Forio, al via la tre giorni del PIDA: focus, mostre e dibattiti per un abitare sempre più sostenibile

Nei giorni scorsi era iniziato il workshop per ripensare l’area oggetto della frana a Casamicciola, oggi si parte con gli eventi al chiostro di San Francesco, ex Municipio. Si inaugura anche la mostra del fotografo Fernando Guerra  

I motori si sono scaldati nei giorni scorsi, con il via al workshop di progettazione architettonica. Al lavoro studenti dell’università della Campania Vanvitelli, di Roma Tor Vergata, di Palermo e del Politecnico di Milano. Per immaginare, coordinati da Francesco Rispoli e con il supporto di Irene Ferroni, un pieno recupero ambientale e paesaggistico dell’area oggetto di frana a Casamicciola. 
Perché come al solito il Premio Internazionale Ischia di Architettura (PIDA) prova a pensare e ripensare il futuro dei luoghi che viviamo, a cominciare da quelli più prossimi.

E parte oggi la tre giorni di appuntamenti che costituiscono l’ossatura del programma della dodicesima edizione di un appuntamento biennale sempre più rilevante, per il panorama dell’architettura nazionale: cambia la location (il chiostro di San Francesco, nell’ex municipio di Forio), non il format.  
Convegni, mostre, dibattiti aperti e lectio magistralis, con ospiti di richiamo. E di richiamo è il filo conduttore dell’edizione: il futuro delle città europee, chiamate a rispondere alle sfide del cambiamento climatico in atto e a limitare i danni del cosiddetto overtourism.

Appuntamento oggi a partire dalle 16.00: modera l’architetto Antonio Morlacchi, direttore di “IoArch”, ai saluti istituzionali del sindaco di Forio Stani Verde, di Massimo Crusi (presidente del Consiglio Nazionale Architetti), di Lorenzo Capobianco (presidente dell’Ordine Architetti di Napoli) e di Vincenzo Corvino (presidente della Fondazione Ordine Architetti Napoli) seguiranno una serie di relazioni di assoluto nteresse.

Matteo Poli presenterà, ad esempio, la proposta di un nuovo waterfront per Forio.

Benedetta Tagliabue

Da non perdere l’intervento di Stefano Bartolini, che ha istituito all’università di Siena il corso di Economia della Felicità e che proverà a spiegare come organizzare le città in modo da ridurre la solitudine, quali metodi di insegnamento attuare nelle scuole per formare persone capaci di costruirsi buone relazioni e vite felici, quali modalità di organizzazione del lavoro nelle imprese favoriscano il benessere e le relazioni di chi ci lavora e quali leggi contrastino la manipolazione operata dal marketing. In definitiva: come si possano ideare città felici e sostenibili. Ancora: di città invincibili, involontarie e invedibili parlerà Christian De Iuliis, che anticipa, non senza ironia: “A Ischia farò una cosa che solitamente fanno quasi tutti: parlare male degli architetti. In particolare sono qui per spezzare una lancia contro quella parte della categoria che non è stata in grado prima di prevedere e quindi ovviamente dopo di prevenire i guai delle nostre città.  Meglio di loro, ad esempio, si sono comportati scrittori, registi, artisti in genere”.

De Angelis, presidente PIDA

Di relazioni tra intelligenza artificiale, fotografia e progetto parleranno invece Massimo Russo Moreno Maggi; della valorizzazione del Pio Monte della Misericordia Tao Tao Peng – Tesi sul Pio Monte della Misericordia; Gianluca Loffredo illustrerà invece un approccio olistico del progetto del sistema urbano.

Si preannuncia interessante anche l’intervento di Luca Rollino, CEO Xori Group, che parlerà di nuovi orizzonti urbani.

E verranno inoltre assegnati due dei grandi premi del PIDA: tra i super ospiti, il portoghese Fernando Guerra, tra i più celebri fotografi di architettura al mondo, in grado di cogliere con i suoi scatti le trasformazioni urbane, comprendendo  l’intensità dei processi e dei cambiamenti in atto. A lui va il PIDA Fotografia: una selezione delle sue straordinarie fotografie sarà esposta all’interno de chiostro di San Francesco, nell’ex municipio di Forio (da oggi 3 al 20 ottobre, con orario di visita compreso tra le 17 alle 21). Ancora: sempre nell’intenso pomeriggio di oggi aAll’ex deputato Uberto Siola, a lungo preside del dipartimento di architettura dell’università di Napoli Federico II, oggi direttore del Centro Interdipartimentale di Progettazione Urbana “Luigi Pisciotti” e presidente della Fondazione Internazionale per gli Studi Superiori dell’Architettura, sarà assegnato il PIDA Napoli.

Non meno interessante il programma di domani e sabato. Il Premio internazionale andrà, nella serata finale, all’architetta Benedetta Tagliabue, fondatrice – con Enric Miralles – dello studio EMBT, che oggi ha sedi a Barcellona, Shangai e Parigi. A Livia Peraldo Matton, dal 2001 direttrice di Elle Decor Italia, magazine internazionale di design e tendenze, arredamento e stili di vita, architettura e arte, andrà invece il PIDA Giornalismo.

Fernando Guerra, premio PIDA per la Fotografia

“Sotto i migliori auspici abbiamo dato il via a un’edizione di riflessioni e proposte, come da sempre accade con PIDA, e proveremo in particolare a concentrarci sul futuro delle città europee, che stanno vivendo grandi trasformazioni”, ha spiegato Giovannangelo De Angelis.

Previsti, nelle prossime sessioni (il programma completo è su www.pida.it), anche focus su Salsomaggiore Terme (con gli architetti Maria Pilar Vettori ed Emilio Faroldi) e, ancora, sull’isola d’Ischia, con uno sguardo d’insieme affidato a Marco Imperadori, titolare presso il Politecnico di Milano della cattedra di Progettazione e Innovazione Tecnologica presso la Facoltà di Ingegneria Edile-Architettura, e con la proposta di un nuovo waterfront per Forio, a cura di Matteo Poli. Di luce del benessere parlerà il designer Filippo Cannata, al solito ampia la finestra che riguarda l’architettura di alberghi e Spa.

Nella giornata di sabato, è atteso, insieme alla lectio di Benedetta Tagliabue, l’intervento dell’urbanista Maurizio Carta, che partirà dal suo “Romanzo urbanistico. Storie dalle città del mondo”, edito da Sellerio, un saggio acuto sulla rigenerazione urbana, una guida per viaggiatori attenti e curiosi per capire le città del mondo, per immaginare futuri possibili.

Insieme con la presentazione dei risultati dei workshop, partiti lunedì (tra le idee progettuali anche la realizzazione a Casamicciola di un vertiport, un aerodromo attrezzato per il decollo e l’atterraggio verticale di velivoli elettrici), la serata conclusiva del PIDA proporrà anche, alle 21 – sempre all’interno del chiostro di San Francesco –  un concerto-spettacolo con il cantante sudafricano Jean Michel Byron, già frontman del gruppo rock Toto, impreziosito dalle videoproiezioni dell’artista anglo-canadese Matthew Watkins, tra gli esponenti di spicco della mobile digital art, particolarmente legato all’isola d’Ischia.

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