Forio e le strade “gruviera”, adesso basta
Il pauroso dissesto stradale che non è un bel biglietto da visita per i turisti che alloggiano gli alberghi della zona denunciato ancora una volta da Gennaro Savio
“Buongiorno Gennaro, posso dirti una cosa?”. E’ iniziato così il dialogo con un lavoratore stagionale di Forio che nei giorni scorsi ho incontrato per strada. “Per recarmi al lavoro – ha continuato il ragazzo -, con lo scooter percorro quattro volte al giorno la strada che attraversa il Cuotto e quotidianamente mi imbatto in delle buche formatesi da tempo nel selciato ed attorniate da pietrisco e grosse pietre di asfalto saltato da mesi. Si tratta di una situazione pericolosissima. Lì prima o poi potrà verificarsi un grave incidente”. Sin qui la testimonianza del giovane lavoratore che ha aggiunto: “Per le strade di Forio vedo girare sempre il carroattrezzi. Se l’amministrazione comunale fosse efficace allo stesso modo del carro gru, avremmo sicuramente strade più sicure e vivremmo in un paese migliore”. E come dare torto a questo ragazzo visto lo stato pietoso in cui versano ampi tratti di strade pubbliche foriane e lo stato di abbandono sociale in cui versa tutta Forio.
Nel ricordare a questo nostro concittadino che come PCIM-L da anni denunciamo l’incredibile pericolosità, anche in pena curva, di via Provinciale Panza da Monterone sino alla Frazione e in modo particolare nella parte che attraversa la Contrada Cuotto e che su questo tema è stato davvero enorme l’impegno profuso negli anni ed in Consiglio comunale dal compianto Domenico Savio, con grande sincerità abbiamo sottolineato il fatto che purtroppo la stragrande maggioranza degli elettori foriani è complice di questa situazione visto che, nonostante il palese malgoverno del paese, alle scorse elezioni hanno confermato Del Deo Sindaco e non hanno dato a mio padre, nel frattempo purtroppo deceduto, neppure la possibilità di continuare a sedere in Consiglio comunale nonostante l’assiduo impegno con cui per cinque anni aveva ricoperto il ruolo di Consigliere di opposizione.
L’augurio è che i cittadini di Forio e dell’intera isola d’Ischia si rendano finalmente conto che tutti i problemi sociali che ci attanagliano dipendono dal voto che esprimiamo nel segreto dell’urna e che se vi vorremmo mettere fine, dovremmo sostenere un’alternativa popolare che il PCIM-L ha sempre dimostrato, coi fatti e con la coerenza e non certamente con le chiacchiere e le false promesse, di volere e potere rappresentare. Diversamente, votando e sostenendo partiti e liste civiche impregnate di cultura borghese e padronale, saremo destinati a vedere peggiorate e non risolte le numerosissime problematiche sociali che ci assillano. Ritornando al tratto di strada pericolosissimo del Cuotto, bisogna sottolineare che parte del pauroso dissesto si trova nella zona turistico-alberghiera per antonomasia del Comune di Forio essendo tantissimi gli alberghi presenti tutt’intorno e che quotidianamente ospitano migliaia e migliaia di turisti. Turisti che da anni, al loro ritorno sull’isola Verde, ammirano meravigliati cotanta vergogna che non viene eliminata quasi quasi in questo tratto di strada vi fosse un monumento alla perenne insicurezza stradale voluta negli anni dalle vari amministrazioni comunali che si sono succedute alla guida del paese: assurdo! Per quanto tempo ancora, ci chiediamo, questo tratto di strada rappresenterà un grave pericolo per pedoni, scooteristi ed automobilisti? Il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista chiede con forza, e per l’ennesima volta, la messa in sicurezza di questo tratto di strada che va da Monterone alla Frazione di Panza e di tutte le strade dissestate del comune di Forio e dell’intera isola d’Ischia.