“Elsinore Circus”, l’ultimo lavoro di Artu’ in scena dal 20 gennaio al Polifunzionale
dalla redazione
Ischia – Se ne parla dal 16 novembre, ma i lavori di questo spettacolo sono in cantiere da settembre 2016. Uno spettacolo che ha cercato il sostegno nella realizzazione e nella sostenibilità attraverso una campagna di crowd founding. Stiamo parlando di “Elsinore Circus”, l’ultimo lavoro dell’associazione Artu’ che andrà in scena il 20, 21 e 22 gennaio nell’ambito di Ischia Teatro Festival al Teatro Polifunzionale Ischia ed è l’omaggio per i 400 anni dalla morte di William Shakespeare. “Elsinore Circus” non è altro che la trasposizione in tema circense dell’Amleto shakesperiano. Le sorti del regno danese, in questo caso, vengono rilette considerando le dinamiche che sono invece tipiche di un circo, così come ci spiega il regista Giuseppe Iacono. «Protagonista non il Principe Amleto bensì la giovane lanciatrice di coltelli Hamelin. Quindi la volontà, l’idea e il concetto di uno dei personaggi più famosi di William Shakespeare prenderà forma nel desiderio di parità di una donna.
Insomma, ha stravolto un grande classico?
«In parte sì. Ho sentito l’esigenza di ambientarlo al circo, per alleggerire e controbilanciare con roboanza e colore il dramma per eccellenza. L’ambientazione è all’incirca tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 anche se non disdegna stilisticamente negli abiti e nei modi delle punte di contaminazione futuristiche di stile vagamente steampunk».
A distanza di un anno ritorna in scena al Poli con uno spettacolo che si preannuncia quindi molto originale, finanziato in parte con il crowd founding?
«Si, abbiamo cercato di coordinare sinergicamente attori cantanti, musicisti, danzatori ed acrobati presenti sul territorio. In quest’ottica il crowd founding rientrava alla perfezione. Elsinore Circus è uno spettacolo che appartiene un po’ a tutti da restituire a tutti».
Leggendo la locandina, il cast sembra corposo. Quanti attori ci saranno in scena?
«Tra personaggi di rilievo e comparse arriviamo a circa una ventina, senza contare le ballerine gli acrobati i musicisti che in alcune scene di massa avranno in pratica dei ruoli da figuranti».
Qualche anticipazione in anteprima?
«Vi rivelo che sono orgoglioso di aver avuto ancora una volta l’onore di collaborare con uno scenografo di grande pregio quale Jean Manuel Martinez che ha realizzato alcuni pezzi che aggiungono grande valore alla scena. Un episodio che vale la pena raccontare è che all’inizio di questa avventura si era pensato a come si potesse ovviare all’utilizzo di animali in scena… ebbene proprio il nostro grande scenografo ha risolto la cosa in grande stile… ma non posso dirvi di più riguardo a ciò. Altre note degne di citazione sono le prestigiose presenze di Gaetano Maschio e dell’attrice veneta Alessandra Tesser che con i loro camei aggiungono lustro a questo bel crogiolo di creatività».
Qual è la qualità più bella che ricerchi negli attori che lavorano con te, nelle persone in generale?
«La curiosità, la voglia di scoprire insieme».
Hai un’opera nel cassetto?
«Molte… e forse qualcuna ne uscirà fuori».
Questo spettacolo apre il suo 2017, cosa ci dobbiamo aspettare?
«Venite a teatro e lo scoprirete, no?».