CULTURA & SOCIETA'

Felice Meo, l’umiltà e la purezza dell’arte

Un artista fuori dagli schemi che corre verso il futuro continuando a perfezionare negli anni il suo stile inconfondibile

A seguito dell’impatto positivo con la Biennale di Milano presentata da Vittorio Sgarbi, Felice Meo, continua a coinvolgerci, raggiungendo una personalità e forza espressiva ad oggi riconosciuta in maniera esponenziale.

Un artista fuori dagli schemi,egli corre nel futuro, perfezionando negli anni il suo inconfondibile stile, espresso su materiali diversi accumunati da una vena artistica unanimemente apprezzata dalla critica.

Oggi Felice Meo e’ credibile e stimato per la versatilità nell’uso dei materiali e la sospensione emotiva con il quale crea l’opera, rendendola fluida e pura nell’anima. Un’artista eletto, che ci salvaguardiamo con gelosia. “ E’ nostro”, perché nato qui, in quest’isola vulcanica ricca di arte vibrante. Per il suo modo di intendere e di operare gradualmente, fa affiorare in modo semplice la forma mentalmente sentita,rendendola concreta grazie alle sue mani abili,mobili,sensitive. Dopo le numerose mostre e vernissage, l’opera di Meo e’ vista come qualcosa di unico e di originale in grado di coinvolgere i nostri occhi e contaminare la nostra interiorità.

La bellezza e l’armonia sono i motivi ispiratori ideali di tutto il suo frutto.

Nel corso della sua alta esperienza artistica, ci siamo legati particolarmente all’universo sognante e misterioso della figura della donna, al suo modo di rapportarsi con grazia, eleganza e seducente femminilità.

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Non c’è ombra di dubbio, egli convive umilmente con una grandissima fantasia creativa che riesce ad infondere nei suoi capolavori il senso dinamico del movimento, armonizzando gesti, movenze, posture.

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La sua arte ad oggi è molto amata, tant’è che le sue sculture, hanno il potere di rappresentare ciò che ha nell’anima.

Continua a donarci suggestioni, sottolineando l’importanza dei differenti materiali nell’ambito inventivo come ricerca sulla materia, dando vita a opere dettate dal cuore.

Le sue idee concretizzate, toccano l’animo, perché non si fermano alla superficie, ma vanno oltre, continuando a coinvolgere i visitatori delle mostre e renderli protagonisti dell’azione artistica. 

E’ considerato uno scultore rivoluzionario e geniale grazie alle sue realizzazioni plasmate con materiale di recupero che continuamente ci guidano

nel suo mondo con interesse e riconoscenza per le molteplici risorse che si possono acquisire nell’ottica di un impegno non solo artistico, ma soprattutto etico e sociale.

La via che egli ha cercato di intraprendere, ha dato inizio ad un’originale indagine del rapporto tra la materia e la sua definizione espressiva, tra il dinamismo delle forme e la loro qualificazione estetica.

Ad oggi, risulta una figura innovativa ed esemplare della scultura italiana contemporanea.

Dal 9 novembre alle 11:30 presso il Museo del Mare di Bagnoli, sarà presente con “ Il Canto della Sirena” – creature marine tra mito e bellezza; un universo espressivo capace di di armonizzare la Natura, prospettato sulle figure marine in cui primeggia il Cavalluccio Marino, la “testimonianza” scultorea dei suoi ricordi d’infanzia.

Felice e’ riuscito ad impadronirsi magistralmente di ogni sorta di tecnica e procedimento e comunicare il senso del volume e dello spazio grazie alla sperimentazione di un sistema espressivo innato.

Per un mese ci sarà l’opportunità di visitare ed ammirare il suo reale processo di creazione ed esplorare il percorso contemporaneo, così da poter attribuire un valore simbolico e penetrare attraverso la sua interpretazione paradigmatica.

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