Si è svolta questa mattina, al Palazzo Reale e poi in Piazzetta San Girolamo,la festa delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale organizzata dal Comune d’Ischia insieme con l’Unione Nazionale Sottufficiali Italiani, l’Associazione Nazionale Carabinieri e l’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia -sez. isola d’Ischia. Insieme a una delegazioni di studenti delle scuole di ogni ordine e grado dell’isola, alle autorità civili e militari e all’Anmi si è tenuta al Palazzo Reale la cerimonia dell’alzabandiera.
Tra i presenti a questo primo momento anche l’eurodeputato on. Giosi Ferrandino e la banda città di Ischia che ha intonato dal vivo l’inno nazionale. In corteo è stata, poi, raggiunta la piazzetta San Girolamo dove è stata deposta una corona di alloro sul monumento ai caduti. Diverse le attività commerciali del Corso che hanno esposto il tricolore in segno di partecipazione alla giornata. La Preside della Scuola Media Scotti, a nome di tutti i dirigenti degli Istituti presenti in piazza, ha sottolineato l’importanza di prendere parte, come scuola, a una simile manifestazione. «Il 4 novembre è dentro di noi, – ha dichiarato, invece, il consigliere comunale dott. Pasquale Balestieri – doveroso commemorare, ma anche ringraziare anche chi oggi, anonimamente, continua ad assicurarci la libertà. Siamo una Nazione, dobbiamo essere orgogliosi di essere italiani e delle nostre Forze Armate perché loro garantiscono la nostra libertà quotidiana. Viva Ischia, Viva le Forze Armate, Viva l’Italia».
Antonio Scannapieco, Francesco Mancusi, Raffaele Tuccillo, Michele Lombardo, Cristoforo Attanasio e Salvatore Mancusi, Angelo Foscardi, Francesco Vuolo sono solo alcuni dei nomi di coloro che persero la vita durante il conflitto mondiale, nomi incisi sulla lapide di marmo posta in piazzetta. Sotto la tendostruttura del Gran Caffè Vittoria, che ha offerto i propri spazi resi necessari a causa della pioggia, ha preso la parola anche il Sindaco Enzo Ferrandino che ha voluto rivolgersi prima di tutto ai giovani, speranza e futuro della nostra comunità, presenti alla cerimonia.«Oggi – ha dichiarato– commemoriamo i tanti ischitani che partirono per la grande guerra, quelli che non fecero più ritorno alle loro case, e quelli che, orgogliosamente, sopravvissero.
Anche la nostra piccola isola, benché ancora povera, finì per dare il suo grave contributo in vite umane. Non ci sono più testimoni diretti di quelle pagine di storia, spetta a noi recuperare la memoria di quel momento storico che sembra lontanissimo, ma può diventare vicinissimo tutte le volte che viene minacciata la sicurezza dei paesi a noi vicini. Che la commemorazione di oggi non sia solo un simbolico riconoscimento, ma un momento di riflessione per ricordarci chi siamo. A noi il compito di custodire la memoria per far maturare legittime aspirazioni di pace e dialogo tra i popoli».