CRONACA

Danni lievi, prorogato il termine per le istanze

Rispondendo alla missiva del Comune di Casamicciola, il Commissario ha concesso un ulteriore termine di differimento per la presentazione della richiesta di contributo, fissandolo al 31 dicembre

Nuova proroga per la presentazione delle istanze relative al contributo per la riparazione dei cosiddetti “danni lievi” provocati dal sisma del 21 agosto 2017. Il 17 marzo il sindaco di Casamicciola aveva inoltrato al Commissario straordinario delegato alla ricostruzione una richiesta in tal senso, che teneva conto delle misure adottate in relazione all’emergenza epidemiologica da Covid-19. A stretto giro è arrivata la risposta del prefetto Schilardi, il quale in una nota ha comunicato che il termine per la presentazione al Comune di appartenenza delle istanze previste dalle ordinanze sui danni lievi è prorogato al 31 dicembre 2020, in maniera tale da consentire ai cittadini la cui abitazione presenti un livello operativo del tipo “L0” secondo l’ordinanza commissariale n.7 del 2019, di accedere ai contributi per la riparazione dei danni di lieve entità.

Come si ricorderà, anche negli ultimi giorni del 2019 il primo cittadino di Casamicciola aveva inviato una nota all’ex prefetto Schilardi, per ottenere il differimento del termine entro cui presentare l’istanza di contributo. La relativa ordinanza, la numero 4, come si ricorderà fu emanata a febbraio di un anno fa e all’articolo 7 comma 3 prevedeva come termine di presentazione delle domande di concessione di contributo il 31 luglio 2019. E già durante lo stesso luglio il commissario prorogò i termine di presentazione al 31 dicembre 2019. Tuttavia, fino ad allora il numero di domande presentate al Comune era risultato ancora molto esiguo, vista la ritrosia e le difficoltà dei proprietari degli immobili danneggiati. Di conseguenza, il sindaco aveva chiesto una ulteriore proroga dei termini, almeno fino al 31 dicembre prossimo.

Il commissario, pur accogliendo lo spirito della richiesta, aveva sì concesso una proroga, anche se non così ampia come richiesto dall’ente del Capricho. Infatti, Schilardi non aveva differito di dodici mesi, ma di quattro. Le istanze, come aveva scritto il sindaco, erano arrivate in misura minore alle aspettative: una circostanza che il commissario ipotizzò essere originata da una diffusa incertezza circa l’entità della ricostruzione per danni lievi, spesso confusa con quella “pesante”, forse a causa di erronee informazioni secondo cui la ricostruzione leggera richiedesse la microzonazione, cosa che invece non è.

Adesso, proprio quando si sperava che i cittadini acquistassero fiducia e che altre istanze potessero essere inoltrate al Comune, evitando la tendenza, spesso stigmatizzata dalle autorità, al “fai da te”, (visto che anche per interventi su danni lievi è comunque necessaria la competenza e l’assistenza di tecnici professionisti), è arrivata l’emergenza sanitaria della pandemia da Covid19 a rallentare ulteriormente l’iter.

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