Ci sono sviluppi nella faida politica foriana. Giuseppe Colella ha ottenuto dal Prefetto di Napoli Michele di Bari, l’accesso agli atti degli eletti al municipio. La richiesta, lo ricordiamo era stata inviata al segretario Noemi Martino ed al Prefetto di Napoli Michele Di Bari. Abbiamo sentito Colella, che dopo lunghe settimane è riuscito ad ottenere un piccolo risultato con l’accesso agli atti. «Da quel famoso 16 maggio 2023 – spiega – nel quale un uomo, chiaramente stiamo parlando di politica, che non ho più ritrovato, mi disse “prendiamoci due giorni di riposo e poi iniziamo a lavorare” e nella stessa giornata, a pranzo, nella distribuzione delle deleghe per la formazione dell’Amministrazione mi disse: “tu fai l’assessore”». Poi però la ruota gira: «Qualcosa deve essere evidentemente cambiato. Ho vissuto 10 mesi in una situazione unica e insostenibile, nella quale ho dato il mio contributo a risolvere i problemi della collettività lavorando a stretto contatto con gli Amministratori, partecipando alle riunioni di maggioranza, ai consigli comunali e tutto quanto e con la piena disponibilità di tutti gli Uffici Comunali, messi a disposizione dal Sindaco, ma non avendo nessun titolo per farlo, solo “parole” puntualmente disattese».
Colella fa riferimento ad una collaborazione per organizzare la manifestazione “Street workout” ma anche ad una serie di riunioni con cittadini e associazioni di Panza per vagliare proposte sul progetto relativo a Piazza San Leonardo prima di rivendicare anche in quota parte i risultati ottenuti per rimettere a posto e rendere più comode e accessibili le spiagge. Purtroppo, spiega Colella con amarezza, «queste situazioni sono sempre spiacevoli, in politica non esiste gratitudine né serietà ed il mio caso è l’ennesimo esempio amplificato dalla mancanza di dignità e rispetto!». Poi entra a gamba tesa: «Qualcosa va cambiato e va ricercat in una questione politica “foriana” mai chiarita e sopita che va avanti da quando all’ epoca dell’Amministrazione Regine ci fu “un’improvviso” rimpasto con la “fuoriuscita” dalla maggioranza tra gli altri di Antonio TrofaSindaco Verde, che sbandierava ai quattro venti di riuscire a superare o quantomeno “accantonare” tale annosa “faida”, non l’ha proprio affrontata».
Poi il geometra, già che c’è, lancia un’altra stoccata: «A tanti non è passato inosservato il fatto che la lista del Sindaco ha dovuto partecipare alle elezioni con un candidato in meno, che i nomi degli assessori decisi dal Sindaco non sono stati nominati, a tutt’oggi non e’ stato nominato il quinto assessore e poi alla votazione del bilancio preventivo erano assenti alcuni consiglieri di maggioranza».
E adesso continua la battaglia per definire la questione eleggibilità degli attuali consiglieri: «Quando mi sono reso conto che chi doveva decidere è “imbrigliato” in una “faida” non ci ho pensato su due volte e ho presentato anche io la richiesta di eventuali insussistenza di compatibilità e ineleggibilità esclusivamente alla Segretaria Comunale il 4 marzo 2023». Colella aggiunge: «E’ incomprensibile essere accusato di intimidazione, camorra e mafia da chi a seguito della mia richiesta ha dovuto pagate le tasse mai pagate prima al Comune di Forio.Il mio reclamo ha avuto eseguito esclusivamente sul piano erariale e delle relative pendenze degli Amministratori verso l’Ente come dimostrano gli atti, il resto sono solo calunnie e falsità inconferenti, artatamente messe in giro da chi non si assume le sue responsabilità. La verità, la verità e la giustizia, sono lenti, impiegano tempo ma poi tutto viene a galla.Ad una mia richiesta di accesso agli atti il Prefetto prima si è affrettato a notificare ai controinteressati, come per legge, la mia richiesta salvo poi con successiva nota,alla quale non è allegata stranamente nessuna nota di opposizione mi preannuncia un diniego salvo la presentazione di chiarimenti.Con il supporto dei miei legali ho presentato note esplicative ed integrative al Prefetto allegando atti a lui evidentemente sconosciuti.Ben 14 Amministratori del Comune di Forio, ognuno di propria iniziativa e alcuni anche con il supporto di Avvocato esterno, anche su carta intestata dell’Ente, hanno tentato di negarmi l’accesso agli atti per difendermi dei documenti che fanno parte del procedimento amministrativo relativo alla procedura da me avviata il 4 marzo 2023. Perche’ hanno tentato di imbavagliarmi?Cosa hanno da nascondere?Forse perché gira voce che qualcuno degli Amministratori rinuncia allo stipendio per non vederselo pignorato forse per ingenti debiti con società che lui rappresenta?»
Colella poi puntualizza anche i motivi, a suo avviso, di questa trafila: «Il Prefetto, evidentemente, non era a conoscenza che oltre ad avere un interesse diretto, concreto ed attuale in quanto primo dei non eletti ho diritto alla ostensione dei documenti per difendermi dalla delibera di giunta di luglio scorso che da incarico per denunciare me e la stampa in relazione alla vicenda incompatibilità ma per un reato che nel corpo della Delibera anche al Prefetto non è chiaro, non esiste, sembra forse più un’intimidazione.Appena il Prefetto ha ricevuto la mia replica con la copia della delibera di giunta non ha esitato nonostante tutto e tutti a rilasciarmi i documenti». In attesa di capire come andrà a finire Colella conclude non mostrandosi affatto timoroso: «Aspetto che si facciano avanti con la denuncia, io non ho nulla da temere, vedremo la bilancia della giustizia da dove pende».