De Luca: «Isole Covid free? Il turismo risponde bene».
Il presidente della giunta regionale della Campania è tornato a parlare dell’isola di Ischia e degli altri luoghi turistici della regione. Spazio anche per il punto sulla situazione Covid, Vaccini e Green pass
Ritorna sull’argomento Isole Covid free e ne ribadisce la bontà dell’intervento. Si tratta del presidente della giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca che nel corso della tradizionale diretta social del venerdì ha ribadito come «Covid free significava che i luoghi di accoglienza non avevano focolai di contagio. Per questo chi veniva dall’estero poteva venire in zone tranquille. È evidente che poi non puoi controllare tutti quelli che vengono nella stagione turistica da tutto il mondo. Ma non c’è il dubbio che l’operazione Isole Covid free ha determinato un incentivo alle presenze nazionali e soprattutto internazionali. Abbiamo in alcune zone la piena occupazione negli alberghi», ha sottolineato De Luca. E poi Green pass, vaccini e scuola. Questi gli altri argomenti trattati.
«Senza green pass a fine agosto dovremo richiudere tutto». Non usa troppi giri di parole il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca per entrare sulla polemica sull’utilizzo della certificazione verde, tra le altre cose, anche per consumare all’interno dei ristoranti. De Luca ribadisce la necessità di accelerare con la campagna vaccinale, soprattutto tra i giovani prima dell’inizio della scuola, per impedire la diffusione di varianti.
I numeri del Covid
«Abbiamo in Campania 355 positivi. La grandissima parte sono asintomatici e non registriamo un appesantimento delle presenze negli ospedali. Raggiungiamo oggi 3 milioni di cittadini immunizzati in Campania, cioè che hanno fatto la doppia dose. Dobbiamo arrivare a 4,2 milioni».
Green pass
«Ho visto parlamentari di Fratelli d’Italia con i cartelli “No green pass”. Il governo sta decidendo, se lo fa, fa una cosa seria, che per andare al ristorante serve la certificazione. Mi pare evidente che questo favorisce i ristoratori. Se non abbiamo questa decisione, a fine agosto, dopo i gavazzamenti agostani e ferragostani, rischiamo di dover richiudere tutto. Negli ultimi giorni, al di là di qualche campagna mediatica che incoraggiava le manifestazioni di piazza, nelle piazze c’erano poche persone e in qualche caso non ci è andato nessuno. La ragione comincia ad essere prevalente sulla demagogia».
Scuola
«Abbiamo un numero di vaccinati elevatissimo per il personale. In Campania siamo all’avanguardia – dice De Luca che avvisa – Se vogliamo aprire le scuole con gli studenti presenti dobbiamo completare la campagna di vaccinazione al di sotto dei 18 anni. Se vogliamo evitare di tornare alla Dad dobbiamo completare la vaccinazione della popolazione studentesca. Solo questo ci consentirà di avere un anno scolastico normale. Anche se si è vaccinati, inoltre, bisogna continuare ad indossare la mascherina».
Vaccini
«Come Regione stiamo facendo di tutto per avere un numero maggiore di vaccinati – ha ribadito De Luca – Dobbiamo essere consapevoli che il tempo che impieghiamo per completare le vaccinazioni è decisivo per evitare la diffusione di altre varianti».
Riforma della giustizia
Un passaggio poi sulla riforma Cartabia: «abbiamo assistito all’ennesima sceneggiata politica, un ennesimo atto di cabaret che credo sia da considerare offensivo verso l’intelligenza degli italiani – ha tuonato De Luca – Il Movimento 5 Stelle aveva la necessità di mettere la bandierina per approvare la legge: oggi si sono allungati i processi per mafia, terrorismo. Reati che avevano già la possibilità di essere prolungati. La cosa sconcertante è la dichiarazione di Giuseppe Conte: ‘abbiamo allungato i processi’. La notizia sarebbe stata la riduzione dei tempi, invece viene comunicato come grande risultato la dilatazione dei processi». E poi una stoccata ai 5 Stelle: «hanno offerto all’Italia il peggiore ministro della giustizia mai visto nel nostro Paese, tale Bonafede, che scherzando chiamavo Bonanotte. È stato un ministro improbabile, disk jockey come professione principale, impresentabile come cultore di diritto e anche sul piano estetico».