POLITICA

De Siano si propone, Carmine Monti gli strizza l’occhio

Il consigliere leader dell’opposizione consiliare di Lacco Ameno: «Pronti al confronto su un progetto serio e condiviso per il reale rilancio del paese dopo l’immobilismo della gestione Pascale»

L’intervista al senatore Domenico De Siano pubblicata alcuni giorni fa sul nostro quotidiano ha provocato varie reazioni in giro per l’isola. E non poteva essere altrimenti: l’esponente di Forza Italia in sostanza si è infatti detto pronto a ricandidarsi alla guida di Lacco Ameno: «Se all’interno della comunità dove io ho sempre vissuto e vivo – aveva dichiarato il senatore – in tanti seguono lo stesso criterio e si creano le condizioni per allargare la maggioranza ad altre famiglie politiche allora io sono a disposizione. Non è importante Domenico De Siano, quanto piuttosto cosa significhi volere il rilancio di Lacco Ameno e in che modo questo possa arrivare. Dobbiamo guardare al nostro paese e a quello che, analizzata la situazione attuale, si può fare. Io credo che i cittadini, a qualsiasi livello, non vadano presi in giro. Sarebbe semplice per me essere critico di questo o di quell’altro: voglio invece lavorare per cercare di creare le condizioni per un serio programma di rilancio del nostro paese, all’interno dell’isola d’Ischia e oltre».

Parole che non sono cadute affatto nel vuoto: «Credo che le parole del senatore siano un chiaro indice di problemi seri nell’attuale maggioranza consiliare», afferma Carmine Monti, ex sindaco e attuale leader dell’opposizione.

«Problemi – prosegue Monti – che si riflettono sulla situazione di un paese colpito dal sisma due anni fa, e che in ventiquattro mesi di concreto ha visto solo la conclusione degli studi di microzonizzazione: con tutto il rispetto per l’importanza di tali studi, mi sembra davvero poco». Una situazione, quella attuale, che secondo Carmine Monti ha ulteriori riflessi sull’appuntamento elettorale del 2020: «È chiaro che in maggioranza non c’è la volontà di ricandidare Giacomo Pascale a sindaco, non ci sono dubbi».

L’ex sindaco poi precisa: «È nota la nostra posizione nei confronti dell’amministrazione attuale, e in particolare verso Giacomo Pascale: riteniamo che essere soddisfatti di quanto è stato fatto a due anni di distanza dal sisma sia assurdo. Al recente convegno all’Auditorium Carriero, è stato detto che la microzonazione in Emilia Romagna iniziò durante la fase d’emergenza: quindi noi siamo in ritardo di un anno e mezzo, dal momento che qui per iniziare si è atteso lo scorso febbraio. Giacomo Pascale usa termini e delinea scenari come se fosse sempre in campagna elettorale, mentre tra le sue parole e la realtà effettiva c’è un abisso». Tuttavia la candidatura di De Siano porrebbe la questione circa il futuro ruolo e la collocazione dell’attuale sindaco. Sul punto, Carmine Monti mostra di non credere a un Pascale in “concorrenza” col Senatore: «Non credo sia realistica un’ipotesi del genere».

Il senatore aveva anche ipotizzato che il suo ritorno come candidato a primo cittadino potrebbe prefigurare una convergenza su un programma condiviso da “altre famiglie politiche” per il rilancio di Lacco Ameno. E proprio su questa ipotesi Carmine Monti commenta: «Se viene imbastito un discorso serio per il bene del paese, noi come opposizione siamo pronti ad aprire un confronto costruttivo». L’ex sindaco spiega: «Per le necessità attuali di Lacco Ameno, che ha bisogno di uscire al più presto dalle paludi della ricostruzione, c’è bisogno di una visione d’insieme che attualmente a mio parere è completamente assente. È indispensabile ridisegnare il volto del paese, a partire dalla struttura urbanistica di diverse zone del territorio comunale». Un esempio concreto potrebbe essere il recupero in atto dell’edificio scolastico Principe di Piemonte: «Stiamo spendendo importanti somme – spiega Monti – per ripristinare e tentare di adeguare sismicamente una struttura inaugurata nel 1938, mentre invece, nell’ambito di un generale ripensamento del territorio, si potrebbe pensare a una piazza al posto dell’edificio situato sulla strada, adibendo i palazzi retrostanti a uffici comunali oppure a locali per attività commerciali. È solo un esempio indicativo. Lacco Ameno deve ricostruirsi un’identità e una posizione preminente nell’ambito del contesto isolano, come nei decenni in cui il nostro paese era da esempio sotto tutti i punti di vista, turistico, amministrativo, culturale. Oggi invece siamo l’ultima ruota del carro. Non possiamo accettarlo. Si tratta di un compito importante che secondo me va affrontato con la più ampia condivisione possibile tra le forze politiche».

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Monti tuttavia ci tiene a sganciare il suo discorso e l’eventuale disponibilità delle forze d’opposizione dalla questione relativa al futuro candidato di maggioranza: «Al di là del possibile ritorno di De Siano, che interessa solo relativamente, il punto focale è capire se ci sono idee chiare in grado di generare un progetto politico capace di rilanciare realmente il paese, e soprattutto verificare se tali idee possono girare su un’ampia piattaforma condivisa; in quel caso il nostro gruppo sarebbe pronto a collaborare, e mi riferisco, oltre al sottoscritto e agli altri tre consiglieri comunali d’opposizione, anche ad altri importanti elementi come Aniello Silvio e Tommaso Patalano». Manca ancora quasi un anno alle elezioni: in primavera si vedrà se realmente matureranno le condizioni per una tale convergenza.

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