Nella primavera del 2023, quindi tra poco più di sette mesi, i cittadini di Forio saranno chiamati alle urne per il rinnovo del consiglio comunale e per eleggere il nuovo sindaco. Inutile dire che visto lo stato di arretratezza in cui versa la nostra stupenda cittadina a causa di decenni di vergognoso malgoverno e che puntualmente denunciamo attraverso i nostri servizi giornalistici, per imprimere una svolta radicale alla guida del paese o quantomeno per avere un’opposizione di classe, occorre creare un’alternativa popolare che, e questo lo diciamo con tanta umiltà, possono garantire solo i comunisti, coloro cioè che storicamente, socialmente, politicamente e sindacalmente sono da sempre stati e sono al fianco delle masse popolari bisognose e della classe lavoratrice sfruttata. E la presenza in Consiglio comunale per ben tre volte nel corso della sua vita di mio padre Domenico Savio, lo ha ampiamente dimostrato. Il popolo di Forio, come quelli degli altri comuni isolani, per migliorare le proprie condizioni di vita ed economiche, non deve più affidarsi a personaggi dalla cultura borghese e capitalistica che popolano i vari schieramenti che si apprestano a chiedere il consenso elettorale, ma devono sostenere chi da sempre ha dimostrato amore incondizionato per i propri concittadini e per il proprio paese, come fanno da sempre i dirigenti del PCIM-L attraverso un impegno politico, sociale, sindacale e giornalistico che, prima con mio nonno Gennaro e poi con mio padre Domenico, viene avanti ormai da oltre un secolo. In questi giorni a Forio sentiamo parlare vari aspiranti candidati sindaci e consiglieri comunali di vari schieramenti e nessuno di loro, ad esempio, condanna il disumano sfruttamento che in molte strutture ricettive foriane ed isolane subiscono le lavoratrici ed i lavoratori costretti molte volte a lavorare 8, 9, 10, 11, e persino 12 ore al giorno a fronte di un contratto che prevede una giornata lavorativa di 6 ore e 40 minuti in cambio, tra l’altro, di uno stipendio di fame. E nessuno di loro lo farà perché a partire dai futuri candidati sindaci e candidati consiglieri più in vista, sono essi stessi albergatori ed imprenditori. E questo per fare solo un piccolo esempio ma ne potremmo fare tanti altri.
L’ESPERIENZA ELETTORALE DEL PCIM-L A FORIO DI CINQUE ANNI FA E QUELLA PIU’ RECENTE DI ISCHIA
Cinque anni fa il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista presentò la propria lista alle elezioni amministrative di Forio e il candidato a sindaco Domenico Savio non fu eletto nemmeno conigliere dopo che per cinque anni aveva dato l’anima in Consiglio comunale per dare voce ai più deboli della società e difendere gli interessi di tutto il popolo di Forio. Lui che con coerenza e determinazione aveva sacrificato tutta la sua vita pur di non tradire mai il suo popolo, fu tradito per l’ennesima volta da chi avrebbe dovuto votarlo ad occhi chiusi per l’impegno disinteressato che aveva sempre dimostrato nel voler migliorare le condizioni di vita dei suoi concittadini e per favorire lo sviluppo del proprio paese. E invece tre anni prima di morire dovette subire l’ultima di tante amarezze accumulate durante la sua esistenza. Quest’anno, poi, abbiamo presentato la lista del PCIM-L alle amministrative del Comune di Ischia e non vi nascondo che per me è stato un lavoro massacrante. Infatti mentre negli anni scorsi dividevo compiti e lavoro col mio caro papà, stavolta ho dovuto fare tutto da solo. Ho dovuto sobbarcarmi l’immane e delicato lavoro burocratico oltre a stare tutti i giorni in piazza a distribuire volantini e a tenere comizi molte anche in solitudine.
E’ stato un mese di campagna elettorale infernale al termine del quale, credetemi, sono arrivato stremato. Ebbene, nonostante l’entusiasmante fatica fatta e sopportata con immensa gioia pur di dare la possibilità al mondo del lavoro ischitano di avere una rappresentanza popolare in consiglio comunale, la maggior parte delle lavoratrici e dei lavoratori ischitani, mettendo in atto un suicidio politico collettivo, hanno preferito votare per i propri sfruttatori legalizzati e per chi sull’Isola ha promosso le famigerate conciliazioni di fine rapporto di lavoro con cui, onde evitare di perdere il posto di lavoro per l’anno successivo, gli stagionali rinunciano totalmente a vedersi riconosciuti i propri diritti sindacali vergognosamente sacrificati in nome degli affari dei padroni. In ogni caso, nonostante la mia mancata elezione in Consiglio comunale a causa del voto disgiunto a cui molti elettori hanno fatto ricorso, l’ottenimento di 708 voti come candidato sindaco ha rappresentato per me uno straordinario successo personale che è sicuramente da sprono a continuare a portare avanti, nel comune di Ischia, un’intransigente opposizione sociale al malgoverno dell’attuale amministrazione comunale.
A FORIO IL PCIM-L E’ PRONTO A PRESENTARE UNA PROPRIA LISTA MA OCCORRE IL SOSTEGNO DEI NOSTRI CONCITTADINI
Le ultime elezioni amministrative di Ischia mi hanno dimostrato che una sola persona, nonostante entusiasmo e forza di volontà da vendere, non può sostenere la fatica di una campagna elettorale impegnativa ed estenuante. Si, perché risulta essere impegnativa ed estenuante una campagna elettorale per chi, come noi sinceri e coerenti comunisti, non è legato e anzi detesta la vergogna della politica del clientelismo e del favoritismo per cui molti invece chiedono il voto e per chi, come noi, non svolge attività politica per ottenere da quest’ultima un vantaggio personale, familiare o professionale. Ecco perché come dirigenti del PCIM-L siamo pronti a presentare la lista alle prossime elezioni amministrative di Forio, ma questo potrà avvenire solo se avremo il necessario sostegno di parte della cittadinanza, se ci sarà chi sarà disposto a candidarsi con noi e a darci concretamente una mano nella conduzione della campagna elettorale. Di qui lanciamo l’appello alla cittadinanza foriana a farsi avanti. Chi vorrà sostenerci può telefonare al mio numero di cellulare pubblico ormai da decenni: 3395683542.