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Del Deo: «È necessario disciplinare le audizioni musicali»

di Francesco CastaldiFORIO –

Lo scorso 12 agosto il sindaco di Forio, Francesco Del Deo, ha emanato un’ordinanza (la numero 145) mediante la quale si regolamentano le «attività di trattenimenti ed audizioni musicali senza attività danzante, musica e canto in bar e ristoranti siti nel centro storico di Forio nel periodo 1° giugno al 30 settembre». Un provvedimento che, pur essendo assolutamente legittimo, il primo cittadino dell’ente turrito avrebbe potuto emanare a giugno e non a fine agosto, ovvero al termine della stagione turistica.

Mettendo per un attimo da parte queste considerazioni, vediamo cosa prevede nel dettaglio l’ordinanza sindacale redatta e sottoscritta da Francesco Del Deo. Il sindaco «richiamate le previgenti ordinanze n. 87/2016, n. 294/2010 e n. 276/2005 che disciplinano le audizioni musical, dato atto che le audizioni musicali presso gli esercizi di cui in oggetto sono finalizzate ad arricchire l’offerta turistica creando piacevoli atmosfere di relax e svago sul territorio di Forio, considerato che tuttavia è emersa la necessità di adottare atti finalizzati a disciplinare le audizioni musicali presso i predetti esercizi al fine di prevenire episodi di inquinamento acustico, vista la delibera di C. C. n. 2 del 27.01.2005 “Piano di zonizzazione acustica”, visti gli artt. 6 c. 4 e 9 della legge n. 447 del 1995 nonché il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 215 del 16.04.1999», ha ordinato l’integrazione e la modifica delle precedenti ordinanze in materia di audizioni musicali.

«Nel periodo dal 1 giugno al 30 settembre – si legge nell’ordinanza sindacale – presso i bar e ristoranti siti nel centro storico di Forio, in cui la quiete rappresenta un elemento imprescindibile, ossia in via Cardinale Lavitrano, via Matteo Verde fino all’incrocio con via Monsignor Schioppa (ex distributore Agip), via Filippo Di Lustro e via Erasmo di Lustro, piazza Medaglia d’Oro, corso Francesco Regine fino all’incrocio con via S. Francesco, piazza Matteotti e le zone a queste ultime adiacenti, le audizioni musicali – senza attività danzante – anche con l’utilizzo di impianti elettroacustici e strumenti musicali, possono essere effettuate dalle ore 19.00 alle ore 23.30 con tolleranza di minuti trenta, negli esercizi di cui sopra, sia al chiuso che negli spazi all’aperto ad essi annessi, nel limite massimo di 40 decibel dalla fonte di emissione sonora. Dopo le 24.00 – si specifica nel testo dell’ordinanza – alcuna attività di audizione musicale, anche senza amplificazione, è ammessa, salvo deroghe particolari».

Naturalmente, dal palazzo municipale hanno previsto anche delle ammende per punire le violazioni commesse da coloro che non dovessero attenersi scrupolosamente alle norme contenute all’interno dell’ordinanza sindacale. «Il Comune – si apprende nella conclusione dell’atto – effettuerà controlli a sorpresa, mediante gli organi preposti (Arpac) nonché con propri strumenti e personale al fine di assicurare l’osservanza della presente ordinanza e prevenire l’inquinamento acustico. Nel caso di violazioni di quanto stabilito con il presente atto si applicano le sanzioni previste dalla legge n. 447/1995 articolo 10 c. 1 (da euro 1.032,00 a euro 10.329,00) facendo salvo quanto previsto dall’articolo 650 del codice penale. È abrogata l’ordinanza n. 331 del 30.11.2012».

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La decisione del sindaco Francesco Del Deo, come sottolineato nell’incipit di questo servizio, giunge con notevole ritardo alla fine della stagione turistica, e pertanto ci domandiamo legittimamente che senso abbia assumere certi provvedimenti quando ormai l’estate volge al suo termine. Pur condividendo la scelta di «adottare atti finalizzati a disciplinare le audizioni musicali», ci appare quantomeno singolare che il primo cittadino abbia inteso far abbassare il volume della musica soltanto presso gli esercizi del centro storico del paese, dimenticando che lungo il porto di Forio insistono diversi locali che, al pari di quelli indicati seppur indirettamente nell’ordinanza sindacale, dovrebbero sottostare alle medesime norme, dal momento che anch’essi sono ubicati in una zona del paese densamente abitata. Lungi dal voler alimentare sterili quanto strumentali polemiche, speriamo che il sindaco provveda ad integrare al più presto il testo dell’ordinanza dal momento che la legge – almeno sulla carta – dovrebbe essere uguale per tutti e non ad personam.

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