De Luca fa il punto: «Accolti già oltre 3.500 profughi»
Il presidente parla degli arrivi in Campania su coloro che scappano dalla guerra: «Non perdere di vista emergenza Covid. Tornare a vita normale con prudenza». Due bus Air in partenza per portare medicine e generi alimentari
Su circa 103 ospiti ucraini del Covid Residence dell’Asl Napoli 20 sono positivi, tra cui 6 bambini. E’ questo il dato rivelato dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso della consueta diretta del venerdì.
Su 103 profughi 20 sono positivi
Una diretta che si è aperta con le immagini del liceo artistico Sabatini Menna sul tema della pace sullo sfondo dell’opera di Jorit “Peace”. Poi De Luca ha preso la parola almeno sui dati rigurdanti l’ospitalità dei profughi in Campania. “In questo momento abbiamo nel Covid Residence di Napoli 37 nuclei familiari ospitati. Sono complessivamente 103 persone di cui 40 minori. Fra queste persone abbiamo 20 positivi, 14 adulti e 6 minori – ha detto De Luca – Complessivamente abbiamo accolto oltre 3500 persone solo a Napoli e stiamo proseguendo in un’attività doverosa di accoglienza, solidarietà e ospitalità per chi fugge dall’Ucraina. Stiamo facendo quello che riteniamo sia doveroso per ogni persona di umanità e di civiltà: accogliere quelli che fuggono da una guerra che assume caratteri di grande disumanità, come capita ovviamente in tutte le guerre”.
Due pullman dell’Air in partenza
Oltre all’accoglienza c’è poi la solidarietà. “La prossima settimana l’azienda regionale di trasporto Air organizza un viaggio di due pullman per l’Ucraina”, ha detto il presidente della Regione. Un viaggio organizzato con la parrocchia ucraina di Caserta guidata da padre Ihor. “Partiranno due pullman che porteranno medicinali e derrate alimentari a lunga conservazione e rientreranno con 100 profughi. Sono aperti fino a lunedì 21 marzo due punti di raccolta, ad Avellino e presso la Firema di Caserta. Completata la raccolta per martedì entro le ore 13 saranno pronti i due pullman che partiranno per l’Ucraina”.
La convenzione con gli alberghi
Infine gli alberghi a cui De Luca ha chiesto di ospitare famiglie di profughi. “Questa cosa può essere vista anche dal punto di vista della prospettiva: nei nostri alberghi possiamo accogliere famiglie e in prospettiva possiamo dare anche lavoro stagionale nel settore turistico e nel settore agro-industriale visto che lo scorso anno abbiamo avuto difficoltà a trovare personale per i lavori stagionali. Stiamo facendo quello che riteniamo sia doveroso per ogni persona di umanità e di civiltà per accogliere chi fugge da una guerra che sta assumendo carattere di grande disumanità”, ha aggiunto De Luca.
L’emergenza Covid: “Mantenere la mascherina”
De Luca ha poi fatto un passaggio sulla situazione Covid. “Le vicende della guerra ci hanno fatto perdere di vista l’altra emergenza, il Covid – ha detto – Il governo ha deciso la conclusione della fase di emergenza. Ovviamente noi possiamo decidere con i decreti del governo tutto quello che vogliamo, poi bisogna vedere se si attiene a quello che decidiamo noi pure il Covid. Io invito i nostri concittadini ad avere sempre molta prudenza. E’ chiaro che dopo due anni siamo tutti quanti stanchi, siamo stremati, abbiamo voglia di vivere e dobbiamo tornare a farlo. Ma siccome in altri paesi registriamo l’accensione di nuovi focolai di Omicron 2, che sembra più aggressiva di Omicron 1, credo sia ragionevole che ognuno di noi mantenga comportamenti prudenti, come l’uso della mascherina nei luoghi pubblici, al chiuso o sui mezzi di trasporto pubblico. Chi non si è vaccinato, vada a vaccinarsi. Cerchiamo di mantenere l’interesse delle nostre famiglie e usiamo la mascherina il più possibile. E’ un piccolo sacrificio, che ha una grandissima utilità per proteggerci dal contagio, perchè ormai da una decina registriamo un aumento dei contagi e degli accessi nelle terapie intensive. Per carità, sono piccoli numeri, ma sono segnali che ci devono mettere in guardia rispetto al futuro. Quindi torniamo alla vita, ma con prudenza e giudizio”.