CULTURA & SOCIETA'

E’ SAN DOMENICO, FESTA PER L’OMAGGIO AL SANTO PATRONO: LA MESSA CELEBRATA DAL 98ENNE DON CAMILLO D’AMBRA, A MEZZOGIORNO SUPPLICA E SPARO DELLA DIANA

OGGI MARTEDI’ 8 AGOSTO GIORNO DELLA SOLENNITA’ DI SAN DOMENICO COLLINA DI CARTAROMANA DI ISCHIA IN FESTA NEL TARDO POMERIGGIO LA GRANDE PROCESSIONE E MESSA SOLENNE SUL PIAZZALE PRESIEDUTA DAL PARROCO DON GIUSEPPE NICOLELLA CHE NELLA OCCASIONE DELLA FESTA SI RIVOLGE AI FEDELI DEVOTI DEL SANTO COL SEGUENTE MESSAGGIO: ““San Domenico di Guzman morì a Bologna all’età di 50 anni, il 6 agosto 1221. Tra le ultime parole rivolte ai frati che assistevano al suo transito, ci sono tramandate queste raccomandazioni: “Fratelli carissimi, ecco l’eredità che vi lascio come a miei figli: abbiate la carità, conservate l’umiltà, abbracciate la povertà volontaria. Anche noi suoi devoti, vogliamo accogliere il suo testamento, stare alla sua scuola, con lui pregare ed imitare la Beata Vergine”.

Anche quest’anno sarà Don Camillo D’Ambra, il decano 98enne (mancano poco più di tre mesi all’atteso compleanno) del clero diocesano dell’isola d’Ischia a celebrare la messa solenne centrale con panegirico del Santo delle ore 11.00 di questa mattina di festa  nell’antica chiesa dove da sempre sono venerati  da una comunità devota San Domenico e la Madonna della Misericordia. L’intera zona che porta il nome del Santo  e contrade vicine,  è da sabato 29 luglio scorso in festa, e lo è oggi martedì 8 agosto ancor di più perchè ricorre la giornata della solennità del Santo Patrono San Domenico.

Il quale nei giorni che hanno preceduto l’odierna ricorrenza  è stato celebrato  attraverso un ricco  programma bene articolato  a misura della fedele comunità parrocchiale della zona alta del Comune d’Ischia con qualcosa in più, che segue con intensa devozione i due santi di riferimento, San Antuono e San Domenico con uguale partecipazione e spirito votivo. Oggi martedì  8 agosto,  giorno  di San Domenico di Guzman c’è serenità e spirito partecipativo  in questa  parte di parrocchia fra le più antiche dell’isola. E’ una  festa patronale di zona, nel mezzo della campagna che estende i suoi confini fra Cartaromana e San Michele coinvolgendo la vasta area perimetrale esterna del cimitero locale. Essa viene  vissuta dall’intera comunità parrocchiale  con la fede genuina e sincera  verso il Santo protettore e col senso irrinunciabile della tradizione. Garante di questi sentimenti in pratica e nello spirito, si pone l’attivissimo ad amato parroco Don Giuseppe Nicolella che si è  rivolto ai suoi parrocchiani in questi giorni di festa della parrocchia con le seguenti parole espressive dettate dal cuore e dall’anima: “San Domenico di Guzman morì a Bologna all’età di 50 anni, il 6 agosto 1221. Tra le ultime parole rivolte ai frati che assistevano al suo transito, ci sono tramandate queste raccomandazioni: “Fratelli carissimi, ecco l’eredità che vi lascio come a miei figli: abbiate la carità, conservate l’umiltà, abbracciate la povertà volontaria. Anche noi suoi devoti, vogliamo accogliere il suo testamento, stare alla sua scuola, con lui pregare ed imitare la Beata Vergine”. 

Ed aggiungiamo le parole che Don Giuseppe Nicolella pronunciò qualche anno prima oggi più che mai attuali: “Fedeli carissimi, siamo come una piantina: delicati, bisognosi di nutrimento e di cure, del calore del sole come dall’essere protetti dai venti e dalle intemperie. Le giornate della festa ci offrono ciò che ci occorre: sotto lo sguardo di Maria SS. E di San Domenico riceviamo il cibo abbondante della tavola e dell’Eucarestia, il calore della grazia del perdono, il tenero abbraccio di una comunità in  festa, il concime dell’aggiornamento culturale. Grati a Dio per questo rinnovato dono, predisponiamoci ad accoglierlo e a viverlo con intensità”. Si parlava del ricco programma della festa che ha impegnando tanti giovani , ragazze, ragazzi e bambini ciascun o col proprio compito nelle funzioni religiose e negli spettacoli esterni per animare il più possibile l’ambiente ben preparato e contagiato per altro da un entusiasmo che accomuna tutti, genitori e nonni. Sono tutti lì,  oggi 8 agosto  giorno del “loro” San Domenico, col vestito della festa  rispolverato per  seguire i momenti emozionanti della giornata fatidica più attesa, viva e lucente come se la immaginavano, con i colori della natura e l’atmosfera mistica che sprigiona dal Tempietto  dove, fin dal 1469, fu aperto un convento di frati Predicatori e i Domenicani vi abitarono per circa due secoli.

L’attuale chiesa, però, non è quella quattrocentesca perché fu semidistrutta da un terremoto nel 1557. L’ultima ristrutturazione è avvenuta negli anni 1983/84 ed è stata consacrata dal Vescovo Mons. Antonio Pagano il 27 maggio 1990. Il quadro raffigurante la Madonna del Rosario è ora al centro dell’abside, da quando è stato incoronato solennemente dal compianto Vescovo Mons. Filippo Strofaldi il 25 maggio 2003 nell’anno del S. Rosario indetto dal Papa Giovanni Paolo II. Sin dal 1870 è fortissima la venerazione della Madonna sotto il titolo della Misericordia. Fino agli anni ’50 i festeggiamenti esterni in onore di San Domenico con relativa processione del Santo e della Madonna della Misericordia, si svolgevano nella piccola contrada di San Michele nella cui piazzetta e lungo la strada da dove parte la stradina che conduce al cimitero ed a San Domenico stazionavano piccole bancarelle del torrone e del mellone. Di fronte alla stradina che porta al cimitero e quindi alla  chiesa di San Domenico, secondo i nostri ricordi di fanciullezza, si posizionava  il noto pasticciere del “ Bar Ischia”  Emilio Di Meglio col suo banchetto di bibite e di gelati al bacio di cioccolato fatti col primitivo sistema artigianale.

La Festa di San Domenico fa parte di quel ristretto novero delle storiche piccole feste patronali  estive di zona che si organizzano da sempre nel Comune di Ischia. Infatti  essa si affianca alla Festa di San Pietro che si effettua  il 29 giugno, alla Festa della Madonna del Carmine che si tiene il 16 luglio ed  alle Feste della Bambenella alla Mandra l’8 settembre e dell’Addolorata che ha luogo il 15 settembre. La Festa per osannare San Domenico che pochi fedeli  identificano per San Domenico di Guzman, anche perché non esistono testimonianze certe che il Santo discenda dalla nobile famiglia dei Guzmán, è attesa ed accolta ogni anno con sempre più fervore di fede e spirito innovativo intorno ed all’interno della comunità parrocchiale dove si programmano cose belle di fede, culturali, istruttive, sociali e di sano svago in  cui tutti si rendono partecipi. Citiamo in primis, in  apertura dei festeggiamenti,  la prima e più ridotta  processione delle statue di San Domenico e della Madonna della Misericordia di sabato passato 29 luglio fino al Belvedere di Via Vecchia Cartaromana da dove in nome dei due Santi il parroco Don Giuseppe Nicolella ha benedetto  il mare e la campagna. Le iniziative che sono seguite sono state varie con in testa la nostra canina e la Corrida rimandata che avrà luogo sabato prossimo 12 luglio. Presetata da Carmen Cuomo e Beppi Banfi.  Oggi  8 agosto il giorno  solenne clou della Ricorrenza di San Domenico con messe sin dal mattino e la messa centrale delle 11,00 con panegirico del Santro celebrata anche quest’anno da Don Camillo D’ Ambra il decano 98enne del clero diocesano dell’isola d’Ischia, a  mezzogiorno la supplica al Santo e sparo della tradizionale Diana, alla 19,30 in prima serata la grande processione delle due venerate immagini di San Domenico e della Madonna della Misericordia per le strade dell’intera collina. Domani mercoledì 9 agosto sarà giornata del ringraziamento. Dopo le messe delle 7.00 e delle 9,00  e delle 20.00 concerto serale di Ga briele Esposito, fuochi pirotecnici finali della Pirica di Barano                                                                                                                         

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Foto di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter 

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antoniolubrano1941@gmail.com

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