Droga, rapporti con le donne e guai col fisco: l’arringa di Pisani in difesa di Maradona nel libro “l’Avvovato del D1OS”
E’ uscito da poche settimane 'L'avvocato del D1OS', il libro scritto dall'avvocato di fiducia del campione argentino, opera in cui è possibile ripercorrere i passaggi salienti carriera e vita uniche
«Ho creduto di essere io il suo avvocato, quando invece è stato probabilmente il contrario: era lui l’avvocato di noi tutti, ha difeso i deboli e ha incitato a fare delle nostre vite un capolavoro, nel bene e nel male». E’ quello che scrive al suo amico, prima ancora che cliente, “Angelone” Pisani, come amava chiamarlo Diego Armando Maradona, nel suo libro tal titolo ”L’Avvocato del D1OS” (ed. Log – Milano). Un’arringa in difesa del campione argentino dove vengono affrontati i principali capi di imputazione: dalla giustizia ordinaria, a quella sportiva, a quella pubblica e morale.
«Angelone – spiegò Maradona ai cronisti nel corso di una conferenza stampa – è l’uomo e l’avvocato che ha tutelato la mia immagine e la mia figura dalle persecuzioni subite: dai nemici del campo a quelli dei palazzi, dalla stampa ai finti amici».
Le accuse che il mondo ha lanciato a Diego Armando Maradona sono tutte spiegate in questo lavoro editoriale: la droga, i rapporti con le donne, i guai con il fisco e la politica. E poi, fu una vera colpa aver segnato con la mano agli inglesi? Fu suo il gol più bello di sempre? E, soprattutto, era davvero più forte di Pelè? Dieci capi di imputazione per dieci ragionamenti difensivi. Dieci, come il numero che ha incarnato.
«Il libro – spiega al quotidiano Il Golfo l’avvocato Pisani – non è soltanto il racconto di una storia, propria o altrui ma un documento. Questo libro vuole essere la ricostruzione di una verità che frantumi le menzogne usate e diffuse per anni. Vuole essere la testimonianza di come il diritto, la giustizia, possano ancora imporsi se solo hanno motivi autentici per farsi strada, e se hanno tenacia sufficiente per non arrendersi».
E così, nel lavoro dell’avvocato Pisani, si leggono aneddoti personali che inseguono i momenti in campo del campione argentino; dalle sue debolezze, alla fase di paladino dei poveri e vincitore degli inglesi; dal contrasto con la Sinagra, al figlio Diego Armando Maradona Junior prima respinto e poi amato. E ancora dal grande successo, all’arresto, la droga, i guai con il fisco. Nelle pagine di Pisani, emerge un unico filo conduttore: la profonda ammirazione per l’uomo Maradona, la straordinaria amicizia tra i due, e le continue ‘lezioni’ di umiltà che El Pibe de Oro ha sempre mostrato.
«La mia arringa finale – spiega l’avvocato Pisani – affronta i principali capi di imputazione che le tante giustizie autoconvocate gli hanno scagliato addosso, dai problemi che Diego ebbe con la giustizia ordinaria, con quella sportiva, con quella che la pubblica morale ha allestito apposta contro di lui, fino ai problemi più leggeri, anche se non c’è mai niente di leggero nella vita di un uomo di tale immensità».
«Mi sono sforzato – dice ancora il difensore del campione argentino, Angelo Pisani – perché questo libro fosse tutto ciò che è necessario dire sulla sua vicenda. Voglio che queste pagine siano sostanza, siano materia concreta. Non dovranno servire ulteriori parole per entrare nei drammi personali vissuto da Diego, per comprendere quale e quanta sciagurata gestione della giustizia, da quella dei tribunali a quella umana, abbiano causato una gigantesca persecuzione a suo danno in, si può dire, ogni campo della sua vita, da quelli di erba a quelli domestici, dai terreni pubblici a quelli istituzionali. E infine per capire come sia stato possibile venirne fuori, perché Diego ne è venuto fuori».
«Voglio che il mondo sappia. Spesso attorno alle storie dei grandi – conclude Pisani – cade il silenzio. Un silenzio tragico che inghiotte le vite dei tanti torturati dalle ingiustizie. Attorno a Maradona questo ovviamente non poteva accadere, ma fate attenzione: anche il caos esploso per la sua vicenda è l’elemento necessario di una strategia. Del resto, se Diego è il più formidabile strumento di marketing del mondo, nessuno meglio di lui poteva fare da bersaglio. Il motivo vero è che nessuno più di lui era in grado di fornire quella gigantesca dose di pubblicità che a qualcuno occorreva. Per giunta, era tutta pubblicità già servita su un piatto, e senza alcun conto da pagare, pubblicità totalmente gratuita. Vedremo perché possa essere accaduto tutto ciò e vedremo come».