Costi senza sorprese, promossa l’ordinanza per i danni “pesanti”
Aumenta il flusso delle istanze grazie al provvedimento commissariale, che consente ai cittadini e ai loro tecnici di fiducia di avere in via preventiva un quadro sufficientemente preciso dell’intervento di ricostruzione e delle spese da sostenere
Funziona l’ordinanza 7 bis sui cosiddetti “danni pesanti”. Come si ricorderà, il recente provvedimento del Commissario alla ricostruzione Schilardi al comma 2 bis dell’articolo 6 prevede la “determinazione preventiva del livello operativo”, affinché cittadini e tecnici incaricati possano avere subito un quadro sufficientemente preciso dell’intervento e dei costi, in quanto il livello operativo oltre a costituire il parametro discriminante tra un intervento di miglioramento e uno di ricostruzione, serve a stabilire il costo parametrico convenzionale dell’intervento stesso. Sono diverse infatti le pratiche che in queste settimane sono state passate al vaglio della struttura commissariale, la quale ha proceduto alla verifica preventiva del livello operativo, esaminando il contenuto tecnico delle istanze, e confermando i livelli prospettati.
L’articolo citato infatti statuisce che “i soggetti legittimati, attraverso i propri tecnici, possono chiedere al Comune, a mezzo Pec, inoltrata per conoscenza anche al Commissario Straordinario, una valutazione preventiva sulla richiesta di contributo in ordine alla definizione del livello operativo secondo quanto indicato nella tabella 5 dell’allegato 1”. Una norma che consente ai cittadini e ai loro tecnici di intraprendere con serenità l’iter per procedere all’intervento di ricostruzione. A dicembre vennero concordati gli atti relativi alla procedura da seguire, a partire appunto dalla “richiesta di valutazione preventiva del livello operativo” con le varie partizioni relative ai soggetti coinvolti, all’edificio e le unità immobiliari oggetto dell’istanza, fino allo schema della lettera per l’affidamento dell’incarico di redazione del livello operativo preventivo (composta di sei articoli), e allo schema della perizia asseverata. Schemi redatti appunto allo scopo di dare la possibilità ai cittadini e ai loro tecnici di fiducia di avere gli strumenti necessari per avere un quadro sufficientemente attendibile dell’intervento e dei relativi costi. Ovviamente la valutazione preventiva è lo stadio preliminare rispetto alla definizione del progetto, e il riconoscimento del contributo dovrà seguire l’iter previsto dall’ordinanza n.7/2019, ma è evidente che con tale parere positivo la procedura si innesca con prospettive che evitano qualsiasi “salto nel buio”.