Dal 26 novembre al 26 novembre: un anno dopo, le tappe del disastro
Dodici lunghi mesi da quella maledetta alba che seminò distruzione e morte: ecco cosa è accaduto dal momento della drammatica calamità fino alla celebrazione del primo anniversario
Il 26 novembre 2022, alle ore 05:00 circa, a seguito della pioggia torrenziale caduta nella notte (126mm in 6 ore, con picchi di 51mm l’ora), si è registrato il distacco di una parte del crostone del Monte Epomeo sul versante Nord dell’isola, più nello specifico in località Celario-Santa Barbara del Comune di Casamicciola Terme. Nella notte tra il 25 e 26 Novembre 2022 tra le ore 4.00 e le ore 5.00 sono caduti, sull’isola 126 mm di pioggia in 6 ore. Troppi per un territorio fragile dominato dall’Epomeo: nna colata di fango di oltre 300 mila metri cubi di terra si è staccata dal versante nord del monte Epomeo, a circa 600-700 metri di altitudine, distruggendo il Celario, nella parte alta del Comune, percorrendo la rete di canyon e canaloni che solcano il pendio ripido , invadendo il piazzale del Gradone, esondando su via Santa Barbara; lì i vari rami si sono ingrossati con massi e detriti, confluendo quindi verso piazza Bagni a valle di Casamicciolae Via Pio Monte della Misericordia sino ad arrivare in mare nei pressi del Piazzale dell’Ancora, ove sono giunti nell’immediatezza i primi soccorsi. Lungo il suo percorso la frana ha causato ingenti danni a edifici, strade, automobili, bus, mega bus turistici e territorio, provocando soprattutto 12 vittime, 5 feriti, 462 persone sfollate e 40 abitazioni colpite.56 km su un totale di 8.4 km, oltre a circa 0.1 ettari di parcheggi e piazze, su un totale 19.6 ettari dell’area interessata.
FU UNA DRAMMATICA ECATOMBE
È stato il secondo disastro naturale in Italia manifestatosi nell’autunno 2022, dopo che 12 persone hanno perso la vita nell’alluvione delle Marche del 2022 nel mese di settembre.I dati sono emblematici, perché a partire dal primo mattino di sabato la perturbazione, molto intensa e duratura, ha rilasciato ben 130 millimetri di pioggia sul monte Epomeo ed altri 120 millimetri su Ischia Porto. Risulta perciò molto probabile che la frana che ha devastato l’isola sia stata determinata sia dalla notevole quantità di pioggia caduta sul Monte Epomeo ma anche dalla notevole pioggia di 100 millimetri assorbita dall’inizio di novembre.
SPOSTATI 300MILA METRI CUBI
Il geologo Nicola Casagli, che nei giorni successivi alla frana ha avuto il compito di posizionare sensori per osservare la montagna, stima che la frana abbia spostato complessivamente 300mila metri cubi tra terra e detriti. Dichiarando l’evento il più violento e complesso mai visto, con zone di accumulo a diversa altezza e tutta l’urbanizzazione «abbastanza diffusa e complessa».
LE OPERAZIONI DI SOCCORSO
I primi soccorsi giunti nell’immediato a seguito delle diverse chiamate di aiuto pervenute al Numero Unico di Emergenza 112, nei pressi dell’Ancora, sul lungomare di Casamicciola Terme. I primi a giungere sono stati i Carabinieri e i Vigili del Fuoco in servizio sull’Isola d’Ischia, che hanno cercato di mettere in sicurezza le persone presenti in strada, allertando altresì la Capitaneria di Porto dal momento che diverse autovetture e pullman erano finiti in mare. Nelle ore successive, oltre quaranta Carabinieri e settanta Vigili del Fuoco, provenienti dalla Provincia di Napoli si sono recati sull’isola alla ricerca dei dispersi e al soccorso dei civili, lavorando nelle prime ore a mano o con le pale poiché gli escavatori non erano immediatamente disponibili.
230 SFOLLATI, 12 LE VITTIME
Più di 230 persone sono state evacuate dalla zona dove si è verificata la frana. In tutta la zona era stata interrotta l’energia elettrica e circa 30 famiglie sono rimaste bloccate nelle loro case a Lacco Ameno. Dodici persone hanno perso la vita durante la frana,compresi quattro bambini. Una vittima è stata trovata morta subito dopo, altre sei sono state ritrovate senza vita il giorno successivo, altri due giorni dopo e altre due il quarto giorno. L’ultima vittima è stata trovata solo il 6 dicembre. Le vittime sono state identificate come due fratelli e una sorella (di 11, 16 e 6 anni) e i loro genitori; una coppia di 32 e 30 anni e il loro bambino di 22 giorni; una donna di 31 anni, due fidanzati 31 e una donna bulgara di 58 anni.
DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA
Il 27 novembre il gabinetto della premier Giorgia Meloni ha dichiarato lo stato di emergenza per l’area e stanziato 2 milioni di euro per le operazioni di recupero e soccorso. 28 Novembre la Regione aveva stanziato4 milioni di euro per far fronte alle più immediate esigenze relative alla frana di Ischia. Un’ordinanza di evacuazione viene firmata da Simonetta Calcaterra alla guida del comune per impedire il ritorno a casa di circa mille persone. Alcune, circa 350, avevano deciso di rimanere nonostante la notifica dei decreti di allontanamento, e sono a rischio di denuncia. Altre 366 erano state ospitate negli alberghi. Napoli ha cancellato simbolicamente la prima inaugurale al Teatro di San Carlo in segno di vicinanza all’isola. Con Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 948 del 30 novembre 2022, il Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione sisma Giovanni Legnini viene nominato Commissario delegato per l’emergenza.
L’INCHIESTA: E’ DISASTRO COLPOSO, 900 GLI EDIFICI COLPITI
Il 27 novembre la Procura di Napoli ha aperto un fascicolo relativo alla frana che ha devastato il Celario a Casamicciola Terme. Il fascicolo ha come ipotesi di reato disastro colposo. Carabinieri specializzati della Forestale indagano effettuando i primi rilievi utili ai pm partenopei. Il 1° dicembre nell’immediatezza dell’evento con il primo bilancio delle vittime si stimava che fossero 900 gli edifici colpiti dalla frana.
A spiegarlo nel corso dell’informativa urgente tenuta nell’Aula della Camera è stato il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, dando alcuni dati sulla tragedia: cinque le persone rimaste ferite, di cui una è ricoverata al Cardarelli di Napoli in gravi condizioni. Musumeci ha sottolineato che con 272 controlli su un totale di 950 unità abitative, sono 45 le strutture risultate danneggiate e inagibili, 56 strutture agibili ma esposte a rischio esterno, 162 le strutture agibili.
DICEMBRE E UN CAPODANNO DA SFOLLATI
Il 2 dicembre, quando mancava ancora all’appello un disperso della frana, un’allerta meteo che prefigurava un’ulteriore ondata di maltempo sulla zona della frana ha costretto l’evacuazione di più di 1100 ulteriori persone. Nelle settimane successive mentre alcuni cittadini sono potuti tornare nelle proprie abitazioni altre frane di entità minore hanno costretto altri abitanti ad allontanarsi. A Natale 2022, a distanza di un mese dalla frana, erano ancora 400 le persone sfollate. Il 30 dicembre è stata data attuazione alle ordinanze che ha permesso il rientro a casa di 200 persone sfollate. La zona rossa è ristretta,Altre 300 persone non possono ancora rientrare nelle case, gravemente danneggiate dalla frana o costruite in zone ad alto rischio di smottamenti.
IL RADAR CHE ASCOLTA LA MONTAGNA
Dopo la frana è stato predisposto un sistema per osservare la montagna. I movimenti del terreno vengono rilevati costantemente attraverso uno strumento chiamato radar interferometrico, che invia microonde ad alcuni sensori posizionati nelle zone più critiche e ne rileva eventuali spostamenti. Sono stati installati anche quattro pluviometri, cioè strumenti che misurano le piogge. Grazie a questi dispositivi è stata disegnata la nuova mappa delle aree a rischio. Le aree sono state chiamate A1, A2, A3 e A4 nelle zone ancora pericolose, poi B, C e D. Nella zona A1, quella di via Celario, il dissesto idrogeologico è tale per cui non è possibile far rientrare le persone in casa anche in assenza di pioggia. Anche nella zona A2 e A3, dove sono presenti molti edifici distrutti, non è possibile tornare. Nella zona A4, invece, le persone possono rientrare in casa, ma potrebbero essere evacuate di nuovo in caso di allerta meteorologica, che scatta se cadono almeno 38 millimetri di pioggia in tre ore.
Nelle settimane successive di avvia lo studio di un sistema di allarme per avvisare la popolazione in caso di pericolo, sia nella fase di allerta, sia durante l’evento. Nell’ordinanza dei commissari si fa riferimento all’installazione di sirene, semafori e pannelli luminosi oltre a sistemi informatici per pubblicare e aggiornare gli abitanti in tempo reale attraverso i giornali e i social media.
LEGNINI: SERVONO 500 MILIONI, ECCO IL DECRETO ISCHIA
A dicembre il commissario Giovanni Legnini stima i costi della messa in sicurezza: servono almeno 500 milioni di euro, che al momento non ci sono. Entro la fine di gennaio 2023viene prevista la discussione in parlamento del “decreto Ischia”, approvato dal Consiglio dei ministri dopo la frana. A Gennaio viene approvato dal governo il cosiddetto “Decreto-Ischia” con 40 milioni stanziati. Il Consiglio dei ministri riunitosi il 9 Febbraio a Palazzo Chigi ha deliberato «l’ulteriore stanziamento di euro 54.200.000 per la realizzazione degli interventi in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nel territorio dell’isola di Ischia a partire dal giorno 26 novembre 2022».
PASQUA 2023, IN 60 TORNANO A CASA: C’E’ IL PIANO DEGLI INTERVENTI STRUTTURALI
Il 23 marzo vien disposto il rientro a casa di circa 60 residenti di Piazza Bagni,a valle della frana,a partire dal 1° aprile successivo. Con ordinanza n. 4 del 31 maggio 2023vengono predisposti i nuovi rientri graduali degli sfollati ed il via libera al Piano degli interventi strutturali urgenti per Casamicciola. Le somme disponibili: circa 60 milioni, di cui 40 milioni già stanziati dal governo con il cosiddetto “Decreto-Ischia” e 20 milioni provenienti dalla contabilità speciale del Commissario straordinario per l’emergenza Ischia. Si tratta del primo Piano per la mitigazione del rischio idrogeologico. Una serie articolata di 76 interventi che prevedono un investimento complessivo di 176,724 milioni di euro. Gli Interventi per Casamicciola sono 42 interventi, di cui 18 considerati prioritari. Per gli altri Comuni, il decreto assegna al Commissario solo l’attività di ricognizione degli interventi per i quali Governo e Parlamento dovranno successivamente pronunciarsi per completare lo stanziamento.
ZONA ROSSA “PIU’ SU” DI 500 METRI
Il4 luglio. Riaprono altre due strade. Dopo sette mesi, rientro a casa per poche decine di persone in attesa che terminino i lavori di riurbanizzazione ancora in corso di Via Santa Barbara e II Traversa. Legnini aveva dato disposizioni in tal senso già il 26 maggio. La “Zona Rossa” da frana si sposta di 500 metri e resta sul Gradone e Calerio.
PAI: CASAMICCIOLA SI VESTE DI ROSSO
L’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale ha approvato il nuovo PAI di Ischia.Con Decreto del Segretario Generale Vera Corbelli n. 561 del 4 agosto 2023 c’è stata l’adozione del Progetto di Aggiornamento del Piano per l’Assetto Idrogeologico dell’Isola di Ischia – Primo Stralcio funzionale – Comune di Casamicciola Terme. Casamicciola è tutta rossi rischi.
OTTOBRE 2023: DAL GOVERNO ALTRI 25 MILIONI
Il 23 ottobre 2023 vengono destinate ancora risorse per la gestione dello stato di emergenza nell’isola di Ischia. Il Consiglio dei ministri, dopo la illustrazione della proposta da parte del ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, ha deliberato nel pomeriggio di quel giorno lo stanziamento di 24.930.000 euro, che si aggiunge a quelli precedenti di due milioni, di 54 milioni e di 1.135.000. Le risorse, quantificate dai tecnici del dipartimento nazionale di Protezione civile, sono destinate al completamento delle attività svolte dal commissario delegato per l’assistenza alla popolazione, il ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e la gestione dei rifiuti e delle macerie.
RESTANO ANCORA 310 SFOLLATI
Al 17 novembre 2023 le persone assistite sono in totale 310, di cui 113 assistite in strutture ricettive e 197 in sistemazioni autonome con la corresponsione del CAS. Risultano ancora percepire il contributo di autonoma sistemazione 71 nuclei famigliari, comprendenti 197 persone mentre fruiscono ancora dell’assistenza alberghiera 50 nuclei famigliari e 113 persone:
1289 SFOLLATI POST SISMA 21 AGOSTO 2017
Al17novembre 2023 risultano ancora percepire il contributo 472 nuclei famigliari, comprendenti 1.289 persone che si sovrappongono con l’assistenza alla popolazione per frana: