di Pasquale Baldino e i suoi Tralci
Dalla Domenica delle Palme si dà inizio alla Settimana Santa fino al Giovedì Santo, passando per il Venerdì Santo ma soprattutto per la Domenica di Pasqua, dove ogni credente ricorda la passione,la morte e la resurrezione di Gesù Cristo, cuore della religione cristiana. Quando si parla di Settimana Santa, si intendono i giorni che vanno dalla Domenica delle Palme al Lunedì dell’Angelo, cioè la nostra Pasquetta. Ogni giorno della Settimana Santa è collegato agli ultimi giorni di Gesù Cristo.
Iniziando dallaDomenica delle Palme, giorno in cui si celebral’ingresso di Gesù aGerusalemme dove viene accolto come Messia e figlio di Davide in un tripudio di palme (da cui il nome). Dalle palme evangeliche, si passa a quelle attuali: i riti religiosi della Domenica delle Palmeprevedono infatti la benedizione di ramoscelli di ulivo che poi vengono distribuiti e portati a casa dai fedeli come segno di pace e di benedizione. Questo giorno non conclude la Quaresima, cioè il periodo di penitenza di quaranta giorni in preparazione della Pasqua.
I primi tre giorni della Settimana Santa vengono tradizionalmente associati al ricordo del tradimento di Giuda, ma ognuno ha un suo significato e una sua ricorrenza. I riti religiosi dei primi tre giorni della Settimana Santa prevedono, come prima lettura della messa, i primi tre canti del Servo del Signore che si trovano nel libro del profeta Isaia. Il Lunedì Santo è il giorno della Settimana Santa in cui si celebra il giorno dell’amicizia, quando cioè si ricorda la giornata che Gesù trascorse a Betania in compagnia dei suoi tre grandi amici: Marta, Maria e Lazzaro. I riti religiosi del Lunedì Santo prevedono letture durante la Messa che ricordano il valore dell’amicizia per i cristiani.
Il Martedì Santo è invece il giorno dell’annuncio del tradimento e del rinnegamento di Pietro, mentre
Mercoledì Santo è il giorno del tradimento, nel quale si ricorda il tradimento di Giuda che tradì Gesù con un bacio per 30 denari. Dei primi tre giorni della Settimana Santa, il Mercoledì è anche il giorno della tristezza proprio perché si ricorda il momento che segna l’inizio del periodo più buio.
Il Giovedì Santo è il giorno dell’Ultima Cena ed è diviso in due momenti: la mattina, dove non viene celebrata l’Eucarestia nelle parrocchie, perché viene celebrata un’unica Messa (detta Messa del Crisma) in ogni diocesi, nella chiesa cattedrale, presieduta dal vescovo insieme a tutti i suoi preti e diaconi. In quel momento si celebra la consacrazione degli oli santi e i sacerdoti rinnovano l’ordine sacro. Il secondo momento èla sera dove si ha l’inizio del Triduo Pasquale, ossia il ciclo di preghiere e riti religiosi di tre giorni centrali della Pasqua ( il Venerdì santo, il Sabato santo e la Domenica di Risurrezione) e della Settimana Santa, con la celebrazione della passione, morte e resurrezione e tutti i riti religiosi a essi collegati. Il rito religioso più noto del Giovedì Santo è quello della sera quando si celebra la messa in Cena Domini, a ricordo dell’Ultima Cena, dell’istituzione dell’Eucaristia e del sacerdozio ministeriale. I riti religiosi del Giovedì Santo prevedono anche lalavanda dei piedi, come fece Gesù Cristo con gli Apostoli.
Il Venerdì Santo è il giorno della morte di Gesù Cristo. È il giorno più doloroso della Settimana Santa, in quanto ricorda la Passione di Cristo e tutti i riti religiosi del Venerdì Santo sono dedicati a questo. La Chiesa celebra la Passione in tre diversi momenti con altrettanti riti religiosi: si inizia con laliturgia della Parola, con la lettura del quarto canto del servo del Signore di Isaia (52,13-53,12), dell’Inno cristologico della lettera ai Filippesi (2,6-11) e della Passione secondo Giovanni. Si prosegue con l’adorazione della Croce, a cui viene così tolto il velo, e si conclude con la santa comunione con i presantificati, cioè con le specie consacrate la sera del Giovedì Santo. Nella sera del Venerdì Santo, il rito religioso cattolico prevede anche la via Crucis, il ricordo cioè del percorso di Cristo verso la crocifissione sul monte Golgota. Durante il Venerdì Santo non si fanno altre consacrazioni e non si celebra altra messa.
Il Sabato Santo è il giorno del silenzio, unico giorno della Settimana Santa in cui non è prevista alcuna liturgia, non si celebrano messe e l’Eucaristia viene data solo a chi è in punto di morte. I riti religiosi del Sabato Santo iniziano al calare del giorno. La notte del Sabato è il momento in cui la Settimana Santa inizia ad andare verso il suo apice con i riti religiosi della veglia pasquale in cui si celebra la resurrezione di Cristo. La veglia prevede quattro momenti e altrettanti riti religiosi: la liturgia del fuoco, con l’accensione del cero pasquale, portato in processione in chiesa; la liturgia della Parola, con sette letture dell’Antico Testamento che ripercorrono gli eventi principali della storia della salvezza, dalla Creazione del mondo, passando attraverso la liberazione del popolo d’Israele dalla schiavitù d’Egitto, fino alla promessa della Nuova Alleanza, con la conclusione dell’Epistola che proclama la vita nuova in Cristo risorto, il racconto dell’apparizione degli Angeli alle Pie donne la mattina di Pasqua del Vangelo; la liturgia battesimale, nella quale i fedeli rinnovano le promesse del proprio battesimo, e vengono battezzati, se ce ne sono, i catecumeni che si sono preparati al Sacramento. Con la liturgia Eucaristica si celebra la vittoria di Cristo sulla morte e sempre presente in mezzo ai suoi nel segno del pane e del vino.
La Domenica di Pasqua è la celebrazione della resurrezione di Cristo ed è il massimo punto dell’Ottava di Pasqua, dedicata alla festa dei credenti e alla vittoria di Gesù Cristo sulla morte. I riti religiosi della Domenica di Pasqua prevedono le celebrazioni della risurrezione nel corso della messa.