Fari restaurati, hotel per disabili e difesa dell’identità: Ischia premia il turismo sostenibile

Nella nona edizione del PIDA, Premio Alberghi a Piergiorgio Semerano per la casa per ferie Stella Maris. Secondo classificato Giuseppe De Vita, terzo Salvatore Spataro. Premiato anche Angelo Verderosa per l’albergo diffuso di Cairano, in Irpinia

Ischia passa in rassegna i migliori progetti architettonici legati al turismo. Nel corso della nona edizione del PIDA, il Premio Internazionale Ischia di Architettura, sono stati assegnati i premi “Alberghi e Spa”, volti a riconoscere le migliori pratiche in tema di rigenerazione edilizia e dell’offerta turistico-ricettiva collegata. In linea con quanto emerso nel corso di una intensa settimana di dibattiti e riflessioni, impreziosite dagli interventi degli architetti Joao Nunes e Teresa Sapey, i progetti più interessanti hanno mostrato una sensibilità particolare per la sostenibilità ambientale e l’identità culturale, parole chiave della contemporaneità, in particolare nel post-Covid.

1 classificato – Stella Maris di Piergiorgio Semerano

Il Premio PIDA Alberghi 2020 è andato a Piergiorgio Semerano, classe 1941, già PIDA alla carriera, per il suo progetto della Casa per Ferie “Stella Maris”, a Bibione, pensata per essere senza barriere architettoni. Semerano ha pensato a un intervento ipogeo per creare uno spazio meditativo con cappella e chiostro all’interno di un complesso residenziale alberghiero destinato all’accoglienza di persone con disabilità e delle loro famiglie dove, in un ambiente naturale di grande bellezza, la fitta e profonda pineta si affaccia sul mare adriatico.

2 classificato – Faro di Brucoli – Giuseppe Di Vita

Al secondo posto, premiato anche con il PIDA Compasses e il PIDA Interni, Giuseppe Di Vita con un progetto di ristrutturazione riconversione, in chiave turistico-culturale, del faro di Brucoli, in Sicilia, effettuato con l’Itinera Studio Associato di Caltanissetta. “Un intervento particolarmente apprezzato – si legge nella motivazione per il modo di interpretare il genius-loci di un borgo marinaro di importanza storica. I progettisti hanno condotto un rigoroso restauro conservativo di un manufatto costruito nel 1911, prevedendo l’impiego pervasivo e non invasivo di materiali locali e tecnologie biocompatibili di ultima generazione. Non solo. L’armonia con il paesaggio e l’ambiente dell’edificio viene valorizzata dal dialogo con il design contemporaneo che ne reinventa completamente gli spazi in chiave di grande qualità e comfort abitativo”.
Al terzo posto, l’architetto Salvatore Spataro, con il progetto – particolarmente apprezzato – di una piccola struttura ricettiva a pochi passi dal centro storico della cittadina barocca di Noto nel quale la scelta stilistica ha accompagnato l’intero iter progettuale ricadendo su un mix di tradizione e modernità. “L’idea – ha spiegato – è stata quella di creare dei luoghi con un forte carattere identitario ma allo stesso tempo il più possibile flessibili e accoglienti”.

2 classificato – Faro di Brucoli – Giuseppe Di Vita

Per la sezione PIDA Sisma Recupero, è stato invece premiato il progetto di Angelo Verderosa, che ha messo a punto un albergo diffuso nel borgo di Cairano, nell’Alta Irpinia, attraverso una serie di azioni di recupero, adeguamento sismico, restauro, valorizzazione paesaggistica attuate grazie ad un dialogo positivo e continuo tra impresa, maestranze, Rup e team di progettazione. La realizzazione di una nuova cavea all’aperto, un museo, una serie di alloggi, il recupero dell’antica via delle grotte del vino e un’opera di land-art come l’organo a canne azionato dal vento che soffia sulla rupe, hanno permesso ad un antico borgo, distrutto dal sisma del 1980, di rinascere a nuova vita come albergo diffuso e residenze per artisti.

“Anche quest’anno i progetti selezionati fotografano una qualità significativa e una attenzione crescente per l’ambiente, la bellezza e l’identità dei luoghi”, ha sottolineato Giovannangelo De Angelis, presidente dell’associazione PIDA, che organizza l’evento biennale con la forte collaborazione dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori.

La giuria era composta da Luigi Prestinenza Puglisi (Presidente AIAC, Presidente di giuria); Francesco Pagliari (Redattore The Plan); Luca Gibello (Direttore Giornale dell’Architettura); Marco Imperadori (Prof. PoliMi); Grazia Torre (Ordine Architetti Napoli); Nicola Di Battista (Direttore L’Architetto CNACCP); Luca d’Ambra (Presidente Federalberghi Ischia); Claudio d’Ambra (Presidente Ass. Ingegneri Ischia).

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