Danni lievi, arriva la proroga per le istanze

Rispondendo alla missiva del Comune di Casamicciola, il Commissario ha concesso il termine di differimento per la presentazione della richiesta di contributo, fissandolo al 30 aprile

Il sindaco chiama, il Commissario risponde. Come si ricorderà, negli ultimi giorni del 2019 il primo cittadino di Casamicciola aveva inviato una nota all’ex prefetto Schilardi, delegato alla ricostruzione post sisma. Oggetto della nota era una richiesta per ottenere il differimento del termine entro cui presentare l’istanza di contributo per la riparazione dei cosiddetti “danni lievi” da parte dei cittadini colpiti dalle conseguenze del terremoto del 21 agosto 2017. La relativa ordinanza, la numero 4, come si ricorderà fu emanata a febbraio di un anno fa e all’articolo 7 comma 3 prevedeva come termine di presentazione delle domande di concessione di contributo il 31 luglio 2019. E già durante lo stesso luglio il commissario prorogò i termine di presentazione al 31 dicembre 2019. Tuttavia, fino a oggi il numero di domande presentate al Comune era risultato ancora molto esiguo, vista la ritrosia e le difficoltà dei proprietari degli immobili danneggiati. Di conseguenza, il sindaco aveva chiesto una ulteriore proroga dei termini, almeno fino al 31 dicembre prossimo.

Il commissario, pur accogliendo lo spirito della richiesta, ha sì concesso una proroga, anche se non così ampia come richiesto dall’ente del Capricho. Infatti, Schilardi ha risposto a stretto giro con una breve missiva del seguente tenore: “Preso atto delle richieste pervenute dalle amministrazioni dei Comuni terremotati, onde consentire ai cittadini, il cui immobile presenti un livello operativo L0 ai sensi dell’Ordinanza commissariale n.7 del 27 settembre 2019, di poter accedere ai contributi per le riparazioni dei danni lievi previsti dall’Ordinanza n.4 del 2019, il termine per la presentazione delle relative istanze al Comune di appartenenza è prorogato al 30 aprile 2020”. Dunque, almeno per il momento, il termine non è stato differito di dodici mesi, ma di quattro: altri quattro mesi di tempo per i cittadini che finora non hanno inteso inoltrare la propria istanza.

Questi ultimi, come aveva scritto il sindaco, sono stati fino adesso in misura minore alle aspettative: una circostanza che il commissario ipotizzò essere originata da una diffusa incertezza circa l’entità della ricostruzione per danni lievi, spesso confusa con quella “pesante”, forse a causa di erronee informazioni secondo cui la ricostruzione leggera richiedesse la microzonazione, cosa che invece non è. Adesso, si spera che i cittadini acquistino fiducia e che altre istanze possano essere inoltrate al Comune, evitando la tendenza, spesso stigmatizzata dalle autorità, al “fai da te”, quando invece anche per interventi su danni lievi è comunque necessaria la competenza e l’assistenza di tecnici professionisti.

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