La Frana di Casamicciola finanzierà anche la messa in sicurezza dei costoni rocciosi del Parco termale del Negombo. La gestione del noto Complesso nella Baia di San Montano di Lacco Ameno realizzato sotto strati roccia ad alto rischio e su versanti in frana dalla notte dei tempi (non certo dal 26 novembre 2022) aveva richiesto oltre 1 milione di Euro. Le ordinanze volute dal Commissario Giovanni Legnini ne finanzieranno solo una parte. Tutto previsto per il contributo che in teoria sarebbe dovuto servire per il primo ripristino del tessuto abitativo e produttivo danneggiato dall’evento alluvionale del 26 novembre 2022. A far gioco per il lauto stanziamento c’è l’ordinanza del sindaco Giacomo Pascale lecui disposizioni riguardano i termini dell’ordinanza n.18 del 31 agosto 2022 del Comune di Lacco Ameno con l’Istanza relativa agli “Interventi di messa in sicurezza del fronte roccioso prospiciente il Parco Idrotermale Negombo”.Come è andata e come è venuta l’Immobiliare Cinarime SRL con il Legale Rappresentante Mario Angelo Iannotta che si occupa, tra l’altro, del Negombo incasseranno un contributo concedibile: € 402.173,93 (onnicomprensivi).
PER UN MILIONE DI EURO
Con l’istanza avanzata dall’Immobiliare Cinarime SRL, in qualità di proprietaria,si è richiesto il contributo per gli interventi di messa in sicurezza del fronte roccioso prospiciente il Parco Idrotermale Negombo, per oltre 1 milioni di euro trovando subito l’accordo del Comune di Lacco Ameno. Il 3 gennaio scorso il Responsabile del III Settore del Comune di Lacco Ameno ha inoltrato richiesta di convocazione della conferenza dei servizi predisposta da Legnini per la disamina del progetto esecutivo degli “Interventi”. Nella medesima comunicazione è stata inoltrata tutta la documentazione inviata all’Ente dal beneficiario, Immobiliare Cinarime, contenente l’istanza di richiesta di contributo per la riduzione/rimozione del “rischio esterno” del costone incombente sull’area in cui si svolge l’attività termale. La struttura commissariale, ha convocato una Conferenza dei Servizi il 15 gennaio 2024 per l’approvazione del progetto. A certificare l’affare il Responsabile Tecnico del Comune di Lacco Ameno che ha evidenziato il nesso di causalità diretto con l’evento del 26 novembre 2022, di fatto dando la chiave al commissario Giovanni Legnini per pagare gli uomini del Duca di Lacco Ameno. Ma davvero quel costone a San Montano è stato messo a rischio dalla frana di Casamicciola. Eppureil 24 gennaio 2024, il tecnico incaricato dalla società istante ha asseverato che “[…] dallo studio dello stato dei luoghi, eseguiti durante l’anno 2023, vi è stato un notevole aggravamento del rischio idrogeologico e geomeccanico sul costone in argomento, con un incremento del rischio derivante, pertanto dagli eventi meteorici del Nov. 2022, […]. Pertanto, i lavori di cui al progetto già agli Atti della Conferenza dei Servizi vanno urgentemente realizzati e poi monitorati nel tempo stante il nesso di causalità tra la situazione di precarietà del costone e l’evento calamitoso del novembre 2022”.
Dopo l’asseverazione sul progetto gli Enti partecipanti si sono espressi favorevolmente all’intervento con alcune prescrizioni a eccezione della Soprintendenza ABAP di Napoli, che ha fatto pervenire, una richiesta di integrazione documentale (riscontrata dal Comune di Lacco Ameno e dal tecnico incaricato). Inoltre, anche la Struttura Commissariale, per gli aspetti di propria competenza, ha inoltrato richiesta di integrazioni al tecnico incaricato. E’ stata convocata una nuova conferenza dei servizi per il recepimento degli ulteriori pareri degli Enti partecipanti e per la disamina delle integrazioni, a seguito delle quali sono stati acquisiti i pareri favorevoli sul progetto ed è stato determinato il contributo concedibile in € 402.173,93 al netto di IVA come da relazione istruttoria redatta dalla struttura commissariale del 12 febbraio 2024. Si è cosi avuta l’approvazione del progetto con le raccomandazioni e prescrizioni impartite dagli Enti partecipanti per quanto di competenza e la Soprintendenza che ha dato “parere favorevole al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica in conformità alla proposta pervenuta e fatto salvo il diritto dei terzi”. La domanda inizialmente presentata dal tecnico incaricato dalla società istante per un importo complessivo pari ad euro 1.013.157,63, ma viste le risultanze della conferenza speciale dei servizi, nel corso della quale si è ritenuto di dover riconoscere l’ammissione a contributo di cui all’ordinanza n. 22 limitatamente al 60% della superficie del lotto 1 dell’intervento.Insomma, un buon affare. Sotto il castigo di Dio per gli altri la provvidenza per qualcuno. Il beneficiario ha comunicato che le spese tecniche sono a proprio carico in quanto gli interventi richiesti a contributo sono uno stralcio di un progetto complessivo insistente su tutta l’area divisa in 3 lotti con l’Iva sui lavori e sulle attività professionali fiscalmente detraibile e quindi va esclusa dal computo del contributo.Si rileva dalla relazione istruttoria redatta dalla struttura commissariale di Legnini che il contributo ammissibile per gli interventi inerenti alla RIMOZIONE RISCHIO ESTERNO, risulta pertanto pari a € 402.173,93 al netto di IVA.