Divieto di sbarco, divisi alla meta: anche Lacco va per conto suo
La proposta al Ministero dei Trasporti prevede di limitare l’afflusso di veicoli tra il 2 aprile e il 15 ottobre
Anche il Comune di Lacco Ameno ha deliberato la proposta relativa alla limitazione dello sbarco e della circolazione dei veicoli sull’isola d’Ischia. Nei giorni scorsi erano già state inviate al Ministero dei Trasporti le proposte di Ischia e di Forio. Anche nella delibera della giunta capitanata da Pascale si fa riferimento all’eccessivo afflusso di automezzi nelle aree portuali isolane che arreca pesantissimi disagi all’ordine, oltre che alla sicurezza dei pedoni e alla viabilità delle aree portuali e delle zone vicine, vista la particolare conformazione dei porti stessi, completamente inseriti nel tessuto urbano. Una circostanza che rende necessario, con l’avvio della stagione turistica, limitare l’accesso al porto via mare di automezzi nei periodi di maggiore afflusso verso Ischia, che da aprile a ottobre vede spesso più che raddoppiata la sua popolazione (65.000 i soli residenti) su una rete stradale extraurbana inferiore a 50 chilometri.
Tuttavia, mentre la richiesta del Comune di Ischia si estendeva per un arco di tempo dal 2 aprile al 31 ottobre, Lacco Ameno ha fissato il termine finale al 15 ottobre. Una differenza di sole due settimane, dunque, col provvedimento ipotizzato da via Iasolino. La differenza maggiore è quella col Comune di Forio, dove l’esecutivo guidato dal sindaco Francesco Del Deo ha invece invocato l’adozione di un provvedimento che stabilisca un primo divieto tra il 29 marzo e il 3 maggio, in maniera tale da fronteggiare i maggiori afflussi in occasione delle festività pasquali, del 25 aprile e del 1° maggio, e poi un ulteriore divieto dal 1° giugno fino al 31 agosto. Dunque un “calendario” apparentemente più permissivo rispetto alla proposta ischitana.
A breve dovrebbe essere varata anche la proposta del Comune di Casamicciola, e si vedrà se essa sarà più “convenzionale”, per così dire, cioè vicina a quella di Ischia, oppure se verrà concepita in maniera più articolata come è stato fatto a Forio. Naturalmente, anche la proposta di Lacco Ameno prevede le consuete eccezioni al divieto di afflusso e circolazione, concedendo deroghe al divieto per un lungo elenco di casi particolari, dalle ambulanze alle forze dell’ordine, dai casi di invalidità ai veicoli delle istituzioni pubbliche e a coloro che lavorano presso le strutture sanitarie isolane. Chiunque violi i divieti previsti sarà punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma come previsto dal comma 2 dell’art. 8 D. Lgs. 30 aprile 1992 n. 285, come aggiornato con Decreto del Ministro di Grazia e Giustizia in data 24.12.2014.
È fatta salva la facoltà al Prefetto di Napoli e ai Sindaci dei Comuni dell’isola d’Ischia, in caso di appurata e reale necessità e urgenza, di concedere autorizzazioni in deroga al divieto di sbarco e di circolazione sull’isola d’Ischia. Tali autorizzazioni dovranno avere durata non superiore alle 48 ore di permanenza sull’isola e copia delle stesse va inviata ai Comuni dell’isola d’Ischia ed alle forze dell’ordine operanti sul territorio. Il Prefetto di Napoli è incaricato dell’esecuzione e dell’assidua e sistematica sorveglianza sul rispetto dei divieti stabiliti, per tutto il periodo considerato.