In occasione delle festività natalizie ci pensa l’iniziativa privata a distrarre l’isola dalle folgoranti polemiche che hanno invaso il comune capoluogo sulla solita diatriba legata alle luci che accompagnano Natale, Capodanno e Befana. Mentre a Ischia Ponte si contano il numero di lucine e l’altezza dell’albero di Natale (quasi a voler associare la qualità dello spirito natalizio dal numero di lucine che si accendono nei borghi ischitani) la fantasia dei cittadini dell’isola nell illuminare le proprie abitazioni focalizza l’attenzione di Soloni delle illuminazioni. E fortunatamente in maniera positiva.
A poca distanza dai Pilastri divampa fiera la fiamma dei Carabinieri. Sull’abitazione situata nella prima curva di via Michele Mazzella tra i Pilastri e il rettilineo che porta verso la sopraelevata è apparsa luminosa e fiammeggiante il simbolo della Benemerita. Non si tratta di un nuovo distaccamento dell’arma, non quindi una nuova caserma dei Carabinieri proprio nel cuore dell’isola, ma un omaggio natalizio agli uomini delle forze dell’ordine, un modo per celebrare il santo Natale, ma anche per ricordare l’importanza di una delle forze di polizia italiane che garantisce la sicurezza sul nostro territorio.
Il singolare omaggio luminoso non è passato inosservato e sono tanti i passanti che si sono chiesti a cosa fosse dovuta la presenza di un simbolo così importante nel cuore dell’isola. Curiosità che ha colpito anche Maria Rosaria Urraro, referente isolana del partito dei Verdi che ha condiviso le immagini delle particolari luminarie sui Social Network.
La spiegazione è semplice. Nell’abitazione vive una persona molto legata all’Arma, un Carabiniere in congedo che è ancora molto vicino all’operato degli uomini in divisa che ogni giorno presidiano il territorio isolano e nazionale. Un carabiniere in congedo che ha voluto omaggiare così gli uomini che si prodigano ogni giorno per la salvaguardia delle persone, un modo per ricordare soprattutto nel periodo natalizio l’importanza di questa importante tassello della vita degli italiani.
Sicuramente
un modo per dirottare anche le aspre polemiche che ogni anno
caratterizzano il periodo che dovrebbe essere un momento di
riflessione e di recupero dei valori più genuini e profondi del
vivere comune e della condivisione, un momento per puntare alla
pacificazione sociale e alla solidarietà.
Eppure,
nonostante il Natale lo richieda, le polemiche serpeggiano offuscando
il vero senso delle festività che chiudono l’anno e che dovrebbero
portare un sentimento di pace e concordia nella cittadinanza e che
invece sembrano occasione per fomentare violenza verbale e inasprire
polemiche difficili da sedare, nemmeno appellandosi al buon senso e
allo spirito natalizio.