FRANCESCO DEL DEO: «PUNTARE AL TURISMO DEI GIOVANI, ISCHIA PENALIZZATA DALLA BUROCRAZIA». «I dati ufficiali non mi sembrano negativi. Il fatto che non si siano registrati aumenti, o che a giugno ci sia stata una flessione rispetto allo scorso anno, forse è indicativo del fatto che la crisi economica “morde” ancora, e la maggior parte della gente (soprattutto italiani) concentra le vacanze che può permettersi nei tradizionali mesi di luglio e di agosto, e credo che i futuri dati di questi due mesi di alta stagione saranno più che confortanti. D’altronde, anche in passato l’isola tra marzo e fine giugno ha sempre visto una prevalenza di turisti tedeschi, svizzeri, austriaci. Ho anche notato che la paura del terrorismo si è attenuata. Molte persone hanno ricominciato a viaggiare verso quei paesi, come l’Egitto e la Tunisia, che sono stati colpiti da attentati anche di recente, segno che la possibilità di eventi del genere è stata in un certo senso “metabolizzata”. Il nostro obiettivo comunque è quello di puntare al turismo europeo, e credo che la partecipazione alle fiere turistiche non sia affatto una cosa inutile come alcuni ritengono, ma va fatto un passo in più. Prendiamo ad esempio il mercato tedesco: molti anziani continuano a scegliere Ischia, ma l’obiettivo cui dobbiamo puntare è di attrarre anche i giovani e i giovanissimi dell’Europa centrosettentrionale, che hanno una capacità di spesa piuttosto elevata. Per raggiungere questo scopo è necessario anche creare apposite strutture ed eventi in grado di attirare tale pubblico. Tuttavia, spesso sul nostro territorio non si è disposti ad accettare talune condizioni: se un locale mette un po’ di musica in più durante gli aperitivi e gli happy hours, diverse persone protestano. Dobbiamo metterci d’accordo ed essere chiari con noi stessi: se vogliamo essere un’isola a vocazione turistica, è chiaro che qualche temporaneo disagio va messo in conto. Molti italiani, soprattutto giovanissimi, si recano ad agosto ad Ibiza e Formentera: anche noi dobbiamo essere in grado di creare attrattive per quella fascia d’età, e mi riferisco anche alle strutture sportive dove poter svolgere competizioni di livello internazionale. Il turismo può infatti essere declinato a più livelli: culturale, termale ma anche sportivo. Dobbiamo ammettere che negli anni siamo stati più lenti ad adeguarci, rispetto ad altre località turistiche, ma non per colpa degli operatori, bensì a causa dell’eccessiva burocrazia che frena ogni iniziativa, per non parlare della tassazione effettiva, che pesa sulle attività alberghiere e rallenta gli investimenti. Credo inoltre che anche a livello legislativo si debba fare qualcosa di concreto per aiutare il nostro sviluppo turistico: le normative termali penalizzano gli operatori della nostra regione rispetto alle altre. Sono convinto inoltre che le leggi nazionali debbano tener conto della profonda specificità delle isole: diverse norme, pensate per città e regioni, non hanno gli stessi effetti per realtà circoscritte come Ischia, non solo a livello termale, ma anche per i trasporti e ovviamente per quelle norme riguardanti il turismo stesso. Tornando nello specifico ai dati ufficiali dei primi sei mesi, è soddisfacente il consolidamento di Ischia sul mercato francese, americano e inglese, dove fino a poco fa era poco conosciuta: con tutta probabilità, ha influito anche il fatto che, grazie a un servizio d’intelligence molto efficiente, il nostro paese viene percepito dai turisti come uno tra i più sicuri d’Europa».
Avevamo appreso che nella mattinata odierna si sarebbe recato presso gli uffici romani della Telecom Italia per provare a dirimere nella maniera più indolore possibile la spinosa questione del ripetitore in via Casale a Forio. Ed in effetti la missione capitolina di Francesco Del Deo c’è stata. Secondo quanto ci ha riferito il primo cittadino, che abbiamo contattato telefonicamente, è confermato l’incontro di lunedì presso il municipio foriano con tecnici incaricati del colosso della telecomunicazioni. Ma non è tutto, con l’arma della diplomazia il sindaco ha strappato la promessa che entro metà settimana l’antenna della discordia sarà rimossa: Del Deo ha anche fornito soluzioni alternative in zone a scarsa densità abitativa e questo dunque è servito per arrivare alla quadratura del cerchio. Il primo cittadino foriano aveva già emesso un’ordinanza in data 5 luglio ma la stessa – in virtù delle recenti normative – avrebbe potuto essere facilmente impugnabile dalla Telecom trattandosi di una installazione provvisoria. Del Deo a nostra precisa domanda ha anche voluto precisare che «le richieste di autorizzazioni erano finite nelle mani degli uffici comunali competenti e non certo sulla scrivania del sindaco, e tra l’altro nessuno ha mai autorizzato alcunchè» e poi ha concluso con una stilettata non da poco ai consiglieri di minoranza che a suo avviso hanno cavalcato il caso in maniera strumentale: «A loro lascio le chiacchiere – ha detto Del Deo – io come al solito faccio i fatti e tutelo gli interessi dei miei concittadini»
