO CONTENZIOSO
Ferrandino scende nei particolare e nella sua denuncia riporta alcuni stralci di quanto precedentemente denunciato da Ambrogio De Siano, soffermandosi in particolare su quanto avrebbe riferito Oscar Rumolo relativamente alla presenza di Giosi presso la sezione 13 per chiedergli di inserire alcune schede nell’urna elettorale o ancora di quanto appreso da Antonio Buono e Cristian Ferrandino da Franco Fermo (presidente della sezione 14, quella incriminata per intenderci), che avrebbe detto loro che nella notte dello scrutinio Giosi avrebbe chiesto di alterare le operazioni elettorali. E qui l’esponente del Pd va giù duro: «I fatti per come descritti nella querela depositata – scrive – sono destituiti di ogni fondamento e palesemente falsi. Circostanze, quelle descritte nell’atto di querela, formulate nella cosciente e consapevole volontà di denunciare una condotta delittuosa completamente falsa». Poi va a fondo: «Al fine di meglio comprendere la palese volontà di calunniare la mia persona appare necessario evidenziare alcune fasi di questa triste vicenda. Le elezioni amministrative del 2017 del Comune di Ischia hanno avuto un esito abbastanza controverso proprio in riferimento all’elezione all’interno del consiglio comunale della sig.ra Valeria De Siano e della mancata elezione del sig. Maurizio De Luise. Ed invero, sin dal primo momento successivo alla conclusione delle operazioni di scrutinio dei voti, il sig. Maurizio De Luise faceva rivelare la sussistenza di un macroscopico errore commesso proprio dalla sezione elettorale n. 14 laddove, nel verbale finale di sezione, gli venivano assegnati 32 voti anziché 37, voti reclamati dallo stesso De Luise ed annotati nella tabella di scrutinio. Lo scarto di ben 5 voti in meno, da un controllo finale, avrebbero comportato l’elezione di Valeria De Siano a discapito di Maurizio De Luise. Le prime doglianze venivano già sollevata in sede di convalida del risultato elettorale e, successivamente, affrontate più approfonditamente attraverso un preciso ed articolato ricorso al Tar (accolto in data 9 gennaio 2018. Ed infatti, la pronuncia del Tar ristabiliva il risultato finale delle elezioni e, quindi, riconosceva a Maurizio De Luise il diritto ad essere eletto nell’ambito del consiglio comunale di Ischia in luogo di Valeria De Siano».
«UNA QUERELA PRESENTATA PER INCIDERE SUL GIUDIZIO AMMINISTRATIVO»
«E’ facile pertanto – prosegue Giosi Ferrandino – comprendere l’importanza del ricorso al Tar proposto da Maurizio De Luise e gli effetti che un suo accoglimento avrebbero determinato circa la posizione di Valeria De Siano all’interno del consiglio comunale. Alla luce di tale evenienza, l’interesse precipuo di Valeria De Siano e della sua famiglia (Ambrogio, il fratello, ed Abramo, il padre) era quello di porre in essere qualsiasi strumento valido al fine di inficiare un quasi sicuro buon esito del ricorso al Tar proposto da Maurizio De Luise. Tale finalità è ancor più evidente laddove emerge che la querela non veniva proposta nell’immediatezza dell’esito elettorale – giugno 2017 – ma diversi mesi dopo e solo in un preciso momento ed ovvero, quando pervennero al Tar dalla Prefettura di Napoli le tabelle di scrutinio (in copia conforme) e poste a disposizione delle parti del giudizio amministrativo De Luise-De Siano, presumibilmente in data 18 novembre. Dunque appare l’obiettivo della redazione della querela, tentare di incidere sull’esito del giudizio amministrativo instauratosi a seguito di ricorso proposto da Maurizio De Luise e ottenere, intanto, la sospensione del procedimento amministrativo per l’instaurazione in sede civile di un procedimento attestante la falsità delle tabelle di scrutinio. Appare importante sottolineare che la pronuncia del Tar è stata di accoglimento del ricorso di Maurizio De Luise decretando così la decadenza dell’elezione di Valeria De Siano».
BORDATA A DE SIANO: «VI SPIEGO CHI E’, RICORDATE IL CASO DEL DEO?»
Ma attenzione al passaggio successivo, perché proprio qui che arrivano le bordate di Giosi Ferrandino, che evidentemente ci tiene a ricordare chi sia Abramo De Siano. Leggete un po’ cosa scrive: «Al fine di meglio comprendere la personalità di chi si è reso autore o complice di un’azione così vile nei miei confronti, è emblematico un episodio che assurse agli onori della cronaca locale immediatamente dopo le elezioni che cinque anni fa portarono all’elezione dell’attuale sindaco del Comune di Forio, Francesco Del Dei, ed all’applicazione di una misura cautelare nei confronti del padre di Valeria De Siano ed Ambrogio De Siano, tale Abramo De Siano (il padre che oggi viene a conoscenza delle confidenze di Oscar Rumolo e Cristian Ferrandino circa un tentativo del sottoscritto di alterare le operazioni di voto)». E poi viene citato l’oggetto di quella indagine giudiziaria, che riassumiamo sinteticamente ricordando che il De Siano avrebbe imposto a Del Deo l’assunzione del figlio pena la caduta dell’amministrazione comunale foriana.
Dopo questo confettino, Giosi aggiunge che «la semplice lettura dei provvedimenti giudiziari delinea senza ombra di dubbio il profilo dei personaggi in questione – Ambrogio De Siano ed Abramo De Siano – quest’ultimo mio acerrimo nemico, peraltro più volte avversario in competizioni politiche dall’esito funesto. Infatti, già a partire dall’elezione a sindaco di Casamicciola nel 2002, il cui risultato fu a me favorevole proprio a discapito di Abramo De Siano, sino alle elezioni amministrative del Comune di Ischia del 2007, dove lo stesso correva per la carica di consigliere comunale contrapposto alla mia candidatura a sindaco, anche in quel caso l’esito si rivelò perdente per Abramo De Siano. Mi preme infine sottolineare che mai, e dico mai, ho dato indicazione ad altre persone di chiedere di alterare per mio conto il risultato dell’esito elettorale. Singolare la circostanza che la querela descriva tra l’altro la condotta di Elisabetta Di Iorio e Stefano Arcamone, rappresentanti di lista presenti presso la sezione elettorale numero 14 dove veniva annotato per errore un numero di voti inferiore a quelli realmente ricevuti dal candidato Maurizio De Luise e le cui dichiarazioni sono state oggetto di accertamento nel giudizio amministrativo, quali soggetti che avrebbero invece chiesto per mio conto al presidente della sezione, Francesco Fermo, di alterare in qualsiasi modo l’esito elettorale».
Gaetano Ferrandino