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Eseguita l’autopsia sulla salma di Vittorio Tommasone

I risultati saranno noti non prima di 60 giorni, nella giornata di domani si svolgerà il rito funebre del 59enne foriano vittima di un tragico incidente sul lavoro mentre si trovava in una villa di via Palummera

È stato eseguito ieri l’esame autoptico sulla salma di Vittorio Tommasone, il 59enne di Forio rimasto vittima di un incidente in un cantiere edilizio in via Palummera. All’Istituto di Medicina Legale del Secondo Policlinico di Napoli era presente anche l’avvocato Michelangelo Morgera, legale di fiducia dell’unico indagato, l’imprenditore Domenico Ambrosino, titolare della ditta individuale che stava operando presso l’abitazione teatro della tragedia. I risultati dell’autopsia saranno noti non prima di sessanta giorni. Oggi è prevista la cremazione della salma, mentre domani si svolgerà il rito funebre nella Basilica di Santa Maria del Loreto a Forio.

Come molti ricorderanno, l’uomo ha perso la vita cinque giorni fa, mentre si trovava in una villa situata nella citata via Palummera. Sulla dinamica del mortale sinistro indagano i carabinieri della Stazione di Forio, guidati dal capitano Angelo Pio Mitrione e coordinati dal luogotenente Salvatore Soriente, e quelli del Nucleo Operativo agli ordini del luogotenente Sergio De Luca. Secondo la ricostruzione più attendibile, ma pur sempre provvisoria, il Tommasone si sarebbe trovato sul tetto dell’abitazione quando è stato centrato in pieno da un montacarichi che nel frattempo aveva “ceduto”: l’impatto lo avrebbe quindi fatto cadere nel vuoto. L’uomo è infatti precipitato da un’altezza di circa sette metri, un volo drammatico che non gli ha lasciato scampo.

Immediatamente le condizioni del 59enne sono apparse gravissime, disperate. A nulla è servito adagiare subito la vittima sul cassone di un furgone per condurlo all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno. Una volta giunti a destinazione, i sanitari hanno potuto soltanto constatare l’avvenuto decesso del 59enne.

Di qui l’apertura un’inchiesta, affidata come detto ai militari dell’Arma e coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli. Sul posto erano giunti anche i tecnici dell’ASL, incaricati di verificare il rispetto delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro. Le prime indiscrezioni avevano delineato una serie di lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione sulla villa in questione: nel giorno fatale, gli operai si sarebbero recati sul posto per prelevare e spostare proprio il montacarichi che avrebbe dovuto essere trasportato in un altro sito, sempre per finalità lavorative. Secondo quanto riferito dallo stesso Ambrosino, il Tommasone si trovava sul posto per dare una mano in quanto familiare dell’imprenditore, che non era regolarmente assunto.

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