Coronavirus, anche una procidana tra i dottori che hanno isolato il virus
La dottoressa Maria Rosaria Capobianchi, nata a Procida, è a capo della task force di virologi dell’Istituto Spallanzani che è riuscita a isolare anche in Italia il Coronavirus, un importante passo avanti per studiare la malattia che sta spaventando il mondo
Dal psicosi di massa al sospiro di sollievo, fino al moto di orgoglio. La placida tranquillità dell’isola di Procida in questi giorni di apprensione per la diffusione del coronavirus in tutto il globo (e che per un attimo aveva atterrito anche i procidani) è stata spezzata da un’ondata di emozioni. L’ultima in ordine cronologico, quella che alimenta speranze per debellare il virus che spaventa il mondo, ha un tocco procidano. Una delle tre ricercatrici del team che è riuscito a isolare il coronavirus anche in Italia è nata e cresciuta a Procida. Si chiama Maria Rosaria Capobianchi, virologa laureata in Biologia all’università di Napoli. La dottoressa che ha conquistato le prime pagine di tutti i giornali nazionali e la ribalta internazionale è Direttore della UOC Laboratorio di Virologia e Laboratori di Biosicurezza, Istituto Nazionale per le Malattie Infettive (INMI) “L. Spallanzani”. ma non solo, la dottoressa nata a Procida è anche Direttore del Dipartimento di Epidemiologia, Ricerca Preclinica e Diagnostica Avanzata, Istituto Nazionale per le Malattie Infettive (INMI) “L. Spallanzani”.
«È una grande gioia accertare che l’unico legame tra Procida e il Coronavirus è dato dalle origini della dottoressa Capobianchi. L’altroierilo scherzo di cattivo gusto, oggi la straordinaria notizia che una squadra di medici italiani ha fatto passi avanti nel lavoro di ricerca di un antidoto. Complimenti a Maria Rosaria Capobianchi. – scrive Dino Ambrosino, sindaco di Procida – lla dottoressa dello Spallanzani esprimo un caloroso ringraziamento a nome dei concittadini procidani». A Procida infatti il moto di orgoglio segue lo spavento per una fake news diffusa tramite i social che ha atterrito tutta l’isola. Un post di facebook del comune annunciava alla popolazione la presenza di casi sospetti di Coronavirus sull’isola di Arturo, fortunatamente solo uno scherzo di cattivissimo gusto, opera di una persona che deliberatamente, con un fotomontaggio, ha voluto ingannato e spaventato l’intera comunità diffondendo un post taroccato, che il comune non ha mai diramato visto che a Procida non c’è alcun caso sospetto.. Il procurato allarme è un reato. Diffidiamo gli sciocchi che clonano le pagine fb, anche su argomenti seri come l’emergenza sanitaria. A Procida non c’è nessun allarme per il Coronavirus». Ha ricordato il primo cittadino di Procida Dino Ambrosino.
Intanto, calmati gli animi, è tempo di orgoglio per la comunità procidana. L’obiettivo raggiunto dalla dottoressa nata a Procida, assieme a una task force di ricercatrici quasi tutte meridionali, si aggiunge all’isolamento del virus già effettuato in Cina e in Francia. Un grande passo avanti. Avere isolato il virus anche in Italia, infatti, consente di poterlo studiare a fondo per capirne i meccanismi di patogenesi e cercare di comprendere come il virus agisce e crea danno all’organismo, un modo per identificare terapie e studiare la risposta immunitaria. In primo passo per battere il virus sul tempo e accelerare i tempi per la realizzazione di un vaccino. Prima dell’istituto italiano i medici dell’istituto Pasteur di Parigi sono riusciti nell’impresa. Ora la disponibilità dei dati consentirà di perfezionare i metodi diagnostici e di crearne anche di nuovi. Più semplici e veloci potrebbero essere i test per identificare chi è stato infettato dal virus. E naturalmente più brevi i tempi per affinare le cure e confezionare un vaccino.
Dopo il risultato che vede in prima linea anche la dottoressa figlia dell’isola di Procida, potrebbero raggiungere il risultato anche gli Stati Uniti, la Germania e la Gran Bretagna. Gli studi continuano anche per consentire di capire se nel corso del tempo il virus 2019-nCoV muta. (questo il nome scientifico della famigerata entità biologica che tiene con il fiato sospeso il mondo intero)