Forio, aggiudicati i lavori di recupero del Molo Borbonico
Di Francesco Ferrandino
FORIO. Il dirigente comunale Gianpiero Lamonica, responsabile del settore finanziario del Comune di Forio, ha firmato la determina con cui è stato aggiudicato in via definitiva l’appalto dei lavori riguardanti il “recupero e valorizzazione del Molo Borbonico e la riqualificazione del Molo Peschereccio interno al porto turistico”. Lo scorso primo agosto, il dirigente aveva nominato la commissione che è stata chiamata a giudicare le offerte pervenute a seguito del bando di gara per il lotto dei lavori necessari, commissione presieduta dallo stesso Lamonica e composta anche da Rosa Pascarelli e Nicola Regine, due architetti e funzionari del terzo settore comunale. L’importo complessivo degli interventi ammonta a circa un milione di euro finanziati dalla Regione Campania tramite il FEP, il Fondo Europeo Pesca. Quest’ultimo costituisce lo strumento finanziario concepito dalla Commissione Europea per il periodo 2007/2013, atto a garantire lo sviluppo sostenibile del settore della pesca e dell’acquacoltura, oltre a prevedere interventi di adeguamento di porti di pesca esistenti, luoghi di sbarco e ripari di pesca, che presentano interesse per i pescatori e per i produttori acquicoli che li utilizzano. Obiettivi quindi perfettamente coincidenti con le esigenze del comparto della pesca foriana. Al Comune erano giunte complessivamente cinque offerte entro il termine perentorio dello scorso 13 luglio, e tra queste l’impresa aggiudicataria è risultata essere la “Marine Management Supplies srl”, con sede in Piazza dei Martiri a Napoli, mentre seconda classificata risulta l’impresa “Research Consorzio Stabile” con con sede in viale della Costituzione al Centro Direzionale. Considerati anche gli oneri a carico del Comune, la cifra complessiva dello stanziamento risulta essere di circa un milione e trecentoquarantamila euro. Il provvedimento pone riparo al grave stato di degrado dello storico Molo Borbonico, e alle difficoltà indotte dallo stesso, dichiarato pericolante e quindi interdetto alle normali attività di pesca e di vendita. Ricordiamo infatti che l’intero comparto della pesca soffre da tempo della mancanza di un luogo stabile, una banchina, tramite la quale avere accesso al mare oltre che di un punto dove poter vendere il pescato fresco. Dopo la scadenza dei permessi Asl lo scorso dicembre che permettevano la vendita presso il molo degli aliscafi, i pescatori hanno nuovamente dovuto affrontare mesi difficili per poter esercitare la loro attività, con disagi materiali dovuti proprio alla mancanza di un qualsiasi sito da adibire a punto vendita. Per mesi da parte dei pescatori furono organizzate proteste e presidi presso la casa comunale, arrivando anche all’occupazione fisica di taluni locali del Municipio, finché fu provvisoriamente deciso dapprima che il punto vendita venisse posto nei pressi dello stesso Municipio di via G. Genovino, e poi che il pescato potesse essere venduto nel mercato comunale di Forio, almeno fino all’inizio dei lavori di ristrutturazione dello stesso, quindi senza alcuna garanzia di stabilità. La situazione, cui la provvisorietà dei provvedimenti conferiva progressivamente sempre maggiore gravità, vedeva tra le possibili soluzioni proposte un eventuale ripristino del tradizionale punto vendita nei pressi del pontile denominato “Italia ‘90” (come spesso prospettato dal consigliere Domenico Savio, attivamente impegnato anche in questa lotta a favore dei lavoratori), oppure una radicale riorganizzazione del Molo Borbonico, col pieno recupero della storica struttura marittima, dove poter convogliare e concentrare interamente le varie attività del comparto della pesca, dall’attracco delle imbarcazioni alla vendita del pesce fresco: un assetto che anche il consigliere di minoranza Vito Iacono propugnava da tempo con forza, visti i finanziamenti stanziati, che attendevano soltanto di essere utilizzati tramite l’opportuno iter amministrativo, necessario per accedere agli stessi e assegnare quindi l’appalto per i lavori. Il timore era quello di non riuscire a rispettare i termini prescritti per appaltare l’opera, perdendo così la possibilità di usufruire dei fondi. Fortunatamente, l’amministrazione è riuscita ad aggiudicare tempestivamente i lavori, cogliendo così un’opportunità oltremodo significativa per dare la giusta destinazione a un intero comparto, quello della pesca, tra i più antichi e caratteristici della storia del Comune turrito, e che ancora oggi vede impegnate centinaia di persone, mantenendo il settore fra quelli più strategici per l’economia di Forio e non solo. Fra l’altro, con la riqualificazione dell’antico Molo, comprendente non soltanto la messa in sicurezza delle mura ma anche l’installazione di vari punti di illuminazione e la manutenzione dei blocchi di pavimentazione, verrà valorizzata non soltanto l’attività dei pescatori, ma l’intera zona marittima, recuperando una struttura storica che con ogni probabilità porterà benefici indiretti anche al turismo.
(Foto Gerardo Calise)