Federterme compie 100 anni, Ischia resta una “stella” del settore
Nelle terme della nostra isola l’incidenza della domanda estera risulta superiore al 30%
Sono ‘miracolose’ per la salute e per la bellezza ed in Italia accolgono e assistono quasi 3 milioni di clienti, il 12% dei quali è composto da stranieri. Sono le terme diventate negli anni sempre di più anche una importante realtà economica come racconta il volume “Un secolo di industria e cultura termale 1919-2019” pubblicato in occasione della celebrazione dei cento anni di Federterme.
Il libro curato da Annunziata Berrino, docente dell’Università degli studi di Napoli Federico II e specialista di Storia del turismo, è aperto dal presidente di Federterme Costanzo Jannotti Pecci e da due interventi del ministro della Salute Roberto Speranza e del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia. Nelle 62 località termali italiane sono infatti presenti 1.241 esercizi alberghieri, con 95 mila posti letto. Gli alberghi di proprietà delle aziende termali, denominati spesso “hotel terme”, dispongono complessivamente di circa 30 mila posti letto, corrispondenti in media a poco più di 100 posti letto per esercizio. Federterme, in occasione del Centenario di attività, ha fotografato la situazione delle terme in Italia. Menzione d’onore per l’isola d’Ischia che rappresenta una delle principali località termali del Paese.
Il numero dei turisti che pernotta negli alberghi delle località termali si attesta attorno ai 3,5 milioni e il numero delle presenze a 10,9 milioni. Negli ultimi anni anche nelle località termali è stata rilevata una significativa riduzione del numero medio dei pernottamenti.
Il numero dei clienti degli stabilimenti supera di poco la soglia dei 2 milioni 790 mila ed è costituito per l’88% da italiani e per il rimanente 12% da stranieri. A livello nazionale, la quota dei clienti stranieri appare quindi piuttosto contenuta, le uniche rilevanti eccezioni essendo costituite dai Colli Euganei e dall’Isola d’Ischia, dove l’incidenza della domanda estera risulta superiore al 30%. Va tenuto presente però che, mentre la clientela di nazionalità straniera in genere pernotta negli “hotel terme”, quella di nazionalità italiana è composta anche da molti pendolari ed escursionisti, cioè da persone che nell’arco della giornata fanno la spola tra la propria abitazione e lo stabilimento termale.
Negli ultimi anni si è registrato un significativo ringiovanimento della clientela delle terme: è infatti scesa sotto il 10% la quota delle persone con più di 65 anni di età (cioè gli anziani) ed è salita oltre il 35% la quota delle persone con un’età compresa tra i 30 e i 50 anni. All’abbattimento dell’età media dei clienti hanno contribuito tre fattori: le campagne pubblicitarie volte a rinnovare l’immagine delle terme e le attività promozionali indirizzate alle coppie più giovani; l’ampliamento dell’offerta degli stabilimenti, i quali affiancano oggi ai tradizionali cicli di cura e riabilitazione una serie di servizi complementari (ricezione alberghiera, medicina estetica, fitness, ecc.); gli investimenti in tecnologie dell’informazione e della comunicazione, i quali hanno permesso di avvicinare alle terme le generazioni più giovani.