Era piena estate quando l’opposizione mandò l’esposto per la richiesta di annullamento del concorso per l’assunzione di 4 istruttori amministrativi. Vennero avvertiti il sindaco Del Deo, il presidente del consiglio comunale Michele Regine e il segretario generale Noemi Martino. I motivi? Si erano palesati notevoli irregolarità durante la prova scritta che metteva in palio 4 posti di istruttore amministrativo al comune di Forio. Ma soprattutto i consiglieri comunali Leonardo D’Abundo, Ignazio Di Lustro, Vincenzo Di Maio, Jessica Maria Lavista e Stani Verde chiesero al sindaco se corrispondessero al vero i fatti enunciati nell’esposto e se effettivamente non erano considerati materia del concorso la conoscenza della lingua inglese e dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse, così come disposto dall’art. 37 del D. Lvo 16512001. Il concorso, eludendo alcune elementari disposizioni, era già partito male in partenza. Dava la possibilità anche a chi non fosse pratico né di apparecchiature informatiche né di inglese di provare a ottenere un posto di lavoro che ha necessità di questi fondamentali prerequisiti, ormai la base per poter lavorare in qualsiasi ufficio.
E pensare che erano venuti anche dalla Sicilia a provare la fortuna qui a Ischia. Qualcuno ci aveva creduto a tal punto da investire centinaia di euro, tra viaggio e soggiorno, nella speranza di acciuffare il tanto agognato posto fisso. Ma dopo il concorso che metteva in palio 4 posti iniziarono le grane. Nella cassetta delle lettere dell’avvocato Jessica Maria Lavista e in quelle di altri consiglieri, arrivò una lettera anonima dove venivano denunciate, nei minimi dettagli, tutte le irregolarità che erano state riscontrate durante lo svolgimento del concorso, faro di speranza per decine di aspiranti lavoratori. Da quella denuncia anonima partì l’esposto che oggi, possiamo dichiararlo con tranquillità, aveva più di una ragione d’essere. Ci sono voluti diversi mesi, ma alla fine il bando è stato sospeso. La segretaria comunale, su insistenza dell’opposizione capeggiata da Stani Verde, inviò la documentazione alla Procura e così fu fatto.
Dal Municipio erano stati costretti a sospendere il concorso, con buona probabilità sotto pressione della Procura che dopo aver ricevuto le carte ha intimato l’annullamento del concorso, almeno questo dovrebbe essere l’iter che verrà a breve comunicato, quando anche i consiglieri avranno certezza di quanto successo. Oggi, a qualche giorno di distanza dall’annullamento ufficiale, il comune di Forio corre ai ripari e con una delibera si muove per aggiustare quanto non è stato fatto prima del concorso estivo. “Concorso falsato – tuona l’opposizione – perché non era prevista la conoscenza di almeno una lingua straniera e degli elementari prerequisiti per utilizzare i personal computer, fondamentale strumento per ogni lavoro d’ufficio. Con la recente determina l’amministrazione dà così incarico a un esperto in inglese per far parte della commissione che dovrà esaminare i partecipanti al concorso. “Inutile correre ai ripari, quasi tutte le procedure attuate da questa amministrazione, come i concorsi, ma anche le gare, sono viziate da errori grossolani. Ma d’altro canto – dichiara Stani Verde – questa amministrazione nel torbido ci sguazza.