Gemellaggio tra le Città Metropolitane di Napoli e Cancún
Firmato nella sede del Municipio di Cancúnna Roo: previsti tavoli di programmazione permanenti per settori di produzione, gruppi di lavoro interistituzionali e attività di cooperazione internazionale sulla base di rapporti privilegiati tra i due territori per un volume di scambi potenziale stimato, solo nella prima fase, tra i 300 e i 500 milioni di euro
L’economia del Messico cresce: + 4,8% nel 2021, + 3,1% nel 2022, + 3,2% nel 2023. È la 14ª economia mondiale e la 2ª dell’America Latina. E, soprattutto, per la sua posizione geografica, la sua legislazione e per una serie di trattati, è un hub di elezione per ogni impresa che voglia esportare verso i giganti del Nord, Stati Uniti e Canada, e verso il Sud America. E Quintana Roo, lo Stato in cui si trova Cancún, è l’area più dinamica del Messico.
I rapporti economici con l’Italia sono buoni: il Messico è il primo Paese di destinazione dell’export italiano in America Latina. Una cifra di circa 8 miliardi di dollari, e una serie di record sia in termini percentuali che assoluti. Coinvolte tante imprese italiane. Cancún motore degli scambi.
Tuttavia, allo stato, pochissime sono le imprese dell’area metropolitana di Napoli e, in generale, del Sud Italia ad avere accesso al mercato dello Stato di Quintana Roo e del Messico in generale.
Quindi cambio di strategia. Turismo, cantieristica navale, moda, agroalimentare, ambiente, tecnologia, cultura, scienze: Napoli e Cancún hanno individuato i settori in cui c’è maggiore domanda e maggiore possibilità di scambio e hanno stipulato un accordo di cooperazione internazionale. È partito, così, il Gemellaggio tra la Città di Cancún e la Città Metropolitana di Napoli che è stato firmato all’una di notte di venerdì ora italiana nella “Sala 20 de Abril” del Palazzo Municipale di Cancún dal Sindaco e dal Vicesindaco della Città Metropolitana di Napoli, Gaetano Manfredi e Giuseppe Cirillo, presente a Cancún, dalla Sindaca della Città messicana, Ana Patricia Peralta, e dal suo Segretario al Turismo, Juan Pablo de Zulueta, nel corso di una cerimonia solenne, cui hanno preso parte e tante altre autorità. A firmare il documento, come testimoni d’onore, il Console onorario d’Italia a Cancún, Filippo Strano, e il Consigliere della Città Metropolitana di Napoli Domenico Marrazzo: i due che nel 2021, insieme con Mara Lezama Espinoza, oggi diventata Governatrice dello Stato di Quintana Roo, hanno avviato il percorso di ‘Hermanamiento” che oggi vede il suo suggello.
Obiettivo: instaurare rapporti di amicizia e cooperazione internazionale privilegiati tra i due territori per un volume di scambi potenziale stimato, solo nella prima fase, tra i 300 e i 500 milioni di euro.
Manfredi: “Accordo di importanza strategica”
“Si tratta – ha affermato il Sindaco Manfredi, che ha firmato da remoto – di un accordo di importanza strategica che svilupperà rilevanti attività e progetti in tanti settori, da quelli culturali a quelli turistici, tra due Città Metropolitane, due aree che hanno una matrice culturale e un modo di vedere lo sviluppo e la crescita comune, creando tante opportunità di scambio e di amicizia”.
“Oggi è un giorno storico – ha sottolineato la Sindaca Peralta – due Città iconiche si uniscono per il benessere delle proprie comunità. Faremo incontrare le nostre strade in materia di turismo, cultura, sport, in materia di tradizione e innovazione della società”.
“Con questo atto vogliamo costruire un rapporto solido e duraturo, basato sulla cooperazione, e sviluppare una rete collaborativa in ambito economico e commerciale, creando nuove opportunità di business per le imprese dei nostri territori e facilitando l’accesso ai rispettivi mercati”, ha evidenziato il Vicesindaco Cirillo, presente a Cancún insieme con il Consigliere Marrazzo, che invece ha sottolineato “la grande opportunità che questo accordo offre al tessuto imprenditoriale napoletano, campano e di tutto il Sud Italia: oggi abbiamo posto i binari su cui far correre veloce il treno dello sviluppo”.
Dopo un periodo di intenso lavoro per giungere al risultato di oggi, non ha nascosto la sua soddisfazione il Console Filippo Strano: “Sono lieto di vedere realizzarsi questo importante gemellaggio, frutto di mesi di impegno e di dialogo tra le istituzioni. Credo fermamente che questa collaborazione rafforzerà i legami tra i nostri popoli e aprirà nuove prospettive di crescita non solo economica ma anche culturale, offrendo un contributo significativo allo sviluppo delle nostre comunità”.
Perché Cancún
Cancún è una locomotiva. Circa 25 milioni di visitatori ogni anno, 135mila camere d’albergo disponibili, un turismo di alta fascia, con una spesa media giornaliera di circa 110-120 USD, 14 campi da golf, la zona Hotelera, una lingua di terra lunga 30 km tra le meravigliose spiagge del Mar dei Caraibi e la laguna che è un susseguirsi di lussuosissimi resort, 5 dei quali tra i primi 10 del mondo per qualità, ne fanno la prima località turistica dei Caraibi.
Cancún è, inoltre, il punto di comunicazione con la Riviera Maya, Playa del Carmen e con le zone archeologiche della regione, sia del Quintana Roo che del vicino Yucatán. Basti pensare al complesso monumentale di Chichén Itzá, una delle nuove sette meraviglie del mondo, per la civiltà Maya l’equivalente del Vaticano per i cristiani e de La Mecca per i musulmani, che dista soli 200 km.
E poi l’aeroporto: quello di Cancún è il secondo scalo più trafficato del Messico e il quinto più trafficato dell’America Latina dopo quelli di Città del Messico, i due aeroporti di San Paolo del Brasile e l’El Dorado di Bogotà. “Insomma – ha evidenziato il Console Filippo Strano – questo gemellaggio può rappresentare davvero una grande opportunità per il tessuto imprenditoriale delle due aree, quella cancunense e quella napoletana, almeno in alcuni settori”.
I settori
Il turismo e il suo indotto, dunque, l’asset principale su cui lavorare. Ma in entrambi i sensi: Cancún non solo è una grande meta per l’incoming, ma da Cancún – la cui popolazione può vantare un reddito pro capite medio-alto, con tanti picchi verso l’alto – parte anche una grande domanda di turismo di qualità che guarda con forte interesse alla cultura, al patrimonio storico-culturale, paesaggistico, antropologico e enogastronomico della Città Metropolitana di Napoli: il capoluogo, Pompei, Sorrento, Capri, Ischia, il Vesuvio costituiscono brand riconosciuti cui, grazie al Protocollo siglato, si affiancheranno una serie di iniziative per agevolare l’incontro con l’offerta, insieme con un ampliamento della stessa anche ai tanti tesori ancora segreti o poco conosciuti.
E poi la cantieristica navale: Cancún è punto di incrocio obbligato per le navi che dall’America Latina sono dirette al Nord e viceversa, ed è priva di infrastrutture per la manutenzione e le riparazioni, di cui tuttavia c’è un riconosciuto bisogno. Senza considerare la crescente domanda di imbarcazioni e yacht da parte di una fetta sempre più ampia della popolazione dall’area, ad alto potere acquisitivo. La Città Metropolitana di Napoli è leader in questo campo.
Così come l’agroalimentare e la moda, che vedono una forte domanda in quest’area della penisola dello Yucatan e, al contempo, produzioni di eccellenza all’ombra del Vesuvio; e poi i settori delle costruzioni e delle infrastrutture (Cancún è una città di recentissima costruzione, con tassi di crescita in termini immobiliari e di popolazione a due cifre), la logistica, la tecnologia e l’ambiente, senza dimenticare le scienze, con il coinvolgimento degli atenei attivi nei due territori.
Gli strumenti
Il Protocollo prevede l’attivazione di tavoli di programmazione tematici permanenti – da svolgere in presenza e da remoto – con rappresentanti delle categorie produttive, gruppi di lavoro interistituzionali e attività di cooperazione internazionale. Il calendario degli incontri, secondo i vari settori, sarà messo a punto con il Consejo Coordinador Empresarial (CCE), l’equivalente della nostra Camera di Commercio, presieduta da Javier Carlos Olvera Silveira, gli omologhi partenopei, con la supervisione del Ministro del Turismo dello Stato di Quintana Roo, Bernardo Queto Riesta. Il primo incontro si terrà entro i prossimi 90 giorni.
L’Accordo prevede, inoltre, l’organizzazione di fiere, seminari, workshop, conferenze, congressi e missioni imprenditoriali su entrambi i territori, al fine di sostanziare una mole di scambi potenziale che si preannuncia di dimensioni importanti.