CRONACA

De Luca: «No a mezze misure, zona arancione in tutta Italia» 

Nella consueta diretta del venerdì il presidente della giunta regionale ha parlato anche della scuola: «Se c'è ripresa contagi rimaniamo così» e rimanda la decisione a fine gennaio 

«In questi due o tre mesi la Campania ha retto bene. Abbiamo avuto un periodo pesante ad inizio ottobre ma abbiamo retto grazie a scelte coraggiose e rigorose per tenere fede ad un impegno che avevamo assunto: che la Campania restasse in mani sicure. Ora dobbiamo verificare cosa è successo dopo il periodo natalizio per capire come sta evolvendo l’epidemia. Nell’ultima settimana di gennaio capiremo in quale situazione ci troviamo e prenderemo poi scelte definitive». Lo ha dichiarato il presidente della giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca nel corso della diretta di aggiornamento sull’emergenza epidemiologica. 

«Fare una zona arancione per tutta Italia» 

Il presidente, come sempre senza troppi peli sulla lingua, ha ribadito di non condividere «la linea del governo italiano che resta la linea delle mezze misure che prolungano nei mesi l’epidemia e mandano i cittadini italiani e le categorie economiche al manicomio». In particolare, le misure varate per Natale, sono per De Luca «idiozie che nessuno è in grado di controllare. È preferibile prendere misure chiare e semplici piuttosto che creare una situazione per la quale se chiedete a me oggi in che zona siamo, non ve lo so dire. Figuratevi un povero cristo di operatore commerciale, un albergatore che deve pensare. Io sono per una zona arancione per tutta Italia. Mi permetto di suggerire misure semplici che valgono per tutta Italia all’insegna della prudenza fino a fine gennaio: è un atto di responsabilità capire qual è la conseguenza del periodo festivo. Inutile riaprire e richiudere dopo due mesi. La linea della Campania è questa. Dobbiamo stare attenti. C’è già una ripresa dell’epidemia». 

I vaccini: «Una card per i cittadini che lo fanno» 

Sulla campagna vaccinale il presidente della Campania ha dichiarato: «il secondo vaccino arriverà in dosi rilevanti solo fra un mese, un mese e mezzo». In Campania «siamo per percentuale di utilizzo dei vaccini siamo al 69,9%, secondi solo alla Toscana. Quello che facciamo in Campania lo facciamo avendo 15mila dipendenti nella sanità Campana, meno di Veneto, Emilia Romagna, Piemonte che hanno meno abitanti meno di noi. Stiamo facendo miracoli». Poi De Luca interviene sulla polemica sul suo vaccino. «Ho fatto anche io il vaccino come gesto simbolico per dare fiducia ma in Italia non manca mai qualcuno che deve fare demagogia e sciacallaggio – ha detto – Dobbiamo fare in Campania 4,2 milioni di vaccini per avere un risultato apprezzabile. Poichè con i vaccini attuali serve il richiamo dobbiamo fare 8,4 milioni di vaccini. Se facciamo 20mila vaccini al giorno, cioè se funziona tutto alla perfezione, arriveremo a novembre-dicembre per completare la campagna di vaccinazione”. Ma non solo. Il governatore ha annunciato: “daremo a tutti i nostri cittadini vaccinati una tessera e ci auguriamo che questo sia un bell’incentivo a farsi il vaccino». 

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Scuole: «Se c’è ripresa contagi rimaniamo così» 

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Sulla scuola «abbiamo preso decisioni molto prudenti, le decisioni definitive le prenderemo a fine gennaio. A partire dal 18 gennaio valuteremo, sulla base dei dati epidemiologici, per il ritorno in classe dell’intera scuola primaria. Faremo le verifiche definitive dopo il 25. Se abbiamo una ripresa di contagio la situazione rimarrà quella di oggi. Abbiamo chiesto un milione di test molecolari rapidi da destinare al personale scolastico».  

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