«Dio perdona tante cose per un’opera di misericordia»

Le come al solito pungenti dell’ex vicesindaco d’Ischia che “punge” l’assessore Paolo Ferrandino facendo nel dettaglio le pulci all’intervista pubblicata nei giorni scorsi dal nostro giornale. E quanti sono gli spunti polemici…

di Luigi Boccanfuso

Nei giorni scorsi ho avuto la possibilità di leggere sul quotidiano Il Golfo un’intervista rilasciata da Paolo Ferrandino a margine dell’ultimo Consiglio Comunale d’Ischia. L’assessore Paolo Ferrandino, uomo tanto sagace quanto smaliziato e sempre a suo agio nei panni di cerimonioso anfitrione, presidia il municipio d’Ischia in varie vesti, ininterrottamente da circa 40 anni e vanta un primato negativo difficilmente eguagliabile che consiste nel non poter annoverare una sola mozione amministrativa e/o iniziativa significativa di cui possa prendersi i meriti, salvo che non consideriamo “meriti” nomine ed assunzioni dei suoi parenti stretti avvenute sempre in dispregio dei sani principi etici e morali della politica. Nel corso dell’intervista Paolo Ferrandino commenta l’andamento del Consiglio Comunale e si sofferma su alcuni argomenti di grande attualità perché legati agli effetti della pandemia coronavirus. Ne ho ricavato un estratto significativo e utile ad alimentare un dibattito certamente vantaggioso per la comunità.

Innanzitutto Egli, al fine di fare da scudo al suo sindaco che presumibilmente si è lamentato della sua apatia, enuncia alcuni valori fondamentali che dovrebbero caratterizzare i rapporti politici e personali tra consiglieri comunali, sindaco ed assessori come il “rispetto e l’educazione”. Indubbiamente parole sante queste di Paolo Ferrandino che oltre a “condividere” mi spingono ad “approfondire” attraverso alcune domande alle quali spero voglia anche dare una pubblica risposta. Più precisamente gli vorrei chiedere se si può considerare “educato” un sindaco incline ad atteggiamenti intimidatori e sempre tentato dal mettere le mani addosso all’interlocutore di turno nei casi in cui lo ritenga “scomodo”… e se si può considerare “rispettoso” un sindaco che umilia privatamente e pubblicamente una giovane assessore alla prima esperienza, solo perché la ragazza intende esercitare il suo ruolo con rettitudine e/o solo perché il padre ha l’hobby di scrivere sui giornali locali ed a volte esprime opinioni critiche verso un’opera pubblica o verso l’operato di un dirigente.

Nessuno meglio di Paolo Ferrandino può rispondere velocemente e senza esitazioni a queste domande. Infatti durante la formazione delle liste relative alle ultime elezioni amministrative (maggio 2017) e prima che si formasse la coalizione che indicò Gianluca Trani candidato sindaco, stava per nascere di nuovo il c.d. “caularone”, ovvero un accordo tra Domenico De Siano e Giosi Ferrandino per formare un’unica grande coalizione. Il candidato sindaco “in pectore “ dell’amministrazione uscente era l’attuale sindaco Enzo Ferrandino. Da parte sua Domenico De Siano per “digerire” Enzo Ferrandino dettò alcune condizioni e tra queste primeggiava il veto alla candidatura di Paolo Ferrandino. Di fronte a tale veto Enzo non esitò un solo secondo a comunicare a Paolo che per lui non c’era spazio nella coalizione ed a “scaricarlo” per il solo motivo che era diventato d’intralcio alla sua velleità di diventare sindaco ad ogni costo e lo fece con cinica ingratitudine nonostante che Paolo fosse un suo sostenitore della prima ora. Evidentemente a dir poco calpestò quel valore del ”rispetto” politico e personale che oggi egli invoca. Paolo mi telefonò con voce singhiozzante invitandomi a prendere qualche iniziativa idonea a scompaginare il disegno, ma poi le cose andarono in un’altro modo e Paolo fu riciclato.

Paolo Ferrandino ha anche dichiarato che durante quest’ultimo periodo pandemico “da parte dell’Amministrazione è stato fatto tutto quello che era possibile fare” e che ora “se non si capisce cosa c’è nel piatto…diventa difficile muoversi”. Premesso che il riferimento al “ piatto” già la dice lunga…, i lettori devono sapere che Paolo Ferrandino in questo periodo Coronavirus non ha fatto assolutamente nulla di utile per la comunità, limitandosi a controllare se a fine mese gli veniva regolarmente accreditato lo stipendio di assessore che si è ben guardato dal devolvere almeno in parte a qualche famiglia bisognosa, alla pari del suo sindaco che a parte la sceneggiata di consegnare la fascia al Prefetto, si è ben guardato dal fare qualcosa di veramente utile alla comunità come per esempio l’abolizione della tassa sulla spazzatura almeno nel trimestre dell’epidemia.

Sempre in tema coronavirus ed in riferimento ai Buoni Spesa finanziati dal Governo, Paolo Ferrandino sostiene che tutto è stato fatto regolarmente e “nella maniera migliore” mentre invece è risaputo che i Buoni Spesa sono stati distribuiti con lo stesso criterio con cui vengono distribuiti i biglietti per accedere alle tribune della festa di sant’Anna, contravvenendo quindi alle indicazioni del Governo centrale che aveva stanziato i fondi. Alla fine dell’intervista Paolo Ferrandino afferma che per trasformare la tragedia della pandemia in “opportunità” Ischia deve “migliorarsi nelle infrastrutture e nell’immagine”.

Sarà per questo che la scorsa settimana è stato visto insieme al sindaco a Piazza Degli Eroi con la rotella metrica in mano per ridurre quanto più possibile il diametro della rotonda centrale al fine di abbattere i rischi permanenti generati dal pancione dell’enorme ed inutile marciapiedi realizzato dinanzi alla cioccolateria.

Forse anche Lui che esercita la professione di geometra, in cuor suo, è convinto che se il conducente di un automezzo che procede da via Antonio Sogliuzzo in direzione via Alfredo De Luca, è minimamente distratto e/o guida istintivamente secondo logica, va inevitabilmente a sbatterci dentro perchè tale marciapiedi è stato realizzato in dispregio delle regole previste per la costruzione delle rotonde nei quadrivi. Per questo motivo eventuali contenziosi per probabili “sinistri” a persone e cose vedranno sempre il Comune soccombere.

Di tutto ciò, forse in cuor suo ne sarà convinto anche il geometra…Paolo Ferrandino, ma qualcosa…. legato direttamente o indirettamente alle dinamiche dell’appalto e dell’impresa incaricata dei lavori, gli impedisce di affrontare il problema. E allora, pur senza voler scendere nel merito dell’opportunità di sperperare una cifra abnorme per modificare Piazza Degli Eroi che era già perfetta, di fronte all’ostinata testardaggine di rifiutarsi a correggere almeno un evidente errore progettuale  (come aveva invitato a fare l’assessore Roberta Boccanfuso quando era in carica), la speranza di tutti gli ischitani è che a Paolo Ferrandino e compagni di merenda…, non approfittino di eventuali finanziamenti da Coronavirus per trasformare in peggio altri pezzi di storia del Comune d’Ischia solo per giustificare prebende…e spese folli con i soldi della comunità. È evidente quindi che Paolo Ferrandino dovrebbe astenersi dal dare lezioni di etica e moralità per il semplice motivo che è la persona meno adatta a farlo.

Personalmente mi sento di chiedergli la seguente opera di carità: Paolo continua pure ad “usare la politica come vetrina della tua professione” come tu spesso ami ripetere; continua pure a controllare se ti viene regolarmente accreditato lo stipendio di assessore anche nei periodi in cui sei stato in quarantena; continua pure il tuo silenzio d’oro…sugli errori progettuali di Piazza Degli Eroi; continua pure a garantirti rendite di posizione nella commissione edilizia integrata e posti di lavoro nella publiparking nell’ambito della tua famiglia stretta; continua pure ad intrallazzare fino a quando la Mazzarella… non si spezza, ma abbi almeno il buon senso di non dispensare lezioni di moralità ed etica. Immagino che non sono il solo a ritenere che Paolo Ferrandino non farà fatica a recepire questo appello caritatevole, sia perché è un uomo di chiesa che sono convinto frequenta non certo per esigenze elettorali ma solo per i suoi profondi…sentimenti religiosi, sia perché come disse nei Promessi Sposi, Lucia Mondella all’innominato“: Dio perdona tante cose per un’opera di misericordia”….

Grazie per l’ospitalità

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