Coronavirus in Campania, ecco il piano di contro la crisi: pensioni a mille euro e contributo fitti
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, con il contributo delle proposte pervenute da istituzioni locali, gruppi politici, organizzazioni sociali, sindacali e imprenditoriali, istituzioni bancarie, il volontariato e le organizzazioni religiose – ha definito il piano socio economico della Regione Campania contro la crisi, stanziando oltre 604 milioni. È quanto si legge in una nota della Regione Campania.
Tra le misure principali assunte dalla Regione si segnala: contributo alle famiglie con disabili; pensioni al minimo portate a 1.000 euro per due mesi; contributo di 2.000 euro alle imprese commerciali, artigiane e industriali; bonus a professionisti e lavoratori autonomi; bonus alle aziende agricole e della pesca; 30 milioni per il comparto del turismo.
Le
misure di sostegno per le politiche sociali potranno contare su oltre
270 milioni di euro e prevedono, tra l’altro, interventi a sostegno
di persone in stato di difficoltà (compresa integrazione economica
per due mesi per le pensioni al di sotto dei 1.000 euro); azioni di
sostegno ai servizi socio-assistenziali sul territorio; interventi
per il recupero e la redistribuzione delle eccedenze alimentari;
ulteriori azioni per le persone immigrate negli insediamenti
informali del Basso Sele, di Castel Volturno e comuni limitrofi. Ma
anche misure di sostegno per il diritto allo studio; potenziamento
servizi sociali mediante anticipazione risorse agli ambiti
territoriali; interventi a favore delle famiglie con figli al di
sotto di 15 anni. In particolare, tra le misure di maggiore rilevanza
e con impatto immediato, si segnala quella relativa al sostegno
straordinario a favore dei pensionati titolari di pensioni sociali e
di assegni sociali (75.665 persone): nei mesi di maggio e di giugno
prossimi, a tutti i pensionati che percepiscono dall’INPS un importo
mensile inferiore a 1.000 euro la Regione Campania erogherà
un contributo tale da garantire i 1.000 euro al mese. Poiché
l’importo medio mensile erogato dall’Inps a questi soggetti è pari a
497 euro, la Regione Campania coprirà
mediamente i restanti 503 euro. Oltre 220milioni saranno invece
destinati alle misure di sostegno alle imprese, ai
professionisti/lavoratori autonomi e alle aziende agricole e della
pesca. Le misure di sostegno per la casa potranno contare su
45.438.515 euro.
Previsti,
contributi sull’affitto per gli affittuari del patrimonio privato
(bando regionale); sostegno al fitto delle abitazioni principali per
situazioni di emergenza socio/economica; fondo di solidarietà
inquilini; sostegno al fitto dei locali commerciali; contributi sui
mutui prima casa. Previsti fondi anche per il comparto del turismo –
30 mln – con il sostegno ai lavoratori stagionali impiegati in
attività alberghiere ed extra alberghiere ad integrazione del
contributo nazionale. Tale sostegno è di rapida corresponsione in
quanto erogato direttamente dall’INPS attraverso le proprie banche
dati. Secondo i dati forniti da Federalberghi Campania,
la platea degli aventi diritto è di circa 25.000 lavoratori per un
importo di 300 euro mensili ciascuno per 4 mensilità. Attenzione
anche al comparto dell’agricoltura, con 29 milioni di euro e con le
seguenti azioni: per il comparto bufalino misura di biosicurezza per
le aziende bufaline Compensazione per impiego latte nella razione
alimentare; per il comparto florovivaistico, compensazioni
finanziarie per crisi sanitaria pubblica Covid-19.
Il
governatore definisce uno “sforzo gigantesco” il piano di
oltre 600milioni di euro messo a punto per far fronte alla crisi
dovuta dall’emergenza Covid19. Ma, in diretta streaming, avvisa:
“Questo sforzo enorme non servirà a nulla se non usciremo
dall’epidemia. Per questo ripeto il mio appello ad essere
responsabili, a non rilassarsi perché i due fine settimana che
abbiamo davanti sono decisivi per avviarci al superamento della
crisi”. “Se in queste due settimane adottiamo comportamenti
di massa irresponsabili noi torniamo accapo – ribadisce – l’appello a
tutti è ad avere il massimo di responsabilità e rigore. Se sara
così possiamo cominciare a guardare in fondo al tunnel altrimenti
dobbiamo soffrire ancora parecchio”.
Chiedete al governatore di avvisarci per tempo di quando ci sarà questa “menat ‘e cunfiett” per non fare la fine dei palumm fora e chiese ropp e matrimoni ca se magnan chell riman nterr
Ci dobbiamo abbituare a questa convivenza con il virus anche dopo questa chiusura forzata per molto tempo. Quindi ora sta al governo in concertazione con le varie regioni trovare il modo di far si che questa convivenza sia meno dolorosa possibile. Mi auspico che il governo insieme alla dipartimento della sanità trovi il modo di lavorare e vivere in sicurezza