Cotognata a formette e mele cotte aiutano la salute. Le gustose risorse del frutto che gli ischitani “non capiscono”
Le cotogne solitamente non si consumano crude, se non molto mature. In cucina vengono cotte per fare confetture, gelatine, mostarde e cotognate, ma possono essere anche un ottimo contorno per arrosti, selvaggina o carne di agnello. Dalle mele cotogne si ottiene anche un ottimo aceto, una gradevole grappa e un caratteristico sidro
Se chiedi ad un fruttivendolo di Ischia se ha mele cotogne, per tutta risposta ottieni un no secco con l’aggiunta di una perentoria rivelazione “non le porto perché i clienti non le capiscono…”. Evidentemente le nuove generazioni sono all’oscuro di questo particolare frutto, delle sue proprietà, del profumo e del sapore che possiede. Appare raro sul mercato di tutti i giorni per la limitata produzione all’origine e per le caratteristiche di frutto da trattarsi non come si usa con una mela qualsiasi, di quelle correnti di vario e comune tipo che mangiamo con gusto in ogni dove. In passato il medico di famiglia di fronte ad una indisposizione gastrica o malattia di altro genere, del proprio paziente, prescriveva sopratutto per cena un pasto leggerissimo consigliando mele cotte, preferibilmente cotogne se si era in grado di procurarsele o addirittura essere nella condizione di poterle comprare,dal momento che il loro costo era superiore alle mele comuni tipo mele annurche, mele di Bolzano, di maddaloni ed anche di Ischia sia pure di minima produzione. Per le loro naturali caratteristiche, le cotogne solitamente non si consumano crude, se non molto mature. In cucina vengono cotte per fare confetture, gelatine, mostarde e cotognate, ma possono essere anche un ottimo contorno per arrosti, selvaggina o carne di agnello. Dalle mele cotogne si ottiene anche un ottimo aceto, una gradevole grappa e un caratteristico sidro. La mela cotogna si consuma solitamente cotta. Si può cuocere in poca acqua con uno o due cucchiai di zucchero di canna e una stecca di cannella e la si può consumare a fine pasto, per colazione o come spuntino di metà mattina o metà pomeriggio. La mela cotogna cotta in questo modo è ottima per la preparazione di torte e crostate. Dalle mele cotogne si ricava una magnifica cotognata abbastanza conosciuta sull’isola negli anni ’50 e ’60. La si poteva trovare in quelle pasticceria più conosciute a Ischia come a Casamicciola e Forio. A prepararla era gli stessi titolari dolcieri che seguendo una ricetta tipicamente siciliana. Infatti la Cotognata è una straordinaria marmellata “dura” che viene realizzata in Sicilia. Ne esiste anche una versione spalmabile , ma quella originale è e resta quella “a formette” che viene presentata a pezzetti e volendol anche in forma cremosa . La Ricetta della Cotognata, diffusa in quasi tutta la Sicilia e in particolar modo nell’area orientale, è un’eredità della dominazione spagnola. questo delizioso preparato della famiglia dei dolci, fu infatti importato durante il regno Aragonese a Napoli come nella nostra isola ed a consumarla erano solo i signori dell’epoca. Quando nelle successive epoche fino ai nostri giorni l’agricoltura ischitana ha potuto contare nei suoi frutteti pure di piante di mele del tipo anche cotogne, la cotognata si è diffusa anche da noi.
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