POLITICAPRIMO PIANO

Forio e quel consiglio comunale da dimenticare

Analisi e processo alla seduta che si è svolta lunedì mattina nel vecchio municipio all’ombra del Torrione. Considerazioni e riflessioni dalle quali già si intuisce il clima che si respirerà in campagna elettorale. Che non sarà il massimo…

DI AUGUSTO COPPOLA

Il consiglio comunale svoltosi ieri a Forio si è rivelato davvero quanto di peggio potessi aspettarmi, come ho avuto già modo di sottolineare sui miei canali social. Consiglio comunale di ieri, quanto di peggio potevo aspettarmi. Ho già detto la mia sui canali social, ora vorrei entrare nel merito raccontando cose che non stanno né in cielo e né in terra, fornendo qualche spunto che (mi auguro) possa essere di riflessione.

IL COSTONE FRANATO DI VIA MAZZELLA

Sempre sul muro realizzato da Città Metropolitana e poi crollato, come avevamo previsto tutti, l’opposizione insiste nel dire che l’amministrazione Del Deo, doveva fermare i lavori sul nascere, pur non ignorando, che gli Uffici Tecnici, su imput del Sindaco avevano scritto e denunciato gli errori progettuali di quei lavori, che per l’arroganza di De Magistris e dei suoi dirigenti, non era però stato possibile fermare, essenzialmente per motivi di competenza e oggi ne risponderanno. Poi, allo stesso tempo, l’opposizione consiliare, attacca l’amministrazione, per la mancata esecuzione da parte di Città Metropolitana, dei lavori riguardanti la parte più alta del costone, da realizzare con una palificazione, lavori in questo caso “fermati” dall’amministrazione, questa volta però, l’opposizione glissa, forse ignorando il perchè, ossia la scarsa profondità prevista per i pali, profondi pochi metri, poco oltre la metà del costone, non certo fino o meglio, sotto il livello del mare, e che sarebbero per questo, solo gravati sull’alto costone, innescandone crolli e fratture ulteriori. Era la prima fase dei lavori e Città Metropolitana, resasi conto dell’immane cazzata progettuale, iniziò a testa bassa, sulla più piccola, ma altrettanto grave cazzata progettuale del muro poi caduto. INSOMMA, DOVE L’AMMINISTRAZIONE BLOCCA LAVORI SBAGLIATI DI CITTA’ METROPOLITANA, NON VA BENE, DOVE NON E’ RIUSCITA NON VA BENE LO STESSO…

Intanto, all’osservazione della maggioranza, che tanti anni fa, ben altra amministrazione, aveva rifatto i marciapiedi di via Mazzella, senza curarsi del costone DA SEMPRE ESPOSTO AI MAROSI, membri di questa “integrata” opposizione, dichiarano il fatto, che all’epoca il costone non era pericoloso, cosa assolutamente FALSA e RIDICOLA, per poi aggiungere, smentendosi, nel prosieguo della discussione, che addirittura ci sono movimenti dello stesso, dovuti alle sottostanti falde acquifere (cosa che sappiamo da tempo)… praticamente, menti confuse all’attacco, che difendono l’indifendibile, pur di non danneggiare future alleanze, con i colpevoli dell’epoca. Senza parlare poi del fatto, che questa amministrazione ha già avviato un progetto per tutto il costone, inserendo le opere in quello che è il contesto delle opere post frana, cosa che metterà in un angolo l’incapace Città Metropolitana, dando il via a opere di ben altro tipo, che garantiranno sostegno e difesa di tutto il litorale. L’opposizione caduta dalle nuvole, se ne è uscita con l’orrida frase, non vi dico, pronunciata da chi “ALLORA SIAMO STATI FORTUNATI CHE C’E’ STATA LA FRANA”… di peggio, non potevano dire. Una vergogna assoluta!

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IL TUNNEL DEL SOCCORSO

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Infiltrazioni e distacco di pezzi di intonaco… Ancora recriminazioni, che non tengono conto del fatto che epoca Franco Monti, con lo stesso criterio scriteriato, fu realizzato il piazzale sul tunnel (finanche usando marmetti cimiteriali (ne scrissi all’epoca) in luogo dei cubetti in porfido, SENZA MINIMAMENTE PENSARE ALLA IMPERMEABILIZZAZIONE DEL SOLAIO DEL TUNNEL. Bisognerà rimuovere tutto e rifare, tanto per dire come operavano con il culo certe amministrazioni di futuri alleati dell’armata brancaleone oggi all’opposizione e domani chissà, con gli stessi GUASTATORI dell’epoca, al futuro governo del paese. Facile far casino, senza capire l’origine del problema e l’entità degli interventi da effettuare.

LAVORI CONDOTTA PLUVIALE

Tutto male, anzi malissimo e ne scrissi in passato, criticando fortemente l’operato della ditta Romis, poi fallita e gli interventi per circa 200mila euro da fare dall’interno della condotta, per renderla collaudabile (senza perdite, oggi presenti e pericolose), ma ciò non toglie, che i disagi per l’indispensabile completamento dell’opera, alla fine valgano il sacrificio. Entro un mese o poco più, l’opera sarà terminata e sarà rifatto il manto stradale, soggetto ad assestamenti dipendenti soprattuitto alla profondità dello scavo. Ma lo scomposto attacco dell’opposizione, passa per le parole di un neo approdato nelle sue fila, vecchio amministratore dei tempi cupi del passato che con candore ha dichiarato “LE FOGNE DI FORIO, HANNO SEMPRE FUNZIONATO BENISSIMO”. Roba da oscar della mistificazione! Fogne miste, che ad esempio a pietre rosse, hanno sempre tracimato merda a mare o alla chiaia, sulla spiaggia, sia libera, che in concessione. E che cazzo! Ma diamo i numeri? La pluviale, è concettualmente un opera indispensabile disagi o no. e tanto altro ci sarà da fare, compresa una nuova condotta sottomarina, adeguata al carico abitativo (personalmente, nel depuratore non ho mai creduto, leggi capotiche a parte). Questo è stato il consiglio comunale, condito da qualche insulto personale, svongolato, accazzo, come tutto il resto. Se questa è l’anteprima della campagna elettorale che l’attuale opposizione ha intenzione di portare avanti, sarà una frittata avariata da voltastomaco.

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