«Così abbiamo difeso la causa dei cacciatori»

Dopo il dietrofront sul divieto di poter esercitare l’attività venatoria in concomitanza con la presenza del G7 in quel di Napoli, esulta per il risultato portato a casa anche l’avvocato Salvatore Serpico, presidente dell’Associazione Club Etica Libera

DI SALVATORE SERPICO

Lo scorso 14 ottobre 2024, in concomitanza della riunione dei ministri della Difesa del G7, la Prefettura di Napoli disponeva, per motivi di ordine pubblico e di sicurezza “il divieto assoluto di trasporto e trasferimento di armi ed esplosivi su gomma e su rotaria”. Per l’effetto, la giunta regionale della Campania, per il tramite della direzione generale politiche agricole alimentari e forestali, dott. Cinque, sospendeva l’attività venatoria dal 17 ottobre, alle ore 24 del 20 ottobre 2024, indistintamente per tutti i cacciatori residenti nella provincia di Napoli, isole comprese. Ebbene detto abnorme, quanto sproporzionato provvedimento incideva pesantemente sull’esercizio della attività venatoria, già profondamente colpita da innumerevoli disposizioni, che nel tempo ponevano la caccia agli ultimi posti dell’agenda politica e barattata sempre più al ribasso. Appare doveroso rappresentare, a chi non conosce la pratica portata avanti con fierezza e fatica negli anni, che la disposizione del Prefetto avrebbe ridotto sempre più il periodo di caccia, svolto sull’isola, per motivi migratori, prevalentemente dal 15 ottobre al 7 novembre, già gravemente compresso tenuto conto dei vigenti giorni di silenzio venatorio, del martedi e del venerdi, oltre che del lunedi per i territori, come Ischia, ricompresi nelle zone cosiddette SIC.

Dunque, appare evidente che a conti fatti, ogni nuovo anno la dispendiosa attività sportiva si riduce sempre più a pochi giorni di caccia (circa 10-15 giorni di media), considerando altresì che per le aree SIC, da calendario venatorio, vi e’ un posticipo dell’inizio ed un anticipo della chiusura della annata venatoria, rispetto agli altri territori nazionali. Nel ritenere il provvedimento del Prefetto del tutto incomprensibile, la segreteria regionale della Conf.a.v.i., in persona del dott. D’Urso, con nota del 16 ottobre 2024 invitava prontamente, il Prefetto di Napoli a voler consentire il trasferimento e la caccia per i privati possessori di regolare porto d’armi per uso caccia e sportivo, in subordine, di limitare il divieto di trasporto delle armi alla sola area metropolitana di Napoli, e non l’intera provincia, interessata dal vertice. Con nota prot. 397328 del 17 ottobre u.s., il Prefetto di Napoli, accogliendo l’istanza de qua, nello anticipare il divieto al giorno precedente, 19 ottobre 2024, precisava che il divieto di trasporto di armi deve intendersi ad esclusione dei privati titolari di porto d’armi per attività venatoria e sportiva, ripristinando, di fatto, la possibilità ai cacciatori campani e isolani, di ritornare liberamente a caccia. Di tale decisione veniva prontamente informata la segreteria regionale Confavi, contattata per le vie brevi direttamente dall’ufficio di gabinetto della giunta regionale nella persona dell’assessore Caputo.

La ACCELL isola d’Ischia, nel ringraziare il pronto e non nuovo attivismo della segreteria Confavi Campania, nella persona del presidente D’Urso,ed il Prefetto per la sensibilità e la tempestività del riscontro, non intende nascondere lo sconforto di una intera categoria, che pretende rispetto e che, nella piena efficacia delle leggi vigenti, intende praticare una passione con serenità senza essere considerati ai margini della società e nei casi peggiori, dei terroristi allo sbaraglio. Sempre nell’ambito dei confini stabiliti dalle innumerevoli disposizioni vigenti, fortemente restrittive rispetto alle altre nazioni europee, si spera che nei prossimi anni, la Regione Campania sia rispettosa ed attenta delle esigenze della categoria, improntando studi scientifici seri, approvando, al contempo, un calendario venatorio tempestivo e integrato, che non sia il frutto di un concordato con l’ambiente animal-ambientalista. In ultimo, l’invito già in più occasioni palesato alle “associazioni venatorie” presenti sull’isola, che sappiano fare fronte comune e sintesi andando oltre sterili personalismi, evitando autocelebrazioni del tutto immeritate e contrastanti con la realtà dei fatti, in cui vengono auto affibbiate delle stelline sul petto per vittorie di Pirro in un contesto in cui i cacciatori sono stati lasciati soli, almeno a mente, dal 1992 ad oggi. La Conf.a.v.i. Campania, e la ACCELL Ischia, disponibile ad ogni confronto purchè costruttivo e fondato su atti ufficiali, continuerà ad operare tra grandi sacrifici ed a titolo assolutamente gratuito, documentando,non con meri quanto imbarazzanti proclami, il suo operato distinguendosi per stile e competenza. Viva le tradizioni e le passioni sane!

* AVVOCATO, PRESIDENTE ASSOCIAZIONE CLUB ETICA LIBERA

Exit mobile version