Giardini Ravino e La Mortella in vetrina con Mibact, Apgi ed Ales
I siti più belli selezionati dal portale del garden tourism www.gardenrouteitalia, arriva un nuovo prestigioso riconoscimento per i due siti isolani
Si chiama www.gardenrouteitalia.it ed è stato realizzato dall’associazione Parchi e giardini d’Italia (Apgi) in collaborazione con Ales s.p.a. con il sostegno del Mibact. Per ora, in questo periodo di Covid, è un viaggio preferibilmente virtuale nell’attesa di riprendere la nostra esistenza normale e immergerci quindi tra colori e profumi reali. Il sito ospita al momento circa 200 giardini ma presto si arricchirà di nuovi giardini e di nuovi contenuti, con una versione inglese, in modo da diventare uno strumento pienamente operativo nel 2021. L’idea di questa iniziativa è nata già qualche anno fa ma, nei primi mesi dell’anno, in piena pandemia, la sua elaborazione ha avuto una accelerazione con l’intento di offrire un contributo alla diffusione culturale e turistica del nostro patrimonio di verde, oggi in ulteriore difficoltà. Un lavoro complesso che è partito dalla “chiamata alle armi” di numerosi habitué di questo settore per la elaborazione dei profili dei primi giardini scelti.
Una selezione per niente scontata che ha dovuto tenere conto di numerosi fattori, che difficilmente coesistono contemporaneamente: l’interesse storico, artistico e botanico, l’integrità del rapporto con il contesto paesaggistico, l’accoglienza, la cura e la manutenzione nel rispetto della qualità ambientale. L’isola di Ischia è già protagonista in questa prima fase con ‘La Mortella’ e con ‘Giardini Ravino’. La Mortella è definito come «Giardino contemporaneo d’autore, progettato da Russell Page, e di forte impronta femminile. La Mortella è il giardino realizzato per desiderio di Sir William Walton, grande compositore inglese del XX secolo, e della moglie argentina Susana, la vera ispiratrice di questo piccolo Eden». Per quel che riguarda Giardini Ravino, invece, viene descritto come «Un parco botanico tropicale di acclimatazione nell’isola di Ischia, nato dall’amore di un capitano di lungo corso per la propria donna e dalla sua passione e dedizione per le piante grasse, che hanno dato vita a un sito desueto e incantevole».
«Vogliamo puntare molto sullo sviluppo dei giardini, affinché quelli italiani possano tornare ad essere di nuovo un riferimento mondiale: sinonimo di bellezza ed arte. Non appena questa pandemia passerà vogliamo che i giardini possano essere vissuti sempre, tutti i giorni. Perché la collettività possa riappropriarsi di un patrimonio unico che diffonde conoscenza storica e coscienza ambientale. Una risorsa per rafforzare i territori, soprattutto a seguito della pandemia, in linea con gli indirizzi strategici sul turismo», così la Sottosegretaria al Turismo del Mibact Lorenza Bonaccorsi. «Con il progetto “Garden Route italia» promosso da APGI e Ales e sostenuto dal MiBACT si intende raggiungere un disegno organico nazionale per lo sviluppo del garden tourism attraverso la predisposizione di itinerari locali e interregionali, al fine di mettere a sistema il vasto patrimonio paesaggistico italiano» dichiara l’Amb. Ludovico Ortona Presidente APGI. Tali attività si inseriscono nel quadro di un più ampio impegno di APGI e di Ales in collaborazione con il MiBACT per la valorizzazione dei parchi e dei giardini d’Italia. Un patrimonio verde che, come emerso da una recente ricerca promossa da APGI e condotta su un campione di 200 giardini, rappresenta un settore con grande potenziale di crescita, con buona accessibilità (oltre 2/3 dei parchi sono regolarmente aperti al pubblico; mentre solo 1/3 apre su appuntamento o per eventi) e già dotato di alcuni servizi essenziali (circa il 70% dispone di un sito web e offre visite guidate). La sfida consiste nel restituire centralità al patrimonio verde del Paese, a lungo definito ‘Giardino d’Europa’ per la bellezza dei suoi paesaggi costellati di dimore, castelli, giardini. I nostri parchi costituiscono un trait d’union tra architettura e paesaggio, tra natura e cultura, tra patrimonio monumentale e vocazioni produttive. Sono pertanto asset fondamentali per iniziative di valorizzazione a scala territoriale, in accordo con quanto previsto dal piano strategico del turismo.