POLITICA

Europee e amministrative, guida completa al voto

Gli isolani pronti a vivere una domenica alle urne, a Casamicciola “fatica doppia”: ecco tutto quello che c’è da sapere anche sullo spoglio

Oggi, domenica 26 maggio 2019 scattano le elezioni comunali o amministrative in più 3800 Comuni chiamati a rinnovare consiglio comunale e nuovo sindaco: per capire però dove, quando e soprattutto come si vota, occorre fare un utile ripasso – a beneficio dei cittadini casamicciolesi, gli unici chiamati alle urne a livello locale . sui nodi più importanti legati al voto nei Comuni sotto i 15mila abitanti, dove peraltro non esiste voto disgiunto. Ricordiamo che parallelamente, le Elezioni Amministrative 2019 vedono nella stessa giornata di oggi e con gli stessi orari – dalle 7 alle 23 in tutti i seggi elettorali d’Italia – la chiamata alle urne per le Elezioni Europee (e per i cittadini del Piemonte anche le Regionali 2019 per rinnovare il Governatore e il Consiglio Regionale di Torino). Per quanto riguarda le Amministrative, sono chiamati a rinnovare Consiglio e Sindaco i cittadini di 3.856 comuni, di cui 239 con più di 15mila abitanti e 3.617 con meno di 15mila abitanti: praticamente mezza Italia comunale torna al voto assieme alle Europee, con ben 30 capoluoghi di provincia chiamate alle urne e 6 di regione.

Come si vota ai Comuni sotto i 15mila abitanti è dettato dalla legge elettorale delle Elezioni Comunali e prevede una modalità diversa e semplificata: sulla scheda elettorale compare solo il nome del candidato sindaco con il simbolo della lista a cui è associato e il voto al candidato sindaco si trasmette automaticamente alla lista collegata, anche senza barrarla. Per tutti i comuni sotto i 15mila abitanti non è consentito il voto disgiunto tra sindaco e liste non collegate ad esso. A seconda dei comuni – con più o meno di 5mila abitanti – sulla scheda vi sono una o due righe bianche per i voti di preferenza al Consiglio Comunale: in tutti i comuni sopra i cinquemila abitanti sarà possibile dare due preferenze, purché a candidati di genere diverso (ed è il caso di Casamicciola, dove si potrà esprimere una preferenza di sesso maschile e una seconda di sesso femminile), mentre nei comuni inferiori a cinquemila abitanti si può esprimere una sola preferenza. La lista vincente ottiene due terzi dei seggi, mentre si va al ballottaggio solo in caso di parità tra i due candidati, ipotesi comprensibilmente a dir poco remota se non addirittura statisticamente quasi impossibile da realizzarsi.

Come detto, gli italiani saranno chiamati alle urne anche per eleggere 76 membri dell’Europarlamento. Il territorio nazionale è diviso in 5 circoscrizioni: Nord-Est (15 seggi), Nord-Ovest (20), Centro (15), Sud (18) e Isole (8).Ogni elettore riceverà una scheda elettorale diversa a seconda di dove risiede. Quella che riceveranno i cittadini isolani (Italia Meridionale) è di colore arancione e fa riferimento alla circoscrizione che comprende Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria). Tutte le schede, che vengono consegnate aperte, contengono i simboli delle liste che partecipano alle votazioni europee. Per votare è necessario barrare con una X il simbolo (uno e uno solo) della lista prescelta. E’ possibile poi esprimere la preferenza per un candidato o più candidati, diversi per ciascuna circoscrizione, indicandone nome e cognome o semplicemente il cognome. Si può indicare fino a un massimo di 3 candidati (ma attenzione: non possono essere tutti dello stesso sesso, pena l’annullamento). Ripetiamo, per essere chiari: nel caso in cui l’elettore esprima più di una preferenza, queste devono riguardare candidati di sesso diverso pena l’annullamento della seconda e della terza preferenza.

L’elenco dei candidati con i simboli dei partiti corrispondenti sarà appeso fuori da ogni seggio. Come in tutte le altre elezioni, per votare serve la propria tessera elettorale e un documento di riconoscimento valido. Ricordiamo, infine, che il sistema con cui in Italia si vota per rinnovare il Parlamento europeo è un proporzionale puro, su base nazionale, con una soglia di sbarramento del 4%. Questo significa che entreranno in Parlamento i partiti che raggiungeranno il 4% dei voti totali espressi in Italia. I seggi (attualmente sono 73 per l’Italia, ma diventeranno 76 con l’uscita della Gran Bretagna dall’Europa) verranno ripartiti per ogni partito sulla base delle percentuali raggiunte. Dopo aver determinato il numero dei seggi che spettano a ciascuna lista a livello nazionale, si distribuiscono i seggi ai partiti nelle singole circoscrizioni. Si assegneranno poi i seggi ai singoli candidati a seconda delle preferenze ricevute. Per quanto riguarda lo spoglio, quello relativo alle elezioni europee avverrà questa sera a partire dalle 23 mentre a Casamicciola quello legato alle amministrative non avrà in ogni caso inizio prima delle ore 14.

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