Divieto di sbarco, i “Figli di Procida” ingiustamente discriminati
I consiglieri del gruppo “Procida per tutti” Luigi Muro, Rachele Aiello, Menico Scala, Alessandra Gentile e Celeste Mammalella, in una interrogazione, chiedono all’Amministrazione di inserire una ulteriore deroga per tutti quei procidani che vivono fuori dall’isola
Dopo la pubblicazione della Delibera n° 21/2022 di G.M. con la quale si approva la proposta del dispositivo di sbarco sull’isola di Procida dal 1 marzo al 31 dicembre 2022 ed in attesa della pronuncia del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Giuseppe Giaquinto, in primo luogo attraverso i social, ha rilanciato la questione relativa ai “Figli di Procida”, sparsi in lungo ed in largo per lo Stivale e non solo, che in questo dispositivo non hanno alcun che di “occhio di riguardo” venendo, di fatto, equiparati ai turisti e visitatori occasionali. Proprio sull’onda della discussione, la questione approderà anche in Consiglio Comunale con i consiglieri del gruppo “Procida per tutti” Luigi Muro, Rachele Aiello, Menico Scala, Alessandra Gentile e Celeste Mammalella che, in una interrogazione rivolta al Sindaco Ambrosino e al Presidente del C.C. Villano, scrivono:
“I sottoscritti Consiglieri comunali, dopo aver premessoche con la delibera di Giunta Municipale n° 21 del 3 febbraio 2022 l’Amministrazione comunale haapprovato la proposta di decreto concernente la limitazione di sbarco sull’isola che ha inviato alMinistero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il tramite della Prefettura di Napoli.
Che dal 1marzo 2022 al 31 dicembre 2022, sono vietati l’afflusso e la circolazione nell’isola diProcida degli autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori, appartenenti a persone non facenti parte dellapopolazione stabilmente residente sull’isola.
Considerato che questo proibisce, di fatto, ai Figli di Procida”, procidani nati e vissuti fino ad unacerta età sull’isola, di poter arrivare sul territorio,con la propria auto,per riabbracciare la propriaisola e i propri affetti, per di più nell’anno in cui la propria isola è Capitale Italiana della Cultura.
Si tratta di Procidani che vivono fuori per diverse ragioni e per i quali tornare significa, in primoluogo, mantenere un legame stretto con le radici storiche, culturali e con gli affetti che, soprattuttoper chi ha lasciato Procida, rappresentano un fattore di non poco conto. In secondo luogo, ma nonmeno importante, dobbiamo essere consapevoli che i procidani che stanno fuori dal territorio sono iprimi promotori e “megafoni” positivi della nostra isola rappresentando autentici e gratuitiambasciatori delle nostre bellezze e delle nostre tradizioni ovunque essi si trovino. Questi nostriconcittadini che, riteniamo non debbano giammai essere considerati ospiti o turisti ma pur semprepadroni di casa, fanno parte di quel grande patrimonio e di quel cammino di Procida ad essereCapitale Italiana della Cultura 2022. Senza considerare che spesso, questi stessi procidani, quandotornano per trascorrervi dei giorni trasportano persone anziane e disabili che a loro volta sono figlidi questa nostra terra.
Visto che, nella stessa delibera, si consente, con deroga, a autoveicoli, motoveicoli e ciclomotoriappartenenti ai proprietari di abitazioni ubicate nel territorio dell’isola che, pur non essendoresidenti, possono tranquillamente e comodamente sbarcare.
Tutto ciò premesso e consideratoSI INTERROGA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
Per sapere se intende porre rimedio a tale palese ingiusta e discriminatoria contraddizione e quindiproporre al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, per il tramite della Prefettura di Napoli,diinserire una ulteriore deroga per tutti quei procidani che vivono fuori dall’isola ma che sono nati e/ostati residenti dalla nascita sull’isola, di poter sbarcare sul territorio, consentendo loro diraggiungere la propria destinazione previa dimostrazione di avere possibilità di parcheggio ovveroin caso contrario di fermare l’auto e riprenderla alla ripartenza”.
Soddisfazione è espressa dal combattivo Giuseppe Giaquinto, che dice: “Accolgo con piacere l’iniziativa del gruppo di minoranza in consiglio comunale “Procida per tutti” che presenta un’interrogazione sulla possibilità di inserire la deroga per “I Figli di Procida” al divieto di sbarco sull’isola. Confido nella sensibilità e nella condivisione anche di tutti gli altri consiglieri comunali per dare una risposta di inclusione agli isolani sparsi ovunque e che si sentono sempre e comunque procidani”.