Fu rapinato e pestato, arrivano le condanne
La IX Sezione (Collegio A) del Tribunale di Napoli ha inflitto rispettivamente cinque e tre mesi di reclusione a Luigi Espositore e Flavio Nicola Aramù accusati di rapina e lesioni personali commesse nei confronti di Pasquale Diotallevi, rappresentato dall’avvocato Roberto Iacono: il 2 giugno 2018 entrambi gli sottrassero con la forza la somma di 3.000 euro in denaro contante
Dopo oltre cinque anni arriva la sentenza relativa ad un processo che vedeva due soggetti sul banco degli imputati per un fatto di cronaca di particolare violenza. La IX Sezione Penale (Collegio A) del Tribunale di Napoli ha infatti condannato Luigi Espositore e Flavio Nicola Amarù rispettivamente alla pena di 5 e 3 mesi di reclusione riconoscendoli colpevoli del reato previsto e punito dall’articolo 628 del codice penale ossia di rapina. Per Espositore anche una sanzione di 1.800 euro, di 1600 per Amarù: agli imputati è stata inflitta anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Parte lesa in questo procedimento penale era Pasquale Diotallevi, rappresentato dall’avvocato Roberto Iacono. Espositore e Amarù rispondevano del reato loro contestato “perché, in concorso e riunione fra loro e con altre persone allo stato non identificate, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, mediante violenza consistita nell’aggredire con schiaffi e pugni Diotalevi Pasquale, s’impossessavano della somma di € 3.000,00, sottraendola alla predetta persona offesa e immediatamente dopo la sottrazione, a fronte della richiesta di Diotallevi di restituzione del denaro, adoperavano violenza, consistita nel sferrare all’indirizzo della predetta persona offesa e di Diotallevi Salvatore, sopraggiunto in suo aiuto, calci e pugni, al fine di assicurarsi li possesso del denaro sottratto o comunque l’impunità”.
Per gli imputati anche l’interdizione dai pubblici uffici e una sanzione pecuniaria quantificata in 1.800 euro (Espositore) e 1.600 euro (Aramù).
I fatti in questione, oltremodo violenti, si verificarono a Forio il 2 giugno 2018. Nella richiesta di rinvio a giudizio i due erano ritenuti responsabili anche lesioni personali con l’aggravante di aver commesso il fatto in più persone riunite, perché cagionavano a Pasquale Diotallevi “lesioni personali consistenti in traumatismo della testa, della faccia e del naso giudicate guaribili in 5 giorni. Con l’aggravante di aver commesso il fatto per eseguire il reato di cui al capo che precede. Dopo il rinvio a giudizio e una serie di udienze arriva adesso la sentenza di primo grado, con la condanna che è comunque appellabile entro i termini previsti dalla legge.