CRONACAPRIMO PIANO

Crisi energetica, per gli albergatori isolani 2023 decisivo per le aziende

Il caro bollette e l’inflazione rischiano di mettere in ginocchio parecchie strutture, dopo che la forte ripresa della stagione 2022 aveva fatto ben sperare gli operatori del turismo in un ritorno ai livelli pre pandemia. L’attenta, precisa e in parte preoccupata analisi del presidente di Federalberghi Ischia Luca D’Ambra

Inflazione e crisi energetica: una parte degli albergatori vede il 2023 decisivo per il proprio futuro aziendale. Federalberghi registra l’impatto della congiuntura attuale sul settore turistico. Al momento, il tema principale per la maggior parte dei nostri soci è trovare nuove strategie per ridurre i costi e innovare l’offerta. La forte ripresa della stagione estiva 2022 aveva fatto ben sperare gli operatori del turismo in un ritorno del settore ai livelli pre pandemia già entro quest’anno, forti anche dei buoni segnali sulle prenotazioni nell’ultimo trimestre, ma soprattutto, della redditività dei servizi offerti. Per non ragionare sempre a breve memoria, ricordiamo ai lettori che, durante la pandemia, tutte le previsioni prospettavano un riallineamento entro il 2024, e al momento, non sono state smentite. Ma le previsioni restano previsioni e in un mondo cosi liquido stiamo imparando a gestire processi fuori dagli schemi conosciuti, aguzzando il senso critico e di analisi, perché spesso la comunicazione principale si allinea, per convenienza o per quieto vivere, a esigenze extra governative. Esigenze che, per noi imprenditori, risultano lontano da ogni logica di economia reale conosciuta. Chissà quanta consapevolezza c’è in noi, nel comprendere l’influenza nella nostra vita locale, causata dalla globalizzazione e dalle scelte degli organismi sovranazionali?

700.000 PRESENZE IN MENO DEL 2019 MA UN PRODOTTO PIU’ PERFORMANTE

Ma torniamo a noi: dati alla mano, a fine agosto si registrano circa 700.000 presenze in meno rispetto al 2019. Ma ci domandiamo: se la redditività del prodotto Ischia regge o addirittura performa meglio, possiamo fare a meno di qualche presenza? E, cosa importante, a lungo termine riusciamo a posizionare la qualità reale della nostra offerta? La situazione attuale sembra favorire la nostra cassa, dovuto anche al fatto che viviamo il caro vita dalla parte di chi vende. Ma la stagione volge al termine e a breve vivremo anche da consumatori. Quindi inflazione e caro vita hanno sfalsato la nostra reale ricchezza? Forse sì, e, visto che siamo isolani e non abbiamo alternative alla nostra economia principale, per evitare un effetto rebound, noi in Federalberghi stiamo analizzando le possibili strategie di contenimento. Le difficoltà dell’attuale congiuntura economica portano le imprese del settore a rivedere le stime e posticipare un sicuro recupero alla seconda metà del 2023, ma soprattutto spingono a escogitare nuove strategie per contenere i costi delle attività, senza intaccare tuttavia la qualità e quan¬tità dei servizi offerti e cercare così di contrastare il paventato calo della domanda. Sono proprio questi due i timori principali delle strutture ricettive per i prossimi tempi: la difficoltà di far fronte all’aumento esorbitante dei costi energetici e la riduzione della capacità di spesa degli italiani, a causa dell’inflazione.

I MERCATI ESTERI E L’OMBRA DI NUOVE CHIUSURE NEL 2023

Il bacino dei turisti a Ischia è per ca. 2/3 nazionale. Il numero totale di presenze nel 2019 è stato di ca. 3.5mln. Durante la pandemia, poter contare su un numero così elevato di turisti nazionali è stato un vantaggio, vista la limitata possibilità di movimento e il conseguente flusso di ospiti di prossimità. Certo l’esigenza di analizzare i dati e approcciare nuovi mercati esteri di qualità resta una priorità. Ma chi non si confronta rimane facilmente galvanizzato dai risultati raggiunti quest’anno, grazie ai clienti con alta disponibilità di spesa ospitati durante la stagione. Confrontandoci a livello associativo ci rendiamo conto di quanto le nostre esperienze operative siano collegate e si somiglino. Il mercato è una marea che inonda tutti e i pensieri spesi nella nostra operatività hanno sempre lo stesso flusso. Allargando poi l’analisi, oltre all’inattesa, scarsa disponibilità di personale nelle strutture ricettive e nell’intera filiera, va denunciata anche la criticità operativa nello svolgimento delle proprie attività, a causa non solo degli aumenti del prezzo dell’energia, ma anche della difficoltà nel reperire le materie prime e dei ritardi nelle consegne. Speriamo di non dovere assistere a nuove chiusure di attività nel corso del 2023.

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L’ISOLA E LE SUE IMPRESE HANNO REAGITO AI NUOVI SCENARI

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Inoltre sul governo e precisamente sulla commissione speciale del decreto aiuti ter, con scadenza il 28 di questo mese, il direttivo di Ischia è presente con gli uffici Nazionali di Federalberghi nel far passare alcuni emendamenti finalizzati a facilitazioni e/o posticipi di scadenze a noi care, come: la semplificazione dell’installazione del fotovoltaico, credito di imposta sulle spese sostenute per costo energia, applicazione diretta in bolletta al beneficiario della cessione del credito d’imposta verso aziende energetiche, una proposta di proroga scadenza per la prevenzione incendi… In ogni caso, va riconosciuta a tutto il comparto turistico isolano la rapida reattività al nuovo scenario e la scelta di strategie oculate per la gestione delle difficoltà operative. Molti di noi hanno dovuto rivedere il proprio piano degli investimenti. Quasi la metà dei nostri soci sta pianificando investimenti per migliorare l’efficientamento energetico delle strutture, mentre 1/3 intende dotarsi di impianti per la produzione in proprio di energia da fonti rinnovabili. Aumentare il prezzo delle camere è stata una pratica diffusa. Cosa più importante, molti hanno invece incrementato la gamma dei servizi offerti. Peccato che il caro bollette abbia fatto scegliere a molte strutture di chiudere anzitempo, e se le cose continueranno ad avere questi livelli di costi, parlare di destagionalizzazione sarà difficile.

COME REINVENTARSI E IL TIMORE DEL CALO DELLA CAPACITA’ DI SPESA

Il settore è dunque chiamato, come già era accaduto durante la pandemia da Covid-19, a rinnovarsi e reinventarsi per affrontare una nuova crisi che rischia di interrompere l’ondata positiva avviata nella prima parte dell’anno. Il timore degli operatori è legato soprattutto alla minore capacità di spesa dei turisti nei prossimi mesi. L’italiano medio è preoccupato da un punto di vista economico. È chiaro che, in questo scenario, alcuni decideranno di tagliare il budget destinato alle vacanze.

DAL TTG: I GIOVANI FRUITORI DEL BENESSERE, UN DATO DA NON TRASCURARE

Come imprenditori, restiamo pragmaticamente ancorati a un sentimento positivo: Il settore è momentaneamente in stand-by, ma la convinzione è che il picco delle difficoltà si concentrerà nei mesi invernali, mentre dalla primavera del 2023 dovrebbe esserci una ripresa. Ripresa che, anche in base agli incontri che Federalberghi Campania ha avuto al TTG di Rimini, vedrà consolidarsi tra i vacanzieri i nuovi trend già registrati la scorsa estate: relax e natura sono al centro dei desideri degli italiani, che scelgono di trascorrere le vacanze principalmente al mare (per il 59% di chi si è messo in viaggio). Sempre in merito alle ricerche di mercato, merita una menzione il sondaggio realizzato dall’agenzia Eumetra di Renato Mannheimer su incarico di Federalberghi Terme e presentato a Rimini il 12 Ottobre. Il professore nella sua presentazione ha messo in evidenza come il Riposo e Relax, inteso come Benessere e Terme, siano nella scelta della destinazione, il fattore determinante per il 30% nostri connazionali in viaggio. Più del 70% è rappresentato da un target medio giovane tra i 18–34 anni. Sì, avete letto bene: i fruitori del benessere sono in larga misura giovani. Pronti a partire per una vacanza benessere entro il prossimo anno. Un benessere affiancato all’enogastronomia e accompagnato da un po’ di sana attività fisica all’aperto. Oggi non conta più soltanto la struttura termale in sé, ma anche la sua area di appartenenza. Si guarda al territorio nel suo complesso, che deve essere sano, vivibile, il più possibile rispettato. Chi ha come obiettivo la vacanza basata su terapie termali e/o di benessere, si aspetta di trovare circuiti enogastronomici autentici, strutture dedicate al relax, piste ciclabili e quant’altro. Ovvero, un’esperienza completa, da ricordare, non sovrapponibile ad altre. Il mondo è davvero cambiato: ormai la gente non si muove più soltanto per andare in hotel. E noi, per difendere il premio ricevuto quest’anno di “Isola più bella del mondo” da parte della prestigiosa rivista TRAVEL & LEISURE, abbiamo un dovere: continuare a dimostrare che Ischia è davvero tale. Di lavoro da fare ce n’è tanto, ma nel nome della bellezza e della nostra economia siamo pronti ancora una volta a rimboccarci le maniche.

* PRESIDENTE FEDERALBERGHI ISCHIA

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Chris

Wir, 2 Berliner aus Deutschland, werden den Januar, Februar un März 2023 auf Ischia verleben. Wir waren schon November 2019 und im Februar 2020 auf der Insel.
Wir unterschrieben einen Mietvwrtrag und wollten für immer bleiben. Corona hat es verhindert. Nun versuchen wir es erneut!
Warum wird der Tourismus im Winter für die Nordeuropäer nicht weiterentwickelt? Das haben wir noch nie verstanden. Statt alles zu schließen oder für hohe Zimmerpreise anzubieten, sollten die Angebote attaktiv und vor allem bezahlbar sein! Dann fliegen die Deutschen nicht mehr auf die Kanaren sondern in den Golf von Neapel! Bitte denkt einmal darüber nach! Wir haben in Panza ein kleines bezauberndes Hotel gefunden, dass uns zu einem fairen Preis eine ganze Wohnung für 3 Monate anbietet. Dies sollte Schule machen!!!
Herzliche Grüße Chris und Jan, für die Ischia das schönste Stück der Erde ist. Wir kommen nun schon zum 5. Mal zu euch!

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